Narratore:
Lali in quel momento avrebbe tanto desiderato un amica, per riuscire a capire ciò che sentiva, per capire Peter, per parlare di ciò che era successo, ma....non aveva amiche. Se ci fosse stato Daniel, anche se sarebbe stata l'ultima spiaggia, forse ne avrebbe parlato con lui, anche se ora le sembrava strano pensare di parlare col fratello di sesso, anche se ne avevano già parlato, dato che era stato Daniel a spiegarle cosa fosserò il sesso, i baci, e le situazioni di coppia, dato che i suoi genitori, già prima della morte del fratello, erano molto assenti. Peter forse sarebbe stata la persona con cui parlare di certe cose, ma non poteva parlare di lui, con lui, quindi Lali capì che aveva decisamente bisogno di un amica. Bussò alla porta di casa di Peter, ormai l'inverno era arrivato, ed il freddo le arrivava fin dentro le ossa e le faceva battere i denti, forse sarebbe stato meglio se tutto ciò che indossava non fosse stata una maglietta a maniche corte di una Band Argentina di cui non conosceva il nome anche se era sicura c'entrasse la parola "Angels", una felpa nera con sopra il numero ottantotto e che si poteva aprire con la cerniera, ed un paio di jenas per giunta bucati, e delle vecchie scarpe da ginnastica che all'inizio erano state bianche, ma che ora erano diventate marrone chiaro per tutta la terra che avevano addosso. In definitiva Lali era vestita in un modo indecente per andare a trovare il proprio ragazzo a casa, ed era vestita troppo leggera per il clima, ma non possedeva vestiti più sexy o provocanti, e l'unico giaccone che aveva era sicura di averlo lasciato proprio a casa di Peter. La porta si aprì, ma non era Peter, come invece si aspettava Lali, era Cande, sua sorella minore. La ragazza le sorrise amichevolmente e la invitò ad entrare. Lali si guardò in torno, nonostante fosse già stata in quella casa e sapesse bene dove si trovasse ogni cosa e che stanza si celava dietro ogni porta. Il soffitto alto del salotto, il lampadario gigante che aveva sempre paura che un giorno o l'altro cadesse, il divano color azzurro, le poltrone bianche e la televisione al plasma, non era cambiato nulla dall'ultima volta che c'era stata, eppure a Lali piaceva guardare quel posto così alieno e allo stesso tempo così familiare. -Stavo cercando Peter- disse la ragazza, sedendosi sul divano, anche se era ovvio che cercasse lui, perfino Cande se l'era aspettato, dopo tutto, sapeva della loro relazione e sembrava accettarla per questo era così amichevole con Lali. Ma per Lali era strano, e davanti al suo silenzio prolungato la ragazza le sorrideva con dolcezza, come se la riuscisse a capire, ma Lali aveva compreso che anche se Cande sembrava capirla a volte, non era come il fratello, Peter sembrava poterle leggerle dentro, riusciva a captare i suoi pensieri prima che si formassero in parole ed azioni, come se avessero un legame mentale, e quel legame era forte ed indistruttibile, almeno così sperava Lali. -Ora è uscito, doveva vedersi con degli amici, ma se vuoi puoi aspettarlo, non dovrebbe fare troppo tardi- le disse Cande e si sedette sulla poltrona accanto al divano, in modo da poter guardare Lali e non invadere il suo spazio, che aveva capito era qualcosa di prezioso per lei, che aveva tracciato delle line immaginarie che nessuno poteva oltrepassare, nessuno a parte Peter, ed anche lui aveva faticato per abbattere quei miri invisibili che la ragazza si era ostinata a creare in torno a se. -Ti va di parlare?- le propose cercando di interrompere quel silenzio prolungato. Lali alzò un sopracciglio sorpresa di quella proposta -Di cosa?- le chiese rimanendo sulla difensiva. Cande alzò le spalle, segno che non c'era un argomento preciso di cui parlare, ma l'imbarazzo della scelta. -Non so. Di ragazzi? Di moda? Di scuola? Di famiglia?- erano tutti argomenti o troppo personali, o che non gliene importava molto. Non era molto sicura del buon procedimento di quella conversazione, ed anche Cande sembrava del suo stesso giudizio, ma provò ugualmente, e le chiese -Come va fra te e Peter?- Lali alzò le spalle, si chiedeva che cosa gli avesse detto Peter, quello si che era un argomento di cui avrebbe parlato volentieri. -Penso bene- rispose. Cande la guardò senza aver capito bene quella risposta. -Pensi?- le chiese, sembrava un po' preoccupata, forse perché aveva paura che il fratello uscisse ferito. -Be per me va tutto bene, Peter è molto dolce, è molto presente e mi fa sentire una principessa, ma non so cosa pensa lui- le spiegò Lali, anche se le sembrava strano parlare di Peter con qualcuno, e sopratutto dire come lui la faceva sentire, parlare dei suoi sentimenti ad alta voce. Cande ampliò il sorriso, notevolmente più calma. -Lui parla sempre di te, dice cose bellissime, appena ti nomina gli occhi gli brillano e non smette mai di sorridere- le rivelò Cande. Lali si ritrovò a sorridere a quelle affermazioni, che le sembravano così strane, per lei, Peter avrebbe dovuto odiarla, dopo tutto, in un certo senso, secondo Lali, gli stava rovinando la vita, partendo dal lavoro, si era insinuata dentro la sua vita senza chiedere il permesso, gli aveva dato più problemi che altro, ed aveva per fino baciato un altro, quando lui invece aveva provato a capirla, a darle amore, cercava di aiutarla, e lei all'inizio l'aveva allontanato, lo aveva trattato male, fino a che un bacio non aveva cambiato tutto, ed ora era tutto diverso, tutto così strano, non solo per Lali, ma anche per Peter e per le persone che li circondavano. -E che ti ha detto di ieri?- si informò Lali, che, ripensando all'altra notte, le guance le divennero rosso accesso. Cande sembrò stupita di quella domanda, ma le rispose ugualmente, non capendo l'imbarazzo della ragazza vicino a lei. -Be che avevi avuto problemi familiari e che è dovuto rimanere lì per consolarti- le disse, ma notando il sospiro di Lali, nel suo sguardo comparve una scintilla di curiosità. -Non è ciò che è successo, però, vero?- le chiese. Lali alzò lo sguardo su di lei, la sorella minore di Peter, l'unico essere dal sesso femminile con cui poteva mantenere una conversazione stabile e che non la prendeva in giro, una persona che conosceva poco, ma di cui si fidava molto, perché Peter si fidava di lei. Inghiottì un po' di saliva e disse -Abbiamo fatto l'amore- Cade spalancò gli occhi. -Scusa, non dovevo essere così insistente, sono cose tue personali- disse. Lali scosse la testa e le sorrise, un timido e piccolo sorriso, ma molto bello. -Realmente se te l'ho detto era perché avevo bisogno di un consiglio- le rivelò. Cande fece cenno di si con la testa, le sorrise amichevolmente e le disse -Dì pure- Lali abbassò lo sguardo, troppo imbarazzata. -Be, oggi sono andata da Peter, nel suo studio e ne abbiamo un po' parlato, e nonostante i complimenti, quando gli ho chiesto se se lo aspettava così, mi ha detto che era diverso. Ed io ora vorrei capire se diverso è buono o cattivo- le spiegò, e le lanciò un occhiata per vedere l'espressione che aveva in volto. Cande stava pensando, analizzando ciò che l'altra le aveva appena detto. -Peter sarà pure mio fratello, ma è come ogni altro uomo, parla, parla, ma nemmeno lui sa cosa dice. Comunque non preoccuparti, sono sicura che gli si piaciuto- le disse e le fece l'occhiolino, Lali ampliò il sorriso. La porta di casa si aprì, entrambe si girarono verso di essa. Peter entrò e rimase a guardare Lali. -Là, che fai qui?- le chiese sorpreso. -Sono venuta a trovarti- le disse lei sorridendogli. Dalla porta aperta, entrarono altri tre ragazzi, su per giù dell'età di Peter. -Peter, lei chi è?- gli chiese un ragazzo biondo coi capelli lunghi legati con una specie di chignon mal fatto dietro la testa.Spazio me:
Mi scuso del fatto che il capitolo non sia propriamente molto Laliter, ma come avrete visto c'è una svolta nella vita della nostra Lali, che trova in Cande un amica di cui si fida a tal punto da rivelarle certe cose. Comunque proverò a scrivere un altro capitolo per la fine del giorno, un po' più succoso e molto più Laliter. Spero vi sia comunque piaciuto il capitolo a dopo <3
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Per sempre insieme Laliter
FanfictionLali è una ragazza con una vita difficile, e per questo si lascia molto andare, arrivata sulla punta del precipizio pensa di non poter più tornare in dietro ed è pronta a buttarsi, ma prima che lei possa cadere, appare un qualcuno, le afferra la man...