Giorno 15: Ariadne
Stavo aspettando impazientemente l'arrivo di Isbel e Adrian da ormai dieci minuti. Danny era andato a cambiarsi e in non vedevo l'ora di mangiarmi un bel gelato, gusti fragola e pistacchio. Da leccarsi i baffi! Il gelato era uno dei miei dolci preferiti in assoluto e mi divertivo ogni volta a provare combinazioni e gusti diversi. Impaziente mi alzai dalla mia postazione proprio nel momento in cui la campanella del negozio suonò ed una disordinata Isbel entrò. Risi, vedendola, e lei sbuffò energicamente. "Che ti è successo, Isbel? Sembra che un tornado ti abbia travolta!" Andai avanti a ridere fin quando lei, dopo essersi avvicinata a me, non mi tirò un pizzicotto veramente doloroso. Saltai in aria di scatto, lanciando un urlo che fece, probabilmente, allarmare Danny, facendolo correre da me. "Che succede?! Stai male?!" Scuoto la testa, girandomi verso Isbel così da lanciargli uno sguardo di fuoco. Lei indietreggiò e sorrise furbamente, sorriso che durò pochi attimi. "Non sapete che mi è successo!" Alzò gli occhi al cielo e mi avvicinai a lei, sotto lo sguardo ancora vigile di Danny. "Prima te l'ho chiesto, ma hai preferito darmi un pizzicotto piuttosto che parlarmi!" Lei mi guardò e annuii. "È vero, scusami! Sono stata proprio una scema!" Le sorrisi e le lasciai un bacio sulla guancia. "Allora, che è successo?" Appoggiò le sue cose sul bancone e andò, poi, a sedersi dietro di esso. Si mise le mani tra i capelli e iniziò a raccontare. "Allora...da cosa cominciare? Per prima cosa non ho passato un esame importante per secondo ho litigato pesantemente con Robert e ora sono depressa e triste!" Mi avvicinai a lei e l'abbracciai dolcemente e lei si lasciò andare contro di me. Le accarezzai la schiena dolcemente e aspettai che si tranquillizzasse prima di staccarla da me. "Isbel, ehi, non farti prendere dal panico, chiaro? Devi stare tranquilla, l'esame puoi tranquillamente ridarlo quando vuoi, con il tuo tempo, e per il litigio sono sicura che, qualunque sia il problema, lo risolverete...però senza litigare. Dovete parlarvi tranquillamente, capito?" Lei annuii ed inspirò ed espirò più volte, per rilassarsi. Mi guardò e mi sorrise dolcemente. "Grazie Adny, non so cosa avrei fatto senza di te! Sei riuscita a non farmi perdere la testa e te ne sono infinitamente grata." La guardai e gli feci l'occhiolino. "Dovere di amica." Ridemmo e io mi girai verso Danny. "Andiamo?" Annuii e gli sorrisi, rigirandomi verso Isbel. "Noi andiamo, aspetti tu Adrian?" Lei inarcò un sopracciglio e si avvicinò a me di soppiatto, per non farsi sicuramente sentire da Danny, che aspettava pazientemente giocherellando con il suo cellulare. "Andate via...insieme?" Io annuii e lei, stupita, spalancò gli occhi e io mi affrettai a chiarire la cosa...prima che si facesse strane idee. "Usciamo a mangiare un gelato tra amici, tra amici, solo questo." Lei si tranquillizzò, ma di poco. Vedevo i dubbi nei suoi occhi. "John lo sa? Sa che esci con lui?" Annuii, non volendo dire altro. Anche lei fece lo stesso ma, prima di lasciarmi andare, mi parlò ancora. "Allora divertitevi e, Adny, stai attenta." Io annuii nuovamente, non sapendo bene come interpretare quel suo 'stai attenta'. La salutai con un bacio sulla guancia e attirai l'attenzione di Danny, che mi sorrise, grato. "Andiamo?" "Si, signore!" Ridemmo e, dopo che lui ebbe salutato Isbel, uscimmo dal negozio. Ma, ad attenderci o, meglio, ad attendermi, c'era una sorpresa. John, in tutto il suo splendore, era lì che faceva vagare lo sguardo da me a Danny e non era affatto uno sguardo rassicurante. Appoggiato alla macchina aspettava che io andassi da lui, vedevo nei suoi occhi gelosia, dolcezza e tanta preoccupazione. Mi girai verso Danny e lo sorpresi a lanciargli sguardi di sfida. Sorpresa, gli tirai una gomitata nel fianco, attirando la sua attenzione, troppo infastidita per essere delicata. Perché lo stava guardando con sfida? Pensava di essere in competizione con lui? Per quanti problemi io avessi con John sapevo per certo che c'era solo lui nel mio cuore e speravo vivamente che Danny lo sapesse e lo capisse. Per me era un semplice amico. "Vado un attimo da lui e poi giuro che andiamo a prendere questo dannato gelato!" Lui rise e annuì. "Vai pure però fai in fretta, eh?" Gli sorrisi e lo lasciai lì ad aspettarmi. Arrivai velocemente da John e, a pochi centimetri da lui, mi fermai. Rimanemmo a guardarci per quelli che mi sembrarono secoli, senza dirci nulla. Ad un certo punto abbassò lo sguardo sulla mia pancia e ci appoggiò sopra le mani, accarezzandola dolcemente. A quel gesto mi lasciai andare, rilassandomi sotto le sue mani e tutti i problemi del giorno prima scomparirono, lasciando solo una loro vaga traccia. "State bene?" Misi una mano sotto il suo mento e gli alzai il viso, in modo da poterci guardare negli occhi. "Noi stiamo bene...tu? Come ti senti?" Sospirò e tolse una delle mani dal mio ventre, passandosela sulla faccia stanca. "Sono stanco e distrutto e ho dormito male e poco." Scossi la testa, contrariata. "Devi riposarti, non sopporto che tu sia così stanco." Alzò le spalle e guardò dietro di me. "Posso fidarmi a lasciarvi con lui?" Mi allontanai da lui e gli sorrisi. "Puoi fidarti, John. Tornerò presto e staremo insieme, lo prometto. Fidati di me." A quelle parole il suo sguardo cambiò e lui distolse gli occhi dai miei, quasi si sentisse in colpa. In colpa di qualcosa che non sapevo. Sospirai nuovamente. "Allora io vado, ci vediamo dopo." Annuì, guardando lontano. "Stai attenta e per qualunque cosa chiamami, correrò da te." Gli lasciai un bacio sulla guancia e indietreggiai, osservandolo entrare in macchina e partire, andare via da me. Qualcosa lo tormentava e faceva si che lui si chiudesse in se stesso. Sbuffai, avrei capito cosa c'era sotto. La macchina sparì dalla mia vista e io tornai velocemente da Danny. "Ora sono pronta, andiamo!" "Finalmente, era ora!" Ridemmo e ci incamminammo. Rimanemmo per qualche minuto in silenzio fino a quando lui non ruppe il ghiaccio. "Va tutto bene con lui?" Mi riscossi dai miei pensieri e mi voltai verso di lui. Ero lì per svagarmi ed è quello che avrei fatto. "Diciamo che non va male...ieri abbiamo litigato." Rise. "Fammi indovinare...avete litigato per oggi, eh?" Mi morsi il labbro e arrossii. "È geloso e mostra difficoltà a fidarsi di me, nonostante sappia che non potrei mai fargli una cosa così." Lui parve pensieroso. "Per una cosa così intendi tradirlo, abbandonarlo per un altro?" "Si." Svoltammo a destra e in fondo alla via apparve subito una gelateria. Ero felicissima. In pochi minuti arrivammo davanti ad essa e lui mi sorrise. "Questa è la gelateria più buona che io conosca!" Sorrisi anche io ed entrammo. L'aria condizionata fu un toccasana per la mia pelle bollente e per la mia testa, che con tutto quel caldo aveva iniziato a dolere. Respirai a pieni polmoni e mi avvicinai al bancone per vedere i gusti, anche se già sapevo cosa prendere. Guardai verso Danny e lo trovai a fare la mia stessa cosa, abbastanza indeciso. Mi avvicinai a lui e gli posai una mano sul braccio, per richiamare la sua attenzione. "Cosa prendi?" Lui si voltò verso di me e ci pensò su. "Penso che prenderò cioccolato e limone, tu?" E io che pensavo di essere l'unica con gusti strani! "Io penso che prenderò fragola e pistacchio." Mi guardò e sorrise. "Ottima scelta, ragazza!" Gli feci l'occhiolino e insieme andammo alla cassa per lo scontrino. Quando fu il nostro turno fu lui a parlare. "Prendiamo due coni a due gusti." Lei digitò gli ordini sul computer e dopo pochi secondi rialzò lo sguardo su di noi. "Sono 4$, grazie." Io e Danny ci guardammo negli occhi e, tutti e due nello stesso momento, parlammo. "Pago io!" "Pago io!" Assottigliai gli occhi e sorrisi, diabolica. Che la guerra avesse inizio!"Ciao a tutte e a tutti!
Mi intrometto nel capitolo per scusarmi del mio clamoroso ritardo e per dirvi che ho deciso di dividere il capitolo in due parti perché sarà lungo e non volevo farvi aspettare troppo per leggere qualcosa. Vi assicuro che il seguito arriverà in fretta!
Buona serata a tutte/i, Christabel.❤
STAI LEGGENDO
Noi e il frutto del nostro amore
Chick-LitJohn, bello e simpatico, gentile e sicuro di sè, ragazzo che tutte vorrebberò ma, per lui, deve essere, rigorosamente, solo per una notte. Ariadne, bella e timida, buona e insicura di sè, ragazza che tutti vorrebberò, rigorosamente, per sempre. Una...