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Con i ragazzi arrivo a scuola, naturalmente sotto gli occhi di tutti, ma non mi interessa. Vedo in lontananza Eva appoggiata nel muro del bar davanti alla nostra scuola, mi sento in ansia, come si comporterà con me dopo ieri sera?
Senza esserne ne accorta mi sono bloccata e Matt mi prende la mano  e sorridendo mi dice: "sta tranquilla non ti farà nulla finché stai con noi" io gli sorrido, so che ha ragione. Matt stacca la sua mano dalla mia e io mi sento di colpo indifesa e debole, mi avvicino di più a lui e gli stringo il braccio, lui mi sorride. Ad un certo punto arriva Carter e mi guarda sorridendo

"Hei come faccio a farla ingelosire?" Mi chiede riferendosi chiaramente a Eva.

"So che odia a morte quando parli con Nicol." Dico ricordandomi quante volte Eva è stata male perché Carter e Nicol si parlavano e basta, è sempre stata troppo paranoica. Carter mi ringrazia e va a cercare Nicol, penso. La campanella suona e io salito tutti i ragazzi.

"Hei Sofia, ti accompagno in classe" si offre Matt

"No tranquillo, non ti disturbare, vado da sola" gli sorrido io

"Insisto" continuo io e alla fine io cedo. Quando arriviamo davanti alla porta della mia classe lo saluto con un bacio sulla guancia e lo abbraccio poi mi stacco da lui e rimaniamo a pochi centimetri di distanza, appoggia la sua fronte sulla mia

"Stai attenta" mi sussurra poi

"Io sono Sofia Carson, io sono sempre attenta" dico ridendo e anche lui ride, una risata roca, triste e preoccupata. Lascio Matt e entro in classe, rivolgo uno sguardo al mio posto e vedo Eva che è già seduta, sta disegnano qualcosa su un foglio, mi faccio coraggio e vado a sedermi ignorandola. Tiro fuori il cellulare dalla tasca e accendo internet, mi arrivano varie notifiche e un sorriso mi si dipinge in faccia quando vedo che mi hanno messo in un gruppo di WhatsApp, dalle foto profilo vedo che ci sono tutti i ragazzi: Cameron, Federico, Matt, Carter, Marco, Giovanni e Alex. Il professore entra in classe e la lezione comincia, durante tutto il tempo Eva mi lancia occhiate e io non so che fare. Passa un ora, poi due, e tre e finalmente arriva la ricreazione. Mi alzo ma Eva mi blocca il polso, in classe non c'è nessuno.

"Sofia posso parlarti?" Mi chiede, la sua voce è ferma ma c'è un po di tristezza, cerco di cogliere ogni minima forma di espressione nel suo viso ma niente, indifferenza totale.

"Io devo andare scusa" dico goffa

"Io non volevo farti tutte quelle cose, non era mia intenzione" mi dice indicando il mio polso

"Si raccontamene un altra" sbuffo io

"Sofia credimi non era mia intenzione" continua a scusarsi

"Eva quando ti ieri sera mi hai fatto quella cosa mi guardavi ridendo e non puoi venire adesso a dirmi che non l'hai fatto intenzionalmente" inizio ad arrabbiarmi io

"Tu non puoi capire!" Urla lei a sua volta

"No, infatti non posso capire perché quella che credevo fosse la mia migliore amica mi abbia fatto questo" urlo io e scrollò il braccio dalla sua presa.

"Sofia adesso mi devi ascoltare" urla lei tirandomi con forza facendomi inciampare in uno zaino e finire a terra, in quel momento entrano Matt e Carter.

"Sofia!" Urlano correndo tra i banchi

"Sto bene non mi ha fatto nulla" dico io. Matt mi alza e Carter spinge in dietro con forza Eva

"Ma mi spieghi i tuoi problemi?" Le urla contro

"Carter voleva solo parlare" la difendo io

"Già anche ieri sera voleva solo parlare guarda poi com'è finita" urla ancora. Ha ragione però.

"Devo parlarle veramente!" Sussurra Eva che è appoggiata al muro.

"No tu non le dirai più niente capito? O vado a fare i salto dalla polizia e ti denuncio per quello che hai fatto ieri" urla di nuovo Carter. Eva abbassa lo sguardo e Carter esce dalla stanza incazzato sbattendo la porta. Matt mi prende per la vita è mi tiene stretta a se

"Matt sto bene" cerco di rassicurarlo

"Sofia... Aiutami" mi dice Eva e poi esco dalla stanza trascinata da Matt

"Stalle lontana" mi dice Matt con voce fredda

"Ascoltami so badare a me stessa ho quasi quindici anni non mi serve che tu e Carter e Federico venite sempre da me a vedere come sto, Eva voleva spiegarmi semplicemente cos'è successo ieri" non ne ho idea di perché la sto difendendo ma mi sembra la cosa giusta.

"Sofia cosa doveva spiegarti? Sentiamo. Era tutto così evidente, quella ragazza ti voleva fare del male e non c'è una spiegazione valida quando una persona ti fa del male, non posso permettere che qualcuno ti tocchi non riuscirei a perdonarmelo, cazzo." Mi dice con gli occhi lucidi. Io lo blocco per il corridoio e lo abbraccio, lui ricambia e tutti ci guardano, sussurano cose che non mi interessano quello che mi interessa di più adesso è stare con i miei amici.

"Sofia?" Mi chiama la voce di Federico quando raggiungiamo i ragazzi

"Dimmi" gli dico sorridendo

"Forse è il caso che io e te chiariamo le cose no?" Mi dice sorridendo debolmente. Io annuisco

"Sta sera a casa okay?" Chiedo, adesso non ho voglia.

Di lì passa Eva che è agitata e si blocca davanti a noi. Matt mi allontana dietro di lui e Federico mi si mette davanti. Mi rivolge un occhiata e va via. Di colpo tutti i pezzi del puzzle si uniscono.

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora