Frank aprì gli occhi dopo quello che gli sembrò un tempo lunghissimo e vide tutto nero. Si spaventò molto all'inizio: pensava che fosse ancora notte e tutto fosse buio, che il signor Way lo avesse lasciato da solo e non avesse mantenuto la promessa, ma poi sentì un profumo familiare invadere le sue narici e capì che quella che gli copriva la visuale doveva essere proprio la maglietta dello stesso signor Way, che quindi non lo aveva lasciato solo, anzi, era proprio lì, appiccicato a lui.
Sorrise, ancora troppo sonnolento per essere imbarazzato dalla vicinanza dei loro corpi.
Era davvero buono quel profumo, pensò, immergendo ancora di più il viso nel tessuto.
Non come quelli costosi di sua madre che erano troppo dolci e davano alla nausea, e quando passava in corridoio a Frank sinceramente veniva il vomito e gli veniva in mente Piton quello di Harry Potter che ad un certo punto del film diceva "potrei vomitare", e lo aveva fatto ridere un sacco, poi però sua mamma gli aveva detto di spegnere subito la televisione perché quella era solo tutta fantasia, non serviva a niente, e gli faceva male vedere tutte quelle sciocchezze, che poi ci si ingarbugliava dentro e non vedeva più la realtà e nella realtà non c'era affatto la magia.
Se lo ricordava bene quel giorno.
Era stato brutto, aveva interrotto il film e poi Harry Potter non lo aveva più visto.Ma comunque fosse, il profumo del signor Way era proprio una cosa completamente diversa dal "potrei vomitare" di Piton.
Quello era profumo da uomo, fresco e inebriante, forte, ma non troppo. Gli piacevano i profumi da uomo. Erano così decisi, e penetranti, da uomo, appunto, e a lui piacevano molto forse perché gli piacevano gli uomini. I suoi compagni dicevano che alcuni profumi erano sexy. Doveva dire che si trovava abbastanza d'accordo con questo, almeno per quanto riguardava il profumo del signor Way: il pensiero di quella fragranza, che nelle sue fantasie mentre avrebbero fatto l'amore impregnava tutta l'aria e finiva anche sul suo corpo lo faceva rabbrividire, e quello avrebbe dovuto significare sexy.
Anche se non aveva mai capito bene come lo intendessero veramente i suoi coetanei.
A volte lo dicevano delle cose (come, appunto, il profumo), o delle azioni (come quando una ragazza carina mordicchiava una matita, cosa che a lui faceva abbastanza schifo perché il legno non gli era mai sembrato molto buono da mangiare) altre volte lo dicevano proprio delle persone, come quando c'era una bella donna che passava per la strada fuori dalle finestre.
Alla fine gli aveva attribuito il semplice significato di "bello", però bello in un modo strano, che faceva venire la pelle d'oca come quando immaginava lui e Gerard nudi che si baciavano tanto tanto e...Improvvisamente sentì le mani forti del maggiore afferrarlo per i fianchi, e si dovette trattenere dall'emettere un gridolino di stupore.
Erano calde, le sue mani.
Lo tenevano saldamente, eppure con dolcezza. Sembrava che lo stesse tenendo come un fiore delicato e fragile. Era bello che si prendesse così cura di lui.
Frank arrossì un po', al pensiero che Gerard lo considerasse un fiore, e poi erano davvero vicini, le loro gambe stavano cominciando a intrecciarsi, piano piano, e il suo cuore batteva all'impazzata come quando correva forte.- Mhhh - con un mugolio sonnolento, il signor Way lo tirò ancora più verso di sé.
Le labbra di Frank, sbalzato in avanti, in un attimo finirono sul suo collo, e il ragazzo cominciò a tremare. Erano così vicini.
Gli veniva quasi voglia di darglielo per davvero, un bacio.
Se glielo avesse dato però poi il signor Way lo avrebbe mandato via, perché i suoi baci probabilmente non li voleva affatto.
Sarebbe stato molto stupido baciarlo, avrebbe rovinato tutto.- Mhh, mh - ripeté Gerard, e questa volta furono i loro bacini a scontrarsi.
Il più piccolo rimase paralizzato, questa volta il suo cuore, anzichè battere più forte, quasi smise completamente di pulsare.
C'era qualcosa che sfregava contro l'inizio delle sue gambe.
Era duro.
Strisciava sul cavallo dei suoi pantaloni del pigiama e gli faceva sentire tutto lo stomaco caldo, come quando pensava a lui e il signor Way che facevano l'amore.
Cercò di allontanarsi, dopo essere arrossito per la vergogna, facendo pressione il più delicatamente possibile sul petto del più grande, ma quello non lo lasciava andare, anzi, lo stringeva ancora e ancora.
Di nuovo, quella cosa dura premette sui suoi pantaloni.
Era anche lunga, come uno di quegli stecchi di legno dei ghiaccioli, solo più grosso.
E bollente, o almeno, lui la sentiva scottare anche se aveva su i pantaloni.
Aveva tanto caldo e voleva che smettesse, ma nello stesso tempo desiderava anche che continuasse.
Mandò giù il groppo che aveva bloccato in gola, aspettando che il signor Way lo spingesse indietro o allentasse la presa per allontanarsi, e infatti dopo pochi secondi il più grande cominciò a stiracchiarsi, lasciandolo andare gradualmente, con qualche sbadiglio.
Frank si ritirò contro il muro, ricominciando a respirare, piano, ancora caldo e tutto rosso in viso.
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𝐜𝐨𝐥𝐨𝐮𝐫𝐬 ♡ 𝐟𝐫𝐞𝐫𝐚𝐫𝐝
Fanfiction"Sei il blu Frank, la tentazione di ogni artista, splendidamente armonioso." • • #228 in fanfiction 10/03/17 #137 in fanfiction 5/12/17 © mravelous