13.

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Il giorno del suo compleanno finalmente era arrivato.
Certo, non si aspettava niente, anzi, ricevere un regalo dal signor Way sarebbe stato da aggiungere alla sua lista di perplessità più grandi sul trentenne. D'altra parte non voleva illudersi, perché poi sapeva che sarebbe stato triste e basta. Probabilmente Gerard (se anche se lo fosse ricordato, ma pensava, con una certa soddisfazione, che molto probabilmente lo avrebbe fatto) gli avrebbe detto "tanti auguri, Frankie", gli avrebbe dato una carezza o due e poi avrebbero passato un giorno come un altro.

Infatti si svegliarono e anche quella mattina scesero insieme le scale per fare colazione ancora in pigiama (probabilmente se ci fosse stata sua madre gli avrebbe sbriciolato le costole). Gerard sorrise tanto e quando si alzarono gli diede il buongiorno, però, contrariamente a tutte le sue aspettative, già molto basse, non gli disse nemmeno buon compleanno.
Frank era un po' deluso.
Perché ricordarsi del compleanno di una persona era importante, lui si ricordava sempre quello di Gerard, nove aprile. Se si teneva a una persona ci si ricordava del suo compleanno, no? 
Aspettò fino al terzultimo gradino, lo guardò in viso, cercando qualcosa che lasciasse trasparire una parola, o un suono, ma trovò il nulla completo. 
Al penultimo scalino sospirò, arrendendosi alla realtà: al signor Way non importava proprio niente del suo compleanno, e forse non gli importava molto nemmeno di lui, infatti se ne era completamente scordato.

Arrivati in cucina, però, appena diede uno sguardo al tavolo, vide appoggiati sopra di esso la bellezza di sei pacchetti enormi e tutti colorati, con i fiocchi luccicanti e la carta che li copriva in modo perfetto.
Erano regali.
Il signor Way gli aveva fatto dei regali, sei regali, tutti per lui, per il suo compleanno. Ed erano così colorati e scintillanti, impacchettati con cura e precisione... chissà quanto aveva riflettuto: sceglierli, impacchettarli, comprarli... ma quando? Come? Un sacco di fantasie cominciavano a vorticare nella sua mente, fino a che non concluse che Gerard aveva davvero dovuto pensare molto a lui, in quei giorni, per tutti quei pacchetti meravigliosi.
Aprì la bocca, sbalordito, poi si voltò verso il più grande, ancora un po' smarrito da tutto quello spettacolo totalmente inaspettato.

- S-signor Way... - balbettò, emozionato, torturandosi le dita per l'imbarazzo.
Quello sorrise ancora:

- Buon compleanno, Frankie - e quando lo disse, mormorando, gli diede un soffice bacio un po' umido proprio sulla guancia. 
Frank arrossì, poi il signor Way gli chiese se allora non spacchettava i regali, così annuì e si allungò per prendere il primo pacco, esitante. La carta era di un bel colore verde smeraldo, e il fiocco era d'argento, e tutto arricciato. Frank lo prese in mano, e in un attimo sentenziò che oltre ad essere abbastanza grosso, il pacco verde era abbastanza pesante.
Lo scartò piano, con cura, trattenendo il fiato per l'emozione.
Cominciò a intravedere un libro dopo i primi due strappi delicati, e quando lo scoprì del tutto rimase a bocca spalancata. Era un'enorme enciclopedia di tutti gli animali del mondo.
Sorrise, incapace di dire una parola per quella che sembrò un'infinità, poi, dopo aver mandato giù il groppo in gola, riuscì a parlare:

- Ci sono tutti gli animali del mondo qui, signor Way? - domandò, con le pupille luccicanti, anche se sapeva già la risposta, perché sul titolo, scritto in lettere dorate sopra una bellissima immagine di una tigre, c'era scritto proprio così.

- Ma certo, Frankie - rispose Gerard, mettendogli una mano attorno alle spalle senza che il ragazzo quasi se ne accorgesse.

- Tutti quelli della terra, del mare, del cielo e del ghiaccio e di tutti gli altri posti? - chiese, mentre la voce gli tremava per la felicità.

- Puoi scommetterci. Ho chiesto la migliore enciclopedia degli animali che esistesse, per te - sorrise, ammirando la gioia del più piccolo.

- Ma è bellissima... È semplicemente bellissima... - Frank non riusciva a dire altro.

𝐜𝐨𝐥𝐨𝐮𝐫𝐬  ♡  𝐟𝐫𝐞𝐫𝐚𝐫𝐝 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora