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***Sofia***

Mi pizzica il naso e mi bruciano gli occhi, istintivamente mi porto una mano sul viso, ma subito mi blocco perché un forte dolore mi trafigge la mano. Solo ora mi accorgo di avere gli occhi chiusi e a fatica gli apro, ma subito gli richiudo a causa di una forte luce bianca. Porto la mano dolorante sugli occhi e mi copro dalla luce e quando gli riapro mi rendo conto di essere stesa in un lettino e che tanti fili sono attaccati al mio corpo, ho un forte mal di testa e quando mi tocco con la mano la fronte mi accorgo di avere delle bende. Cerco di ricordarmi come sono finita qui ma mi fa troppo male la testa. Quando mi rendo conto di essere in ospedale sbuffo e riappoggio la testa sul cuscino.
La porta si apre e vedo Matt entrare con un caffè in mano, non ha visto che sono sveglia perché è concentrato sul suo caffè. Ha un aria triste e stanca, due occhiaie gli segnano il volto.

"Matt" sussurro con voce roca. La sua testa scatta in su e appoggia il caffè sul comodino e so precipita verso di me, mi abbraccia forte e sento il suo respiro irregolare.

"Così mi uccidi" dico sorridendo a fatica e lui si stacca

"Sofia, ho avuto così tanta paura, credevo che fossi morta" dice tra una lacrima e l'altra. Non so che dire così mi do un'occhiata intorno e vedo che Eva non c'è

"Dov'è Eva?" Chiedo immediatamente

"L'hanno portata in un altra stanza, si è svegliata due ore fa" mi spiega

"Che cos'è successo?" Chiedo

"Bè sinceramente speravo che me lo dicessi tu. Io e iragazzi vi abbiamo trovato sul furgone di Carter piene di sangue" dice con gli occhi fermi su un punto fisso.

"Hei Matt" dico prendendogli il viso tra le mani doloranti che mi bruciano fortissimo, ma soffoco questo dolore e sorrido a Matt che mi bacia leggermente, fa sfiorare le nostre labbra e rimaniamo così per un po'.

"Forse è meglio se avviso i ragazzi e l'infermiera che ti sei svegliata" dice e dandomi un ultimo bacio sulla fronte esce dalla stanza.

Cinque minuti dopo entra quella che penso sia l'infermiera.

"Sofia buongiorno, come ti senti?" Mi chiede sorridendo e controllando le flebo sul mio braccio sinistro. Bella domanda, come mi sento?

"Be mi fa mano la testa e la mano destra" dico

"Bè, avete fatto un incidente veramente brutto, sinceramente sono sorpresa che lei è la sua amica siete ancora vive"
Incidente? Quale incidente? Poi riesco a rivedere cos'è successo: io ed Eva, sul furgone, la frenata, il sangue.
Non riesco a dire nulla cosi sto in silenzio a guardare l'infermiera sistemarmi gli aghi.

"Ti senti stanca?" Mi chiede

"Quanto sono rimasta addormenta?" Chiedo ignorando la domanda precedente. L'infermiera sorride leggermente

"Non credo che addormenta sia la parola adatta, comunque dieci giorni"

"Ed è normale che io sia stanca?" Chiedo rispondendo alla sua domanda precedente

"Mi sorprenderebbe il contrario" dice sedendosi sullo sgabello in parte al letto

"Tra quanto crede che mi rialzero da questo letto?"

"Due orette, ti riposi un po' e poi fai una bella doccia, ti cambi le bende e poi starai un giorno in ospedale, dopo potrai tornare a casa" mi informa.

"Perché avete diviso me ed Eva?" Chiedo

"La signorina Martin è in condizioni leggermente migliori delle sue e quando si è svegliata l'abbiamo accompagnata in un altra stanza per fare altri esami, e gli farai anche tu... Dopo la doccia"

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora