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Mi sveglio in una stanza bianca. Attacati a me ci sono dei fili e una ragazza vestita di bianco mi sorride.

"Ti sei svegliata finalmente erano tutti in ansia i tuoi amici"

"Dove sono?" Chiedo e subito inizio a tossire, la gola mi brucia.

"Sei in ospedale, sei svenuta durante una festa e la casa è andata in fiamme" mi spiega quella che penso sia un infermiera. Poi ricordo tutto: Gabriele e Eva, il bacio con Federico, Lorenzo, il mio labbro, il fumo.

"Oh" dico e mi butto di peso sul cuscino

"Deve stare ancora un po qua e poi potrà andare a casa" mi informa l'infermiera "intanto vuole che chiamo i suoi amici?"

"No, può dirle che sono ancora addormentata? Non voglio... Io non mi sento..."

"Tranquilla ho capito" dice l'infermiera e soridendomi e esce dalla stanza e sento tutto

"Ragazzi la vostra amica si sta per svegliare ma... Non possiamo farvi entrare, domani tornerà a casa ora vi prego di andarvene." Gli congeda la ragazza poi rietra e si chiude la porta alle spalle

"Bene, non possiamo cacciarli ma sono andati via tutti, tranne due ragazzi"

"Gli faccia entrare" dico io. Chissà chi sono
Mi appoggio sul cuscino e faccio finta di dormire. Non so perché. L'infermiera sorride e dice: "oh l'adolescenza" ed esce dalla stanza. Io socchido gli occhi e entrano due sagome. Riconosco i capelli disordinati di Matthew e Carter a causa della sua "altezza".

"Sofia so che non puoi sentirci ma veramente devi crederci noi... Avevamo uno scopo preciso che non era quello di ucciderti" una pausa
"E tutto così complicato non posso dirti niente"

"No amico non parlarle" gli dice Carter "dobbiamo stare al patto, non rivolgerle una parola."

"Lo so ma seguendo il piano l'abbiamo quasi uccisa" urla questa volta Matthew

"Bè lui ci ha detto che potevamo ferila gravemente basta che non moriva, ora è morta? No. Sta bene e anche Eva. Dobbiamo tenerle d'occhio, lui ci ha ordinato così è ricordati perché lo facciamo"

"Per Emily" sussurra Matthew poi mi prende la mano e qualcosa di caldo e liquido mi cade sul viso. Una lacrima.

"Io esco ti aspetto fuori" dice Carter e sento la porta aprirsi e chiudersi

"Sofia, davvero perdonami, ma devo farlo, io... Non ho scelta." Detto questo appoggia la testa sul mio petto. Con quelle poche forze che mi rimangono gli passo una mano tra i capelli

"Sto bene, sono viva" dico sorridendo debolmente. Lui si gira e sospira felice e mi abbraccia

"Perdonami per l'altra sera.. non avrei dovuto picchiarti.. domani ti riporto a casa"

"Quanto sono stata qui? Dove Eva?" Chiedo

"Sei stata qui cinque giorni, Eva è a casa con i ragazzi. Siamo stati un po' a casa vostra"

"Una volta era solo casa mia, di mia madre e di mio padre" dico sarcastica

"Poi che è successo?" Dice lui ridendo

"Bè è ancora casa mia, mia madre è a lavoro a Roma e mio padre... Bè lui è morto"

"Morto? Cioè scusa ma com'è successo?"

"Ero piccola, lui era... Davanti a me, ricordo che eravamo in giardino e un uomo è entrato in casa. Ha preso mia mamma e le ha puntato il coltello alla gola, mio padre si è alzato e l'uomo ha lasciato mia madre e ha sparato a mio padre che è caduto a pochi centimetri da me. Poi il signore se ne andato"

"Mi... Dispiace"

Tiro su con il naso

"Comunque scusami per averti sputato in faccia alla festa"

"Si.. ora io devo andare... Ci vediamo domani" mi dice e se ne va lasciandomi li con la testa che scoppia per le mille domande. Chi è Emily? Quale patto? Per chi lavorano i ragazzi? Perché Matthew se ne andato via di colpo? Qualunque cosa sia c'entra mio padre o la mia famiglia in generale, c'entra quell'uomo che quella notte ha sparato a mio papà. E perché i ragazzi stanno a casa mia?  Devo parlare con Eva ma devo aspettare di tornare a casa. E se i ragazzi stanno lavorando per quell'uomo che ha ucciso mio papà? E se mio padre e ancora vivo? No impossibile mio papà e morto in parte a me, ho visto il sangue i suoi occhi erano spenti, io ero presente al suo funerale, ho visto il suo corpo nella bara, lui è morto.

Hei ragazzi buon anno!!!!!

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora