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Tutto iniziò quel sabato, a quella festa. Me lo ricorderò sempre. La mia adolescenza.

E mattina presto quando la fame inzia a farsi sentire. Sono le cinque del mattino. Mi alzo e vado in cucina, apro il frigo è prendo il latte, lo metto in un bicchiere, prendo le fette biscottate e il vasetto di Nutella. Inizio a fare colazione quando il telefono inzia a suonare.

'pronto?' dico masticando

'sofia! Pronta per sta sera?' riconosco la voce strillante di Eva, lei urla sempre forse più della signora grassa di Harry Potter.

'che c'è sta sera?' chiedo incapace di pensare che giorno sia oggi

'sofia oggi è sabato e c'è la festa di Mandy' mi ricorda felice

'LA FESTA DI MANDY' urlo buttando il latte a terra.

'si già, sarò a casa tua tra dieci minuti per scegliere i vestiti' dice Eva urlando come suo solito è chiude la chiamata. Sto finendo l'ultima fetta biscottata quando suona il campanello. Mi precipito alla porta correndo e la apro sapendo già di ritrovarmi una ragazza mora, occhi azzurri come i miei, magra e un po bassetta, la mia migliore amica Eva.
La saluto e ritorno in cucina, lei entra,chiude la porta e mi segue. Si siede sulla sedia in parte alla mia e tira fuori il cellulare.

"Allora? Che facciamo oggi?" Chiedo finendo il latte

"Shopping, shopping, shopping e... Oh sì.... Shopping"

Mi alzo metto la tazza e il piattino sporco sul lavandino e vado in salotto, lei mi segue e mi butto di peso sul divano.

"Non voglio, ho troppo sonno" dico con la faccia spiaccicata sul cuscino.

"Allora controlliamo i vestiti che hai nell'armadio.... Se non vanno bene.... Shopping"

"Okay" sbuffo sapendo già che anche se ho un vestito bellissimo nel mio armadio andiamo lo stesso a fare shopping, Eva è così.

"Oh e mia mamma sta mattina è partita a Milano per lavoro" mi dice

"E stai a casa sola?" Chiedo indifferente

"No, vengo da te a vivere"

"Okay... Aspetta... cosa?"

"Già tua mamma è a Roma per lavoro per due anni e mia mamma uguale solo che lei va a Milano. A casa da sola non ci sto e ti immagini io e te in una casa bellissima a due piani come questa? Faremo tantissime feste, pigiama party... Vedrai sarà bellissimo" dice scandendo la parola bellissimo

"Uff... Va bene"

Mi alzo dal divano e la guardo

"I bagagli dove sono?" Proprio in quel momento suonano al campanello io guardo Eva che mi sorride debolmente. Io Roteo gli occhi al cielo e vado ad aprire.

"Salve signora Martin" saluto la mamma di Eva

"Oh Sofia cara, tutto bene?"

"Si grazie, buon viaggio e spero si trova bene a Milano"

"Grazie mille cara, tieni queste sono le valige di Eva ora devo scappare ciao" dice porgendogli delle valige e salendo in macchina per poi sparire.
A fatica porto i bagagli in casa e chiamo Eva

"Che c'è?" Mi chiede arrivando di corsa

"Queste sono le tue valige, le tue cose in breve... Ti arrangi" dico e la sorpasso

"Dove dormo?" Mi urla dietro

Le faccio segno di seguirmi e la porto nella camera attaccata alla mia. Ha un letto matrimoniale, due comodini, una cabina armadio e uno specchio enorme, c'è anche un balconcino, è uguale alla mia camera solo che la mia ha le pareti bianche ma la parete in cui sta il letto e azzurra, mente quella di Eva ha le pareti rosa chiaro.

"Bè la casa la conosci e sempre quella di dieci anni fa, se hai bisogno chiama" Detto questo esco dalla stanza e vado in bagno a farmi una doccia poi mi lavo i denti e mi vesto con dei pantaloncini corti e una canottiera. Mi asciugo i capelli e mi stendo sul letto e inizio a guardare ten Wolf quando sento bussare alla porta

"Eva entra" dico chiudendo il computer

"Ué amò vieni" mi prende per il polso e mi porta fino alla mia cabina armadio. Quattro lunghissime ore dopo stranamente abbiamotrovato due vestiti per la festa. Il mio è senza spalline e corto fino al ginocchio ed è nero con una fascia bianca, mentre quello di Eva è con una spallina che scende ed e corto fin sopra le ginocchia ed è sempre nero come il mio.
Sono le sei di sera quando io e Eva siamo nel mio bagno con i trucchi in mano.

"Eyeliner o no eyeliner" chiede Eva

"Eyeliner" suggerisco

Ci trucchiamo a vicenda e Eva mi fa la piastra per fare i boccoli e io le faccio la piastra per lisciare i suoi capelli.
La festa inzia alle sette e da casa nostra a casa di Mandy ci vuole mezz'ora. Mi spruzzo il profumo e scendo le scale e mi preparo la borsa. Metto dentro mascara, rossetto, chiavi, portafoglio e telefono. Usciamo di casa e andiamo verso il centro, aspettiamo che passi un taxi e saliamo, diamo l'indirizzo della casa al taxista e arriviamo dopo venticinque minuti, ma quando arriviamo c'è già tantissima gente.

THE DREAM (Storia Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora