Alla cena del martedì del club tutti, senza accennare nemmeno al fatto del tetto della scuola (e questo era stato molto carino, da parte loro) avevano fatto una torta per il suo compleanno davvero gigantesca, che aveva occupato un sacco di spazio. Lord Carshalton gli aveva concesso persino due partite di scacchi, e gli aveva dato come regalo delle mappe antichissime tutte marroncine. Ma Gerard gli aveva rivolto la parola solamente per salutarlo quando era entrato, in ritardo, dopo che tutti si erano già messi a tavola. Non lo aveva accarezzato, si era seduto lontano da lui, quasi dall'altra parte della sala, accanto a Jeffrey. E non aveva nemmeno preso una la torta. Frank glielo aveva persino chiesto di persona. Si era avvicinato piano, imbarazzato, e gli aveva detto, tenendo tra le mani un piattino con una fetta già tagliata appositamente per lui con tutta la cura possibile, e gli aveva chiesto, sforzandosi di far uscire la voce: "signor Way, vuole un pezzo di torta?"; e Jeffrey aveva riso forte come per prenderlo in giro e anche Gerard aveva riso forte e poi aveva detto "no, grazie".
Le mani tozze e odiose di Jeffrey che gli accarezzavano la camicia al ragazzo avevano solamente fatto venire il vomito.
Quella sera avevano parlato e avevano riso tantissimo. Si erano divertiti molto, insieme. Frank li aveva guardati da lontano per tutto il tempo, chiedendosi se a Gerard piacesse di più stare con lui o con Jeffrey, e se si ricordava delle risate che avevano fatto loro due, nella sua casa, soli. E di quando lo aveva fatto diventare felice. E della sua testa sulla sua spalla, di quando avevano dormito insieme sotto le stesse coperte come i fidanzati o gli amici grandi grandi. Del solo bacio, di quanto lo aveva accarezzato mentre le loro labbra si erano unite.
Gli sembrava strano che si fosse dimenticato di tutte queste cose.
Sua mamma gli aveva spiegato un giorno che c'erano delle persone anziane e pochissime adulte che soffrivano di una malattia orribile per cui dimenticavano tutto e non ricordavano nemmeno le persone a cui volevano più bene. Se lo ricordava abbastanza bene, quel giorno. Era morta sua nonna, lui era piccolo, però, e non aveva nemmeno pianto. Doveva essere sembrato abbastanza insensibile, ma quando gli capitava di ripensarci, e rivedeva quella bara di legno davanti ai suoi occhi, non provava assolutamente niente. Non aveva avuto molto tempo per i suoi nonni, perché Linda litigava molto anche con i suoi genitori.
Però aveva pianto al funerale.
Ecco, la nonna, prima di morire, aveva quella cosa, che si dimenticava sempre tutto, infatti chiedeva sempre a sua madre chi era quando andavano a trovarla nella casa di riposo che puzzava di disinfettante e omogenizzati di frutta.
Ma il signor Way era giovane e forte, lui non poteva avere questa malattia.
Ma allora perché non si ricordava?
Faceva finta, forse.
Anzi, molto probabilmente.
Chissà se avrebbe fatto finta per tutta la vita.
E poi perchè fare finta? Amare non era una cosa bella? Un bacio era sicuramente una cosa bella. Non ci sarebbe stato motivo di fingere che non fosse mai successo, no? A meno che non si fosse sbagliato a baciare proprio lui, ma come si fa a sbagliare la persona da baciare?
Poi pensò ai suoi genitori.
Di sicuro suo padre aveva sbagliato a baciare sua mamma.Per tutta la sera, così, Frank si era domandato se ad un certo punto il biondo si sarebbe voltato, o avrebbe fatto ciao a Jeffrey come l'altra volta per venire verso di lui.
Ma non era successo così.
Ad un certo punto, semplicemente, lui e Jeffrey erano andati via sulla limousine di Gerard, insieme.Ci era rimasto molto male.
Non gli avevano nemmeno detto ciao, o buon compleanno.
Inoltre tutti avevano cominciato a dire che Jeffrey e Gerard stavano benissimo insieme. E avevano cominciato a parlare di cosa avrebbero potuto fare a casa di Gerard.Erano passati due giorni dalla cena al club, e la macchina nera e lucida del signor Way, la stessa che lo aveva portato via quella sera, lo aspettava fuori dal cortile della scuola, puntuale.
Tornare in classe non era stato per niente facile. Adesso tutti i suoi compagni lo evitavano. E quando era in corridoio passava lo spintonavano. Qualcuno lo chiamava schifosa checca suicida, altri semplicemente se ne stavano zitti, abbassavano lo sguardo come se fosse stato mostruoso. Anche se cercava di sorridere a qualcuno, immerso nella vergogna, era tutto inutile.
Continuavano a chiedergli chi era l'uomo che lo aveva preso in braccio, le ragazze con vivo interesse, estasiate dalla figura possente di quello splendido cavaliere, i ragazzi per prenderlo in giro.
Lui non sapeva cosa rispondere, così la maggior parte delle volte i suoi compagni cominciavano a prenderlo in giro dicendo che il signor Way era un pedofilo malato di cazzi, l'unica persona, insomma, che avrebbe potuto accettare un ricchione come lui, mentre le sue compagne interpretavano il silenzio come antipatia, e se ne andavano, fantasticando tra loro sul bellissimo trentenne.
Quel giorno era stato abbastanza tranquillo, però. Tutti lo avevano evitato, perlomeno.
Si avvicinò all'automobile con un po' di nervosismo. Da un lato si diceva che non voleva assolutamente vedere Gerard, dopo quello che era successo. Dall'altro ardeva dal desiderio di poter far incontrare di nuovo i loro sguardi ed essere solo con lui, illudendosi di vivere ancora nella splendida dimensione del loro breve amore: pochi secondi che riusciva a prolungare con il pensiero, il tempo di un bacio, e già tutto era volato via.
Le sue gambe camminarono da sole, combattute, ma erano fatte per andare da lui.
Non appena fu abbastanza vicino, il signor Way abbassò gli occhiali da sole sulla punta del naso e lo guardò, spalancando lievemente la bocca. Frank sorrise, timidamente, dimenticando solo per un secondo tutto ciò che era successo, perché Gerard lo stava fissando come se fosse stato bello. In effetti quel giorno aveva indossato dei jeans strettissimi e un maglione un po' largo che lo facevano sentire per una volta quasi carino, anche se i suoi compagni quando metteva quelle cose gli dicevano frocio.

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𝐜𝐨𝐥𝐨𝐮𝐫𝐬 ♡ 𝐟𝐫𝐞𝐫𝐚𝐫𝐝
Fanfiction"Sei il blu Frank, la tentazione di ogni artista, splendidamente armonioso." • • #228 in fanfiction 10/03/17 #137 in fanfiction 5/12/17 © mravelous