18.

2.4K 187 648
                                    

La settimana era passata in fretta. Frank aveva scritto anche il terzo bacio sul suo quaderno ed era stato bello scrivere che era stato in riva al laghetto, poi era andato ancora a scuola ma il giovedì e il venerdì no perché il mercoledì sera i suoi genitori avevano litigato tanto e sua madre aveva buttato per terra tutti i piatti della cucina e lui si era messo a piangere perché aveva avuto paura. Non era andato da Gerard per farsi disegnare perché i suoi genitori ogni giorno dicevano che sarebbero tornati presto per "parlare con calma", ma in realtà rientravano ogni volta alla sera e non gli parlavano mai. Si urlavano addosso e basta.
L'unica occasione per vederlo fu la cena del martedì.
Ma alla cena del martedì, questo lo capiva bene, non potevano baciarsi e nemmeno fare i fidanzati.
Perchè il signor Way sembrava molto più grande di lui adesso, e nessuno avrebbe capito.

Qualche sera dopo però i suoi genitori dovevano recarsi a un meeting per il loro lavoro, una di quelle riunione delle persone ricche e importanti con una cena in un ristorante molto di lusso e ricevimento in una località molto di lusso dopo la cena molto di lusso. In realtà Frank sapeva quanto odiavano andare insieme da qualche parte per il lavoro, perché dovevano fingere di andare d'accordo e amarsi ancora e non odiarsi per una sera intera e anche per un sacco di tempo della mattina - le feste dei grandi duravano anche dopo mezzanotte - ma ci andavano lo stesso perché volevano che gli altri pensassero che si volevano ancora bene come un marito e una moglie veri.
Però non volevano lasciare Frank da solo a casa, avevano paura che facesse di nuovo il pazzo suicida, come diceva Linda, e quindi gli avevano chiesto da chi gli sarebbe piaciuto stare e Frank aveva risposto che voleva stare da Gerard. Cioè, a loro aveva detto "dal signor Way": loro non sapevano che erano fidanzati e non voleva che lo scoprissero. Non sapeva cosa pensavano dei ragazzi che si baciavano con gli altri ragazzi e volevano fare l'amore con gli altri ragazzi e non con le ragazze. E poi Gerard era un ragazzo grande, cioè un uomo adulto, e loro sicuramente non gli avrebbero permesso di stare insieme a un adulto. Così aveva detto "dal signor Way". Suo padre aveva detto sì e anche sua madre aveva detto sì, così alle sette in punto lo avevano lasciato nel vialetto davanti alla villa del trentenne, salutandolo in modo sbrigativo. Avevano già litigato in macchina.

- Fate buon viaggio! - augurò Gerard, salutandoli con la mano, mentre Frank lo imitava.
Gerard piaceva molto alle persone e sembrava sempre così gentile e cortese. Quindi forse se avesse fatto tutto quello che faceva lui anche lui sarebbe piaciuto alle persone, e sarebbe sembrato gentile e cortese. E forse Linda e Anthony avrebbero sorriso anche a lui.
Cercò in tutti i modi di muovere le dita proprio come faceva Gerard.
Gli fissò il braccio per un sacco di tempo.
I suoi genitori però alla fine sorrisero solamente al signor Way, salutandolo dal finestrino dell'automobile, e poi se ne andarono. Frank cercò di non rimanerci male, perché non voleva rovinare la sua serata con Gerard per colpa loro, così respinse tutti i pensieri blu e tristi come i quadri del periodo blu di Picasso. Appena la macchina degli Iero fu uscita dal cancello e ebbe fatto qualche metro sulla strada, il maggiore si voltò e cominciò a baciare il ragazzo con foga, spingendolo dentro la porta di casa per poi chiudersela alle spalle. Fu un bacio lunghissimo. Gli accarezzò il collo, interrompendo un attimo l'intreccio delle loro bocche solo per sorridere sulle sue labbra, e poi lo abbracciò forte.

- Mi sei mancato tantissimo, Frankie - sussurrò, mentre le sue mani si spostavano sulla sua schiena e la stringevano.
Frank arrossì:

- Anche tu... mi sono mancati i tuoi baci - sorrise e ridacchiò, un po' imbarazzato da tutte quelle attenzioni, nascondendosi nelle sue braccia.
Non era abituato a piacere a qualcuno e nemmeno che qualcuno volesse stare tanto con lui e dargli sempre i baci e le carezze e volesse fare l'amore con lui.
Gerard glielo aveva scritto nei messaggi. Ogni mattina gli dava il buongiorno e alla sera la buonanotte e tutto il tempo si preoccupava tanto per lui e gli diceva anche buona scuola, e, anche se la scuola non era mai una cosa buona, era un pensiero carino e voleva dire che pensava sempre a lui.
Il giorno prima gli aveva scritto che la settimana era passata, e aveva fatto una faccina sorridente e Frank era arrossito e si era morso il labbro, e il suo cuore aveva cominciato a battere forte. Quella sera forse avrebbero fatto l'amore, e quel pensiero lo emozionava e lo spaventava un po' al tempo stesso.

𝐜𝐨𝐥𝐨𝐮𝐫𝐬  ♡  𝐟𝐫𝐞𝐫𝐚𝐫𝐝 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora