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Torno a casa da scuola con i ragazzi e vado in camera mia a fare i compiti, intanto Marco cucina. Mi metto sulla mia scrivania e tiro fuori il diario. Storia, spagnolo, spagnolo, ginnastica. Questo è il mio bellissimo orario di domani, ma per fortuna esco a mezzogiorno e non a l'una. Tiro fuori spagnolo che è la materia in cui vado meglio e inizio a scrivere.

"Sofia?" Mi chiama Federico bussando alla porta

"Entra" urlo io

"Davvero? Fai i compiti?" Mi guarda male.

"Non sono pazza tranquillo" gli dico ridendo

"Volevo tenermi il pomeriggio libero per rilassarmi" aggiungo poi. Lui annuisce ridendo e si siede sul letto, io giro la mia sedia girevole verso di lui. Tra noi cala silenzio.

"Io... Mi dispiace per averti baciato ma non era mia intenzione io ero... Come dire, troppo felice di vederti ed è successo tutto troppo velocemente, adesso non voglio ferirti ma... Sofia tu non sei il mio tipo di ragazza" mi confessa Federico dicendo le parole velocemente che a fatica riesco a capire.

"Anche io l'ho pensato, io e te siamo nati per essere amici e basta,quel bacio è stato un errore" dico io. Lui sospira felice

"Amici?" Mi chiede

"Amici" gli sorrido, lui mi abbraccia.

"Andiamo a mangiare ora, Marco ha preparato la carbonara" mi sorride

"Il mio piatto preferito!" Urlo io

"Facciamo una gara?" Mi chiede

"Che genere di gara?" Chiedo a mia volta incuriosita

"Chi arriva prima sotto vince... Se..." Ma non finisce la frase che io parto giù per le scale correndo, entriamo in cucina e Federico mi prende per la vita e cadiamo per terra

"Non vale piccola imbrogliona, dovevo dire via" si giustifica

"Mi dispiace domani la rivincita" dico ridendo e anche lui ride. Solo dopo che abbiamo smesso di ridere mi rendo conto che tutti i ragazzi ci stanno guardando. Io prendo posto vicino a Giovanni e Marco.

"Ti piace?" Mi chiede Marco guardandomi

"Si sei un ottimo cuoco" dico mettendogli una mano sui capelli e scompigliandogli.

"Hei ragazzi io oggi pomeriggio devo uscire, ho un appuntamento, riuscirete a rimanere fuori dai guai per poche ore?" Ci chiede Cameron

"Dove vai?" Chiedo mangiando la pasta

"Ho un appuntamento con Melissa" dice soddisfatto. I ragazzi gli danno pacche sulla spalla e si complimentano con lui

"Melissa chi?" Chiedo cercando di capire se la conosco

"Non la consci va in un altra scuola" mi risponde come se mi avesse letto nella mente.
Cameron si alza dal tavolo e va a preparasi per l'appuntamento

"Bè almeno lui" dico sospirando

"Almeno lui cosa?" Chiedono Carter e Marco in coro

"Eccone uno che esce con una ragazza, Dio ragazzi ci avete sedici anni invece di stare a casa a proteggermi da cose che non mi faranno mai del male, uscite fuori e frequentate ragazze o a quarant'anni sarete ancora single" gli stuzzico io.

"Si da il caso che io sia fidanzato con Cloe" dice Marco riferendosi alla mia compagna di classe. Rivolgo uno sguardo ai ragazzi che dicono frasi a caso di tutte le ragazze che hanno frequentato. Io sospiro ridendo e mi alzo, appoggio il piatto in lavastoviglie e me ne torno in camera.

"Hei sofh, sta per piovere" mi informa Giovanni

"Visto che non possiamo uscire ti va di fare qualche gioco da tavolo quando hai finito i compiti?" Mi chiede. Io annuisco entusiasta e lui se ne va chiudendo la porta. Continuo i miei compiti e dopo un po' vedo le lettere sfocarsi.

"Sofia, mi senti?" Mi chiede una voce
Okay. Questo è il primo sintomo del 'sto impazzendo'

"Non fidarti di loro, sono Maicol comunque. Ho trovato delle informazioni. Eva vive da Caterina in una casa nel paesino inquietante qua vicino, quello con tutte le case abbandonate, li si trova una casa azzurra è lì che abitano. La tua amica e in pericolo. Caterina non è più la stessa. Tu hai scoperto qualcosa?" Mi chiede poi. Devo ancora abituarmi a sentire la voce di Maicol dentro di me e devo ancora capire se può essere vero o se sto veramente impazzendo. Come gli rispondo?

"Ecco si, Caterina prima non vivieva in Italia vero?" Inizio a ragionare

"No, viveva con me a Londra" mi risponde

"E lei ha detto che è tornata in Italia per cercarla perché sapeva che era qui. Bene io so che venendo in Italia ha cambiato nome, qui la chiamano Emily." Inizia tutto a combaciare, bastava solo ragionarci su.

"Oh ecco chi è questa caspio di Emily" dice poi

"Caspio!? Ha letti maze runner?" Chiedo

"Certo ora, dimmi cos'altro sai" mi incita. Inizio a raccontargli di ieri sera e di sta mattina con Eva

"Hai detto che la tua amica ti ha susssurato aiutami?" Mi chiede poi. Poi un ipotesi mi attraversa la mente.

"E se Caterina l'ha obbligata? L'ha manipolata! E se l'ha minacciata." Dico io poi

"Brava, sei intelligente ragazza. Ora vai da Emily e salva la tua amica, poi le farei tutte le domande che possono essere utili. E porta i ragazzi con te, anche serviranno a proteggerti ma non dire niente a loro, sono dei traditori" e detto questo nella stanza torna il silenzio.
E se e tutta una trappola? E se Eva vuole che vado da loro per uccidermi una volta per tutte? E se avesse davvero bisogno di aiuto? Alla fine decido che ci sarei andata domani da Emily, magari a scuola Eva mi dice qualcosa in più. Finiti i compiti scendo in salotto dove ci sono tutti i ragazzi che guardano la tv.

"Oh Sofia a proposito, domani facciamo come oggi, usciamo da scuola insieme e torniamo a casa insieme. A l'una e dieci davanti alle mavvhi" mi avvisa Carter

"Io domani esco a mezzogiorno" annuncio poi

"E come facciamo? Tu non vieni a casa da sola" dice Federico

"Bè vuoi lasciarla un ora ad aspettarci?" Chiede Matt sarcastico

"Bè troveremo un modo, ora guardiamo un film?" Chiede Giovanni

"Ragazzi domani pomeriggio io... Ho un impegno, vado con Alexa a fare un giro finita scuola, facciamo che a l'una e dieci vi aspetto davanti a scuola?" Dico ignorando la domanda di Giovanni. In realtà non devo andare in giro con Alexa- la mia compagna di classe- seguiro Eva.
I ragazzi acconsentono e il pomeriggio finisce in fretta, non ho fame quindi sono andata a dormire. Mi stendo sul letto e tengo gli occhi aperti, guardo il soffitto. Poi eccolo, un flash.

"Devi farlo Eva." E Emily

"Non posso è la mia migliore amica" piange Eva

"Tu devi l'hai promesso"

"Caterina dobbiamo scappare" dice lei

"Ci arriverà da sola un giorno, dobbiamo solo aspettare"

"Morirà se continuiamo così" urla la mia amica

"Dobbiamo aspettare" dice Emily con voce fredda e decisa. Le voci e le sagome si perdono nel vuoto e io ritorno nella mia camera e mi addormento.

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora