Matt era veramente un bel ragazzo,Lali capiva perché a Daniel piacesse tanto. Era di una bellezza semplice, poco appariscente, i capelli lunghi, neri e setosi, ora legati con un codino dietro la testa, le braccia lunghe e magre si muovevano velocemente per preparare bevande complicate, aveva dei tatuaggi, uno in particolare catturò l'attenzione di Lali "Daniel" scritto sul polso sinistro, con un inchiostro nero ed indelebile. Anche Lali voleva tatuarsi il nome del fratello, ma era ancora troppo giovane, aveva ancora bisogno del permesso dei suoi genitori, permesso che loro le avrebbero negato. Matt aveva un corpo ben slanciato, era molto alto, forse troppo, era sicuramente più alto di Peter, ed anche di Daniel, almeno di qualche centimetro, qualche centimetro che bastava per costringerlo a chinarsi per baciarlo e per cui Daniel doveva alzarsi sulle punte, così come Lali doveva fare con Peter, così come lui doveva chinarsi per baciare lei, o alzarla di peso. Aveva la carnagione olivastra, e gli occhi verdi splendevano nel buio del locale. Molte ragazze lo fissavano abbagliate, ma lui non gli faceva caso. -Daniel si sedeva sempre proprio dove ti sei seduta tu- le disse avvicinandosi e servendole una coca cola, le sorrise amichevolmente. Lali si alzò -Scusa- disse, e si guardò in torno cercando un altro posto per sedersi, ma tutti i posti al bancone erano occupati, pensò perfino di rimanere in piedi. -No, non preoccuparti, siediti lì, mi fa piacere- la tranquillizzò. Lali si sedette e bevette un sorso della sua coca cola. -Sei molto simile a tuo fratello- le disse, la stava studiando. -Grazie?- disse Lali, anche se suonò più come una domanda. -però al con tempo ammetto che siete molto diversi- continuò. Lali si sentiva a disagio. -Daniel mi parlava sempre di te, fantasticava su quando mi avrebbe presentato alla sua famiglia, ma a te in particolare, perché di te era l'unica opinione che contava- continuò. -Lui non mi ha mai parlato di te- rivelò. Un ombra passò negli occhi di Matt, ma passò subito. -Mi aveva detto che aveva conosciuto qualcuno di speciale, ma non era andato in profondità. Io non ho fatto domande, Daniel odia essere pressato, ho pensato che quando fosse stato pronto me ne avrebbe parlato- aggiunse. Sentì la nota triste nella sua voce, ed avvertì che gli occhi le si erano riempiti di lacrime. Matt le sorrise con dolcezza, la capiva. -Tu sai perché si è suicidato?- gli chiese, era una domanda che le premeva per uscire fin da quando l'aveva conosciuto per la prima volta, ma quel giorno non c'era riuscita, ora stava meglio, poteva accettare tutto. O almeno ci credeva. Lui si guardò in torno, poi riportò lo sguardo su di lei. -Andiamo in un posto più tranquillo per parlare- le disse. Lali fece cenno di si con la testa e con difficoltà si alzò dallo sgabello che era alto praticamente la metà di lei. Matt la condusse sul retro, dove c'era una stanza appartata dove si rilassavano i camerieri ed i barristi. Entrando lì e chiudendo la porta si annullarono tutti i rumori, le conversazioni e le risate delle persone fuori. Lali si accomodò su una sedia accanto ad un tavolino, Matt le si sedette vicino su un divanetto colorato, con le gambe incrociate. Allungò una mano e tirò fuori delle bibite dal mini-frigo, le passò una bottiglietta d'acqua naturale, mentre lui beveva un sorso della sua acqua minerale. Appoggiò la bottiglietta sul tavolino, e la guardò in silenzio, senza dire o fare niente, poi sospirò e si passò una mano fra i capelli. -Io pensavo che lui te lo avesse detto, sapevo che ti aveva scritto una lettera, pensavo ti avesse spiegato tutto lì dentro- le confessò e le lanciò uno sguardo. Lali scosse la testa. -Mi ha semplicemente detto che non c'è la faceva più, ma non so altro- gli disse, Lali sentiva le lacrime pungerle gli occhi per uscire, sentiva il sapore amaro in gola, ripensare a quella lettera, alla morte del fratello era molto dura, nonostante fosse passato del tempo, Lali si chiedeva tutt'ora cosa sarebbe cambiato se lei fosse stata più attenta ai segnali, se lei fosse tornata prima quel giorno, forse nulla di tutto ciò sarebbe accaduto, ma non era possibile, eppure per settimane si era svegliata sperando che tutto quello fosse semplicemente un brutto sogno, che quando avrebbe aperto gli occhi Daniel sarebbe stato lì accanto, l'avrebbe abbracciata e rassicurata, dicendole che era stato semplicemente un incubo, e lei avrebbe pianto fra le braccia del fratello. Ma non era stato così, quando si era svegliata era scoppiata in lacrime, ma nessuno l'aveva consolata o stretta fra le braccia, be, nessuno a parte quando non era arrivato Peter, che l'aveva capita, consolata, stretta fra le braccia e protetta da tutti i mali, fra le braccia di Peter, Lali non temeva nulla, così come tempo prima Daniel la stringeva fra le braccia, assicurandole che sarebbe andato tutto per il meglio, l'effetto era lo stesso, le persone diverse, ed anche i sentimenti che provava per quelle persone erano diversi, ma allo stesso tempo tanto simili, ammirava entrambi e li amava, solo in un modo diverso... Matt fece un respiro profondo e si sistemò meglio, facendo rumore, ciò distrasse Lali dai suoi pensieri e la riportò nel mondo reale. -Be, nella mia lettera era tutto più chiaro- le disse lui, aveva lo sguardo triste e sconsolato, si mordeva il labbro e le mani non volevano stare ferme, Matt le stava per rivelare qualcosa di grosso e lei non sapeva se era pronta per scoprire queste ulteriori verità su suo fratello, così come Matt non sembrava pronto ad affrontare il tema. -Ti ha scritto una lettera?- domandò Lali sorpresa. Lui fece cenno di si con la testa. -Mi è arrivata a casa il giorno dopo della sua morte. è così che ho scoperto cosa gli era successo. Mi ero preoccupato perché non mi aveva scritto per tutto il giorno, ma non ho voluto insistere. Non sono venuto a casa vostra perché lo avrei messo in problemi, ma se ci fosse andato, forse questo non sarebbe successo- le spiegò lui. Matt si dava la colpa, così come se l'era data Lali a suo tempo. -Non credo sarebbe cambiato nulla, se voleva farlo, lo avrebbe fatto- disse lei sicura, anche se non lo era mai stata, propriamente su quel tema non lo era mai stata, ma sentiva che doveva dire quelle parole, consolare quel ragazzo che provava ciò che provava lei e che le stava per rivelare ulteriori verità su suo fratello e sulla sua morte. Matt le sorrise, un sorriso triste, gli occhi erano lucidi, ma si stava trattenendo dal piangere. Lui si mise una mano in tasca e tirò fuori un foglio di carta piegato, e glielo passò. Era leggermente bagnato (Lali era certa che fossero lacrime), ma per il resto era ben tenuto. -Questa è la mia lettera, non so come spiegare a parole ciò che c'è scritto dentro, è meglio che tu lo legga per capire- le spiegò e con lo sguardo la invogliò a leggere. Lali prese un respiro profondo ed iniziò a leggere la lettera di Daniel per Matt...
Spazio me:
Non uccidetemi! Ok, scusate, so che è da più di un mese che non pubblico, e no, non ho scuse valide, è un buon periodo, sto bene, sia mentalmente che fisicamente (be, a parte che mi becco la febbre una settimana si e l'altra pure, ma tralasciamo la mia sfiga), non sono morta, ma credo che questo si fosse capito. Se devo dire perché mi fossi bloccata lo spiegherei perché sono caduta in un blocco dello scrittore, e mi sono leggermente depressa perché non riuscivo a scrivere e continuavo a sforzarmi e questo lo ha peggiorato, ma credo di stare meglio e sono tornata per restare, non vi libererete così facilmente di me. Non so bene che dirvi, solo grazie per non uccidermi e spero che questa storia vi sia piaciuta, ora vado a continuare questa storia, perché so che il capitolo è un po' lasciato in sospeso, ma hey, bisogna tenere le persone sulle spine...a presto (ci spero con tutta me stessa) <3
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Per sempre insieme Laliter
FanfictionLali è una ragazza con una vita difficile, e per questo si lascia molto andare, arrivata sulla punta del precipizio pensa di non poter più tornare in dietro ed è pronta a buttarsi, ma prima che lei possa cadere, appare un qualcuno, le afferra la man...