Narra Peter
-Peter non trovo più Lali- disse Cande entrando nella stanza. Mi svegliai di soprassalto, mia sorella aveva una voce molto acuta. -Ah- disse quando notò la presenza di Lali nel mio letto. -Non è come sembra- mi affrettai a dire. Lei mi guardò come se si aspettasse che lo avrei detto. -Stranamente, con voi, non è mai come sembra- disse lei. -Non riusciva a dormire ed è venuta qui- le spiegai, cercando di non muovermi troppo per non svegliare Lali. -Peter, mi stai dando spiegazioni per aver dormito con la tua ragazza?- mi chiese sorpresa. Feci spallucce. -Peter te lo ho detto, accetto la vostra relazione, non mi devi dare spiegazioni perché vi state baciando o dormite insieme, se tu sei felice, lo sono anche io- mi disse lei. Le sorrisi, lei ricambiò il sorriso. -Comunque non è la mai ragazza, è la mia paziente- le dissi. Lei alzò un sopracciglio -Quindi mi stai cercando di dire che fai così con tutte le tue pazienti?- mi chiese, sembrava quasi si aspettasse che dicessi di si. Scossi la testa indignato -No, Lali è l'unica- dissi io, guardandola male. -E ne tu ne lei uscite con altre persone- disse lei, sedendosi su una sedia con una gamba accavallata sull'altra. -Si, io non esco con nessuna e credo che nemmeno Lali veda altri- dissi io, pensandoci su. -Allora è la tua ragazza, secondo me, realmente non ne avete parlato?- mi chiese lei. Scossi la testa. -Non ci ho mai pensato. Realmente secondo te stiamo insieme?- le chiesi. -Peter, vi baciate, dormite insieme, passate molto tempo insieme e nessuno di voi vede altre persone. Avete una relazione- disse lei. -Che c'è? Non ne sembri felice- disse lei. Sospirai e mi mossi leggermente per mettermi comodo, ero appoggiato alla testiera del letto, Lali ancora sul mio petto. -Non so, mi sembra che darle il nome lo renda una cosa seria, reale- le rivelai. Lei mi guardò malissimo. -Peter, Lali è reale, è una persona in carne ed ossa che ha bisogno di te, e non solo come psicologo- mi disse lei -ed è già una cosa seria, si nota che non è una ragazza con cui ti frequenti perché ti va, a Lali gli piaci seriamente, e ti ho visto Peter, non credo rischieresti la tua carriera per una per cui non provi niente, anche a te Lali piace seriamente, per ciò non fare il bambino ed ammettilo- mi disse lei, l'avevo fatta infuriare. Si alzò dalla sedia ed uscì dalla stanza. Sopra di me Lali si mosse leggermente, i suoi capelli mi solleticarono la pelle nuda del collo. La guardai. Aveva aperto gli occhi e ci stava passando sopra le mani, sbadigliò, era così piccola ed adorabile, i capelli disordinati, senza trucco, con gli occhi ancora assonnati, la pelle ancora più chiara sotto la luce del primo mattino, ero sicuro di non aver mai visto una cosa più bella, era una visione. Mi chinai e le baciai le labbra, era una delle prime volte che la baciavo io di mia iniziativa. Lei mi sorrise e mi chiese -Cosa si fa oggi?- la voce tipica di chi si è appena svegliato, le sorrisi, guardarla mi dava sempre l'impulso di sorridere, una reazione che non potevo mantenere. -Ci cambiamo ed andiamo a fare la spesa, abbiamo il frigorifero vuoto- le dissi. -Mi piace quando usi il plurale- mi disse e mi baciò l'angolo della bocca, poi si alzò dal letto ed uscì dalla stanza.Guardai Lali, mentre lei non lo sapeva, lo facevo spesso, però in quell'occasione mi sembrò diverso. Eravamo in un supermercato, nel reparto surgelati e lei guardava il frigorifero, guardava il latte cercando la scadenza, portava gli occhiali, non l'avevo mai vista con gli occhiali e con la mano, che non reggeva il cartone di latte, reggeva una lista della spesa, mi sembrava un momento così intimo fra me e lei, che non mi accorgevo della gente in torno a noi, mi sembrava una cosa strana fare la spesa con una persona con cui avevi una specie di relazione, che non fosse amichevole o di lavoro. Lali ed io al supermercato, sembravamo quasi una coppia che sta insieme da molto che va a fare la spesa, quel pensiero mi fece sorridere. -Mentre tu prendi le cose in questo reparto, io vado in quello della carne, oggi ho intenzione di prepararti una specialità della famiglia Lanzani- dissi. Lei aveva preso tre cartoni di latte e li aveva posati nel carrello, si era girata verso di me e mi aveva chiesto -Mmmm...e qual'è questa specialità?- le sorrisi, lei si morse il labbro, amavo quando si mordeva il labbro. -Sorpresa- le dissi. Lei mi si avvicinò, si alzò sulle punta dei piedi e fece toccare i nostri nasi -Sicuro di non volermelo dire?- mi chiese, aveva assunto una voce roca e provocante, stavolta fui io a mordermi il labbro inferiore, avevo così tanta voglia di baciarla, ma mi trattenni. -Non voglio rovinare la sorpresa- dissi io e mi allontanai un po'. Lei scosse la testa e rise -Ok, ma spera per te che mi piaccia, se no...- lasciò la frase in sospeso, forse perché non sapeva realmente cosa dire, forse perché voleva ripagarmi con la stessa moneta, utilizzando il fatto di avere un attacco a sorpresa dalla sua parte. -Conosco tutti i tuoi gusti, so cosa ti piace e cosa no, quindi ti assicuro, non sbaglierò- le dissi e le feci l'occhiolino, avviandomi poi verso il settore della carne.
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Per sempre insieme Laliter
FanfictionLali è una ragazza con una vita difficile, e per questo si lascia molto andare, arrivata sulla punta del precipizio pensa di non poter più tornare in dietro ed è pronta a buttarsi, ma prima che lei possa cadere, appare un qualcuno, le afferra la man...