Capitolo 35

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Notando l'espressione sbigottita di Lali, Peter precisò -So che non possiamo sposarci adesso, tu sei troppo giovane e poi c'è il fatto che non possiamo rivelare la nostra relazione, ma io ho pensato di darti questo anello come pegno del mio amore- le spiegò. Lali fece cenno di si con la testa -ed ho pensato di fare un unione simbolica, solo tu ed io, forse anche con Gas e Cande. Ci diciamo delle parole, giuriamo d'amarci...se tu lo vuoi, certo- le disse. Lali gli sorrise e lo baciò. -Si che lo voglio- gli disse quando si fu staccata dal bacio. Peter tolse l'anello dallo scatolo e glielo mise al dito medio. Lali guardò l'anello. Era di diamanti e d'oro, leggermente troppo grande, le scivolava sul dito, ma non sembra sul punto di caderle, ed era pesante, ma le piaceva. -è molto bello- gli disse. -è l'anello con cui mio padre chiese la mano di mia madre, così come mio nonno paterno quella di mia nonna- le spiegò -è della famiglia Lanzani da molto tempo e da generazioni chiediamo la mano alle future signore Lanzani con questo anello- le rivelò. Lali rimase a bocca aperta. -Mi sembra troppo. Non posso portare una cosa così importante e preziosa- gli disse e se lo stava per togliere, ma Peter le prese le mani e le baciò entrambe -Lali, tu sei importante per me- le disse. Lei gli sorrise come un ebete. -Ora la torta- disse Cande e si alzò dal divano. Entrò in cucina e ritornò con in mano una torta rossa, la posò sul tavolino di fronte a Lali, sopra c'erano due candeline che segnavano il numero 17. Cande le accese. -Ora a cantare buon compleanno- disse e tutti insieme intonarono la canzone di buon compleanno. Lali guardò le tre persone che le stavano cantando buon compleanno, tre persone così importanti nella sua vita, tre persone che erano entrate così all'improvviso nella sua vita, tre persone a cui voleva molto bene e che non voleva per nulla che la lasciassero. Lali aveva già sofferto di abbandono per via della scomparsa di suo fratello, e l'abbandono provocava un dolore insopportabile che non voleva tornare a sentire, un vuoto così profondo che nulla può riempirlo, ne tutte le lacrime che aveva pianto, ne tutti i momenti trascorsi con suo fratello. Lali guardò le tre persone che le avevano preparato una sorpresa molto grande e gradita, guardò il cuore per terra, lo striscione, la collana di Cande, gli orecchini di Gas, il quadro in cui erano riportati tutti i momenti belli della sua vita si era stupita c'è ne fossero così tanti, poi guardò il suo anello di fidanzamento ed un solo ed unico desiderio le venne alla mente, un desiderio così forte che le partiva dal profondo, dal cuore, che le faceva tremare tutto il corpo. Col cuore che le batteva all'impazzata Lali spense le candeline pensando intensamente al suo desiderio: "Non voglio mai più rimanere da sola". Gas, Cande e Peter applaudirono e l'abbracciarono. -Allora, qual'è il tuo desiderio?- le chiese Gas. -Non posso dirlo, se no non si avvera- gli disse Lali. -Dai- insistette lui e le fece l'occhiolino. -Gas, non insistere- gli disse lei e gli accarezzò il braccio per scusarsi. Lui sospirò, ma non insistette più. 

Narra Lali:
Guardai Peter sul sedile del conducente, eravamo fermi d'avanti casa mia. Lui aveva ancora le mani strette sul volante e guardava d'avanti a se, il viaggio era stato silenzioso, ma uno di quei silenzi imbarazzanti, come quando sai che c'è qualcosa di cui parlare ma non si ha il coraggio di iniziare il discorso. -Peter- lo chiamai, e lui si girò di scatto verso di me, lo sguardo preoccupato. -Che c'è?- mi domandò con la voce alterata e più acuta del solito. -Peter, che hai?- gli chiesi preoccupata. Lui tornò a guardare d'avanti a se. -Quando ti ho dato l'anello, hai fatto una faccia come a dire: "Non voglio sposarti"- mi spiegò. Rimase spiazzata da quella risposta, non me l'ero aspettata e non sapevo cosa dire. -Quindi, se non vuoi sposarmi, dimmelo e basta. Se non credi che questa relazione possa andare da qualche parte, se non ti vedi sposata con me, per favore, dimmelo e la finiamo qui- mi supplicò. Lo guardai attonita. -Mi stai prendendo in giro?- gli domandai. Lui mi guardò, aveva lo sguardo triste e le lacrime gli riempivano gli occhi. Decisamente non stava scherzando. -Certo che voglio sposarti- gli dissi. -Ed allora perché hai fatto quella faccia oggi?- mi domandò singhiozzando ed asciugandosi una lacrima solitaria. Feci un respiro profondo e gli dissi -Non me lo aspettavo, non mi aspettavo che tu mi chiedessi di sposarti, perché tu  non volevi sposarti con me- gli spiegai. Lui scoppiò a ridere e si rilassò contro lo schienale -Siamo due stupidi- disse. Feci cenno di si con la testa dandogli ragione. -Ma perché non ne abbiamo parlato?- domandò, ma non a me, a se stesso. -Sarà che non siamo abituati a stare in coppia?- provai. Lui fece cenno di si con la testa, ora guardava il cielo attraverso il parabrezza. Data la mancanza di lampioni vicino casa mia (e ciò lo rendeva un quartiere abbastanza pericoloso), si potevano vedere bene le stelle e la luna, che quel giorno splendevano più del solito, in un modo molto particolare, ma a me sembravano sempre così luminose quando ero con Peter. Indicai una stella e dissi con sicurezza -Quello è Daniel che ci osserva- lui mi sorrise e non mi diede della pazza, cosa che apprezzai molto. Indicò due stelle vicine a quella di mio fratello -E quelli sono i miei genitori, anche loro ci osservano- disse lui. Io guardai l'anello che portavo al dito, grande quando una noce, che mi scivolava sul dito scheletrico. Peter mi chiuse la mano nella sua. Mi stava guardando, mi girai verso di lui ed i nostri nasi si sfioravano -Sono sicuro che a lei piaccia molto che c'è l'abbia tu. Mentre lavavamo i piatti Cande mi ha detto che era sicura che la mamma sia orgogliosa di me, che lo siano tutti e due, per come sta andando la nostra relazione, per come sto cambiando in meglio, per il fatto che io faccia sul serio. Mi ha assicurato che la mamma è felicissima che tu porti il suo anello, perché è molto contenta che tu diventi mia moglie- mi disse. Gli sorrisi e lo baciai, un bacio dolce e calmo, non era passionale, ma era un bacio stupendo, perché c'è lo stavamo dando con molto amore. Quando ci staccammo ci guardammo negli occhi per alcuni istanti senza dire una parola, poi presi il coraggio di aprire la portiera. -A domani Fidanzato- gli dissi. Lui ampliò il sorriso -Conto di vederti con quell'anello Fidanzata- mi disse lui, ed io feci cenno di si con la testa e scesi dall'auto. 

Narra Peter:
Guardai Lali entrare in casa sua, rimasi a fissare la porta chiusa per diversi istanti. -Fidanzata- ripetei, suonava bene. -Moglie- ancora meglio. -Signora Mariana Lali Lanzani- era la perfezione. Mi morsi il labbro. -Signora Lanzani- ripetei. Lali Esposito un giorno sarebbe stata la signora Lanzani di questo ne ero certo, l'avrei vista camminare per una navata di una chiesa piena di petali di fiori, un uomo, suo padre, orgoglioso l'avrebbe condotta all'altare, le avrebbe dato un bacio sulla fronte, mi avrebbe guardato, mi avrebbe sorriso e stretto la mano, prima di lasciare Lali a me perché diventasse mia moglie, perché lui mi accettava. Ci scambieremmo degli anelli con su scritti i nostri nomi, ci saremmo giurati di amarci aggiungendo altre parole dolci, e alla fine ci saremmo scambiati un bacio e lei sarebbe diventata legalmente e religiosamente la signora Lanzani. Al ricevimento Cande, la mia testimone, sarebbe salita sul palchetto ed avrebbe detto delle parole dolci e commoventi, mentre delle lacrime di gioia le inumidivano il viso, sono quasi sicuro che dirà anche che non si sarebbe aspettata di vedermi sposato dato che quando ero piccolo andavo in giro nudo e mi buttavo nel fango (o un altro aneddoto come questo) avrebbe sicuramente detto che per lei ero un caso perso e Lali era un miracolo (cosa che è del tutto vera), tutti gli invitati avrebbero riso a crepa pelle e mi avrebbero guardati soghignando, mentre Lali mi avrebbe stretto la mano dicendomi che per lei restavo bello anche da bambino pieno di fango, nudo e biondo. Io le avrei ricambiato il sorriso. Poi Gaston, il testimone di Lali, sarebbe salito sul palco, attirando tutta l'attenzione, sopratutto quella femminile su di lui, ed avrebbe detto qualcosa di divertente per alleggerire l'atmosfera. In seguito, mentre Lali farà il primo ballo col padre, io ballerò con mia sorella. Alla fine prenderò Lali fra le mie braccia e balleremo una canzone romantica e dolce, e ci scapperà anche qualche bacio ne sono sicuro. Quando la festa sarà finita, io prenderò Lali in braccio e la condurrò su fino in camera d'albergo la deporrò sul letto e faremo un inferno fra le coperte, così sarà anche in luna di miele. In seguito vivremo una vita serena, felice e spensierate e perfino la madre di Lali sarà contenta, ricomincerà a vivere. Così immaginavo la mia vita con Lali ed ero sicuro che sarebbe andata così. Accesi il motore e mi diressi verso casa mia, continuando a pensare al giorno in cui io e Lali ci troveremo su un altare a dire di "si". 

Spazio me: 
Scusate l'immenso ritardo per questo capitolo, spero solo sia di vostro gradimento, so di non avere scuse per il ritardo, ma vi giuro (o almeno spero) che non ricapiterà più, sopratutto su un capitolo così importante ed essenziale. Oggi conto anche di pubblicare un capitolo di "365 giorni di Laliter". Alla prossima, ciao <3 datemi dei pareri nei commenti.

Per sempre insieme LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora