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«E quindi, devi riandare da Fabien, eh?»

Avevo raccontato a Margaret e Sara quello che era successo in corridoio e loro erano molto felici.

«Deve essere figo» dissi Margaret

«Cosa?» le chiesi

«Editare»

«Ah, si, lo è. Alcuno volte è stressante, però è figo.»

Si era fatta ormai sera e mancava mezz'ora alla cena.

«Sara, sai che domani c'è la festa di Nash?»chiesi

«Certo che lo so; peró, ho pensato di calmarmi, altrimenti mi senti male e non posso andarci.» lo disse con una faccia ed una voce talmente seria che mi misi a ridere

«Non c'è nulla da ridere! È la verità» disse ancora Sara

«Io direi di iniziare ad avviarci» disse Margaret «Ah, Lou, domani ti trucco e ti preparo io» continuò. Mi limitai ad annuire

Mentre camminavamo per arrivare a mensa vidi Shawn e gli rivolsi un timido saluto con la mano.

Sentii degli sbuffi provenire da dietro di me.

«Patetici...»

«Cosa vuoi Dallas?»

«Beh, Blue, io non voglio niente. Ah, solo non fissare tutte le ragazze con cui sto, grazie...»

«Io non le fisso Dallas. Non c'è motivo per il quale dovrei.»

»Blue, ammetti che ti piaccio»

«Mi piace Fabien e lo sai; e poi, mi chiamo Lucrezia. Lu-cre-zia, non Blue.»

«Da quello che ho letto sul tuo quaderno non è così. Ora vado che mi aspettano.» disse andando via

«Cristo, non lo sopporto!»urlai senza accorgermene

«Lou, calma. Si atteggia solo a fare il figo; calma.» mi disse Sara

«Volete muovervi? La mensa non aspetta voi per chiudere!» la voce della Smith mi svegliò dallo stato di trance.

«Arriviamo» rispose Margret

Entrammo in mensa e sentii delle risate alzarsi nell'aria. Vedi Nash, seguito da Matthew, avvicinarsi.

«Mi dispiace» disse Nash, mentre Matthew si limitò a dirmi un "te l'avevo detto". Iniziai ad innervosirmi e urlai:«Qualcuno vuole cazzo dirmi cosa c'è da dispiacersi?!»

«Te lo dico io, troietta» Alexandra e la sua voce fastidiosa.

«Dato che non riuscivi a capire quando lo dicevo, ho pensato di scriverlo» mi disse ancora. Mi pose un volantino con su scritto, a caratteri cubitali:" STAI LONTANO DA FABIEN, TROIA!"

«Alexandra, facciamo una cosa» iniziai col dirle «NON PENSARE! Potesti bruciare l'unico neurone che hai, e noi non vogliamo questo. Giusto?»

Delle risate echeggiarono nella stanza e, ad essere sinceri, ero parecchio felice di come le avevo risposto. 

Alexandra e il suo gruppo mi guardò per un po' fino a quando Fleur non prese parola e disse:«Te ne pentirai, stanne certa»

Le allontani con un cenno di mano e mi diressi al tavolo dove erano le mie amiche.

«Sei stata calma! Brava!» mi disse Margaret

«Lou, complimenti!» disse Luke

«Merito della felpa» gli risposi cercando di fare un'occhiolino.

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