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"casa dolce casa!"esclamo buttando a terra la borsa e mi precipito verso il divano. Eva intanto va in cucina a mangiare, come suo solito, sennò non sarebbe lei. Prendo il cellulare e guardo instagram e vedo che Matt ha postato una foto dove c'è lui che sorride con una sigaretta in bocca, poi noto che ha aggiornato la sua storia e vedo un boomerang dove sorride. Spengo il telefono e sospiro. Mi alzo dal divano e vado in camera, mi metto degli shorts e u a t-shirt azzurra, mi faccio uno chignon e mi metto una bandana blu, poi vado in bagno e mi sistemo il trucco, mi metto il cellulare bella tasca degli shorts e torno di sotto.

"Sto uscendo!" Urlo sistemandosi il nodo della bandana

"Mh, dove vai?" Mi chiede Eva mentre mangia. Sposto il mio sguardo sul barattolo di Nutella che ha in mano e il cucchiaino che è letteralmente affondato nel vasetto.

"Eva mi fai schifo" dico ridendo

"Che vuoi non mangio sta cosa da gennaio e siamo quasi a luglio" cerca di giustificarsi

"Va boh sto uscendo" ripeto

"Allora?"

"What?"

"Dove vai? Where are you going?"

"A farmi un giro"

"Stai andando in cimitero vero?" Chiede ingoiando la Nutella che aveva in bocca e incrociando le braccia al petto.

"Nah" dico gesticolando con la mano destra

"Sofia?" Dice con Arai accusatoria

"Okay si, sto andando in cimitero, vado da sola, non serve che vieni" dico rassegnandomi

"Va bene...Due minuti e arrivo"

"Cosa?" Chiedo stupita

"Vengo con te" dice ovvia

"Tu hai detto che vuoi starne fuori per almeno una settimana, Eva non serve che vieni"

"Dopo ieri sera non andrai da sola da nessuna parte e poi mi sto annoiando, voglio un po' di avventura"

"Va bene muoviti"

Vedo Eva sparire nella stanza, io mi siedo sullo sgabello dov'era seduta lei è sollevo la maglietta, tolgo il cerotto dalla ferita e vedo solo un taglio circondato da sangue incrostato, cambio il cerotto ed Eva entra nella stanza

"Vamos" dice, io sorrido e andiamo verso l'uscita

"Aspetta che vedo se c'è posta" dico e apro la cassetta

"C'è qualcosa?" Mi raggiunge Eva

"Si, soldi da parte delle nostre mamma" dico ed ho ad Eva una busta ed una me la tengo io

"Wow sono dieci mila euro" esclamo

"Anche i miei" dice Eva girandosi i soldi tra le mani

"So cosa fare con questi, tienili nella borsa, ci serviranno dopo" e passo la mia busta ad Eva

"Cosa vuoi farci? Le nostre mamme c'è lì danno per pagare le bollette, da mangiare e per permetterci qualche svago"

"Ci basteranno tranquilla, ma mi chiedo come abbiano fatto a procurarsi così tanti soldi"

"Non lo so. Dai andiamo" dice e insieme ci dirigiamo verso il centro, fermiamo un taxi e ci facciamo portare fino al bar '00' che sta vicino al cimitero, pago il taxista e andiamo a piedi fino al cimitero

"Fa molta meno paura di giorno" dice Eva quando arriviamo all'ingresso. Mi do un occhiata in giro e confermo ciò che ha detto Eva, non fa paura di giorno. Camminiamo fino alla tomba di Michele e sposto i fiori che ancora scoprono il suo cognome e leggo: de Pascalis.
Ripeto questo cognome nella testa tante volte ma non mi viene in mente nessuno che abbia lo stesso cognome.

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora