Spazio me:
La canzone che ho messo, è una delle mie preferite, non c'entra molto col capitolo di oggi, ma la vedo adatta a tutta la storia in generale. Buona lettura, spero vi piaccia <3-Lali- qualcuno che la chiamava. La ragazza si tolse le cuffie e si girò. Gaston era di fronte a lei, i capelli biondi che splendevano nella luce del sole che entrava dalle finestre, gli formavano una specie di aureola, così si, che sembrava un angelo. Le sorrideva amichevolmente. -Ciao- le disse lui. -Che fai qui?- le chiese lei un po' alterata. -Mi stai seguendo?- lui scosse la testa stupito da quella domanda. -No, mi sono trasferito qui- disse lui. Notando lo sguardo di Lali aggiunse -Non l'ho fatto per te. Lo ho fatto perché è una buona scuola, con buoni insegnanti- fece una pausa, la guardò per un lungo istante senza dire nulla, poi le disse -Non sapevo tu venissi a scuola qui. Se no, sarebbe stata una ragione in più per trasferirmi. Un ottima ragione- e le fece l'occhiolino e provò ad avvicinarsi, ma Lali lo fermò dicendogli -Sto con Peter- gli ricordò. Lui fece cenno di si con la testa e le si allontanò leggermente. -Lo immaginavo, non ho ricevuto chiamate da parte di una brunetta basa e bella- le disse. Lei lo guardò male. -Ho perso il tuo numero- gli disse, non capì perché non gli avesse detto che lo aveva rotto perché lui non gli interessava, si disse che era per non farlo soffrire, ma a lei non importava di farlo soffrire. Lui mise una mano in tasca, ne tirò fuori un foglio con una penna, scrisse qualcosa e glielo porse. -Tieni- lei guardò il foglio e scosse la testa. -Non posso, io non ho intenzione di far finire la storia con Peter- gli disse. Lui sospirò, e stanco di aspettare, le prese la mano, gliela aprì e le posò il foglio. -Non perdere pure questo- le consigliò e si avviò per il corridoio della scuola. Lei lo guardò e gli disse -Non l'ho perso, l'ho rotto- lui si girò verso di lei, continuando a camminare senza guardare dove andava, Lali pensò che se avesse fatto così sarebbe caduta o scontrata con qualcuno, a lui non capitò nessuna delle due cose. Gaston continuò a sorriderle e le disse -Lo so, me lo aspettavo. Non romperlo, voglio semplicemente esserti amico. Ma se il gigante scompare, ci proverò- detto questo ritornò a guardare avanti a se, e sparì nella folla. Lali guardò il biglietto con su scritto il numero di Gaston, ci aveva disegnato anche una faccina sorridente. Un amico? Aveva già Cande. Ma sentiva che Gas poteva essere un buon amico, perciò decise di mettere il biglietto nella tasca della felpa e di andare avanti.
La campanella suonò, era libera. Si rimise le cuffie e ripercorse quel corridoio, per andare via da quella prigione. Qualcuno si parò di fronte a lei, era Melody. Lali sospirò, accanto a lei comparvero le sue due amiche senza cervello Dolores e Nina. Non poteva scappare. -Melody- disse, togliendosi le cuffie -Saresti così gentile da farmi passare?- le chiese cercando di essere educata, anche se tutte le cellule del suo corpo le dicevano di prenderla a pugni e tirarle i capelli fino a farla rimanere senza. -No- disse e le sue amiche scossero la testa, ridendo. -Non mi va- disse, mentre analizzava un unghia color oro luccicanti per i brillantini di cui erano cosparse. -Be vorrei rimanere qui a chiacchierare, ma devo andare, ho un appuntamento- disse. Melody alzò un sopracciglio sorpresa. -Un appuntamento? Tu? E con chi?- le chiese, sembrava curiosa, ma anche pronta a deriderla da un momento all'altro. -Si, col mio psicologo- disse, e se ne pentì. -Io l'avevo detto che era pazza- disse Nina. Le tre scoppiarono a ridere. Lali strinse i pugni, ma non fece nulla. -Lali, andiamo- era la voce di Gaston, le il braccio in torno alle spalle e la condusse fuori. Melody ed il suo gruppo li seguì. -Gas, hai pessimi gusti- disse Dolores. Lui le guardò tutte e tre e poi disse -Sempre meglio che voi- i due continuarono a camminare fino al cancello, finché Lali non gli fece togliere il braccio dalle sue spalle, lo fulminò con lo sguardo. -Non tornare a toccarmi- gli ordinò. Lui la guardò allibito. -Volevo aiutarti- le disse lui. -Be, non è quello che hai fatto- grugnì lei. -Io l'ho detto che era pazza- disse Nina. -Perché perdi tempo con lei Gas, è solo una pazza che ha bisogno del psicologo- aggiunse Melody. -Realmente lo psichiatra cura i pazzi, lo psicologo serve per le persone che ne hanno bisogno, perché soffrono- disse Peter, apparendo in quel momento. Lali lo guardò come se fosse una benedizione. -Peter- disse Lali, e lo abbracciò, lui ricambiò l'abbraccio e le diede un bacio sulla fronte. Le mise una mano sulla schiena e la condusse lontano dal gruppetto di oche allibite, che guardava il ragazzo stupendo che stava portando via la ragazza che loro consideravano una perdente, mentre Gas li guardava sorridendo, ancora non si era rassegnato con Lali, ma nonostante tutto pensava che fossero una bella coppia. Peter fece salire Lali sulla sua macchina, sul sedile del passeggero, mentre lui si sedeva sul sedile del conducente ed accendeva i motori. Lei lo guardò. -Che facevi qui?- gli chiese. Lui girò il viso verso di lei, le sorrise dolcemente e le disse -Volevo vedere la mia ragazza- Lali si allungò sul sedile e gli baciò le labbra, un bacio dolce e fugace, poi si scansò e gli chiese -Dove andiamo?- lui si girò verso la strada e le disse -è una sorpresa, ma non sono così sicuro che ti piacerà- le rivelò lui, e poi partì.
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Per sempre insieme Laliter
FanfictionLali è una ragazza con una vita difficile, e per questo si lascia molto andare, arrivata sulla punta del precipizio pensa di non poter più tornare in dietro ed è pronta a buttarsi, ma prima che lei possa cadere, appare un qualcuno, le afferra la man...