I cancelli in ferro battuto con sopra disegnata l'immagine di un corvo facevano sempre venire i brividi a Lali. La ragazza si girò verso il suo compagno, guardava il cancello senza realmente vederlo. -Questo è uno scherzo, Peter? Che facciamo qui?- gli chiese lei. Lui fece un lungo sospiro e senza girarsi a guardarla le rispose -Bisogna affrontare i propri fantasmi, Là- poi si girò verso di lei, le fece un piccolo e dolce sorriso, le mise le mani sulle guance e coi pollici iniziò ad accarezzargliele. -Io, però, sarò con te- le assicurò. Lei fece cenno di si con la testa. Entrarono nel cimitero, il luogo metteva i brividi nonostante ci fosse il sole alto nel cielo. Iniziarono a camminare per il sentiero, oltrepassando alcune tombe con sopra immagini di visi felici, Lali si chiese se la gente si ostinasse a mettere sulle lapidi foto di gente felice per credere che la morte fosse una cosa bella o per ricordare la gente che era morta al loro meglio coi sorrisi, invece che con le lacrime. Passarono accanto ad una donna che piangeva disperata, china su una tomba, con un fiore in mano, che non riusciva a lasciar cadere. Lali con la coda dell'occhio lesse l'incisione sulla lapide "il miglior figlio del mondo", poteva capire il suo dolore, lo vedeva dipinto sul volto di sua madre ogni volta che la guardava. Per lo meno quella donna stava affrontando il suo dolore, e non aveva creato un mondo tutto suo per fingere che tutto andasse bene. Più si avvicinavano alla tomba di Daniel e più l'ansia cresceva in lei, fino al punto in cui si fermò di botto. Peter che le era accanto si girò verso di lei preoccupato. Lali tremava, ma non di freddo, e stava decidendo se girarsi e tornare in dietro o se rimanere lì come una statua. -Lali, che succede?- le chiese lui. -Non c'è la faccio- le rispose lei con un filo di voce, lo sguardo rivolto a terra. Poi alzò gli occhi e puntò il suo sguardo su di lui, uno sguardo pieno di tristezza, pieno di lacrime, pieno di paura. -Perché mi hai portato qui?- gli chiese con la voce strozzata, e dopo aver pronunciato quella frase, i singhiozzi iniziarono a scuoterla visibilmente. -Perché fra pochi giorni sarà l'anniversario della sua scomparsa- le ricordò lui -Lali, dalla morte di tuo fratello sei venuta qui solo per il tuo funerale e te ne sei andata prima che finisse. Ho paura cosa ti possa succedere quel giorno- le spiegò lui, avvicinandosi a lei, Lali si scansò dalla mano di lui che voleva accarezzarle il viso. Peter la guardò con più attenzione, era come se fossero tornati in dietro nel tempo, Lali piccola, fragile e spaventata, che non accettava il suo tocco, che non lo voleva nella sua vita. -Io non voglio affrontarlo- disse lei. -non posso, non ci riesco- e scosse la testa. Si girò, pronta ad andarsene, ma Peter la fermò dicendole -Allora aiutami ad affrontare i miei fantasmi- lei si girò verso di lui senza capire. -Fra pochi giorni è l'anniversario della scomparsa dei miei genitori, ed io non c'è la faccio da solo, Cande nemmeno c'è la fa- le disse. Lei gli si avvicinò, e lo abbracciò. Peter appoggiò la testa sulla spalla di lei. Lali si accorse che Peter tremava per via dei singhiozzi, e solo in quel momento comprese che stava piangendo. Ora lo vedeva per quello che d'avvero era: un essere umano. Non Suparman, non un Super Eroe, ma un normalissimo essere umano che soffriva per la scomparsa dei suoi genitori, che provava un dolore forte e lancinante e che solo in quel momento era riuscito a liberare, solo in quel momento riusciva a mostrare il suo dolore a qualcuno. Lali si stupì di questo fatto, nonostante l'avesse già visto piangere in passato, perché credeva che nella loro relazione entrambi avessero un ruolo, Peter era quello là forte, che non aveva mai dato prova di aver realmente bisogno di lei, e poi c'era Lali fragile ed insicura che soffriva di carenza di affetto ed aveva bisogno di qualcuno che la proteggesse e le desse coraggio. Ma in quel moneto tutto era cambiato, lei continuava ad aver bisogno di lui, ma ora Peter dimostrava che anche lui aveva lo stesso bisogno di lei, che anche se lui era quello forte, anche lui aveva bisogno di essere consolato e capito. Lali capì che Peter anche avesse ferite nel profondo che teneva nascoste a tutti, segreti che nessuno conosceva, nemmeno i suoi migliori amici, e perfino Cande ne era all'oscuro, però ora lui le stava facendo vedere la sua vera natura, e Lali amava anche quella. Le tombe dei genitori di Peter erano vicine, le foto raffigurate sulle lapidi erano sorridenti e stupende, e l'incisione diceva "Per i migliori genitori del mondo. Vi amiamo" Lali guardò Peter, lui guardava le tombe senza proferire parola, tremava ancora, ma aveva smesso di piangere. -Quando sono morti Cande era distrutta, ed io non ho potuto darmi il lusso di piangere, di gridare o semplicemente di stare male- disse all'improvviso. Lali gli mise una mano sulla spalla, senza sapere bene cosa dire. -Tu gli piaceresti molto- le disse lui, e Lali si sorprese. -Io non credo- disse lei. Lui la guardò e le sorrise, un sorriso dolce, gli occhi gli luccicavano. -Invece si. Forse all'inizio non avrebbero capito, ma vedendo come mi fai sentire, quanto mi fai bene, avrebbero accettato la nostra storia- gli disse lui. Lei posò le sue labbra sulle sue, e quando si staccò lo guardo un attimo e gli propose -Vuoi conoscere qualcuno?- lui fece cenno di si con la testa. Lei gli sorrise, gli prese un polso e lo trascinò verso un altra tomba. La foto sulla lapide ritraeva un ragazzo molto bello, i capelli scuri, gli occhi color nocciola, un colorito di pelle bianco come il latte, sorrideva, un piccolo sorriso, ma vero e sorrideva con tutto il viso. -Ciao Daniel, ti presento Peter. è bello, vero?- disse Lali, accovacciandosi sulla tomba, l'incisione diceva: "Ad un figlio splendido, ed ad un fratello maggiore unico". -è il mio ragazzo, e lo amo. Secondo me ti piacerebbe molto è dolce, mi fa sentire come una principessa, mi protegge e mi ama. Mi ricorda te a volte, ed è l'unico che mi può far accettare la tua scomparsa. Ti voglio bene Daniel- disse. Peter le sorrise e l'abbracciò. -Ciao, Daniel- disse Peter. -spero di avere la tua benedizione- Lali gli sorrise, ed appoggiò la testa nell'incavo del collo. -Io sono sicura tu c'è l'abbia. Perché dato che tu mi rendi felice, lui alla fine ti avrebbe accettato. Perché tu mi rendi migliore- lui le baciò le labbra e le disse -Ti amo con tutto me stesso- lei gli sorrise, mentre le lacrime iniziavano a rigarle il viso. -Io ti amo più della mia stessa vita- le rispose lei. -e ti amerò per sempre- Peter sfiorò le labbra di lei con le sue, e quando Lali le dischiuse la baciò con tutto l'amore che aveva in corpo e lei ricambiò, con il suo d'amore.
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Per sempre insieme Laliter
Hayran KurguLali è una ragazza con una vita difficile, e per questo si lascia molto andare, arrivata sulla punta del precipizio pensa di non poter più tornare in dietro ed è pronta a buttarsi, ma prima che lei possa cadere, appare un qualcuno, le afferra la man...