Capitolo 30

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 Aveva detto ai suoi genitori che avrebbe dormito a casa di una amica, ed essendo molto amica della sorella di Peter non era stata una vera e propria bugia, i suoi non avevano fatto domande scomode, ne avevano insistito per accompagnarla o per conoscere questa sua amica. E per Lali era stata una fortuna. Peter l'aveva accolta con un abbraccio, staccandola da terra e facendola volteggiare per il salotto, dandole un bacio dolce e passionale. Cande li aveva interrotti, perché si erano messi di fronte alla televisione, i due, con le guance in fiamme, si erano separati, lasciando Cande a guardare la televisione. Peter l'aveva condotta in camera sua, dove avrebbe dormito. Il letto era spazioso, ed avrebbero potuto dormire in 5, senza toccarsi. Ma così non è stato. Quando è arrivata la notte e l'ora di andare a dormire, Lali si era cambiata in bagno e si era ammirata nello specchio, faticando a riconoscersi. Aveva i capelli sciolti che le ricadevano sulle spalle, i capelli scuri in contrasto con la pelle bianca, gli occhi che sembravano ancora più profondi per via del trucco e le labbra più marcate per via del rossetto rosso fuoco. Le sembrava di indossare una maschera in volto, ma era una maschera che non le pesava e che le piaceva portare. Indossava un vestito rosso che copriva ben poco, ed era effettivamente quella la sua intenzione, che si vedesse il più possibile, lasciano comunque però una sorta di mistero. Aveva aperto la porta, e Peter era lì, seduto sul letto ad aspettarla. Quando la porta si aprì lui si era girato ed aveva mimato un "wow" con le labbra. Faticava a distogliere lo sguardo o a formulare una frase. Lali sorrise. Peter era un uomo molto intelligente e vissuto ed era difficile per lei lasciarlo a bocca aperta, pure perché lui sapeva tutto di lei. Ma quella volta c'era riuscita. Peter la guardava a bocca aperta e Lali era sicura di aver visto un po' di bava. Lui si alzò dal letto e le si avvicinò. Le prese una mano e la tenne fra la sua, la guardò. La mano di Lali era piccola in confronto a alla sua. Quel contatto, del tutto normale e casto, mandò migliaia di scariche su per il braccio di Lali, che poi si propagarono per tutto il resto del corpo. -Sei molto bella- le disse, guardando ogni parte di lei, dalle gambe scoperte, al ventre che si intravedeva, al petto che si gonfiava e sgonfiava sotto il suo sguardo, alle labbra così desiderose di essere baciate e dalla scintilla nel suo sguardo Lali capì che lui desiderava baciarla, agli occhi dove si soffermò. Quando parlava, Peter doveva per forza guardare la gente negli occhi, lo faceva per capire le loro emozioni e sentimenti, pure per questo odiava parlare al telefono. Per Lali, a cui non era mai piaciuto che la gente vedesse più in là della maschera che lei si era forzata ad indossare, e questo era stato anche con Peter, ma ora non più. Peter le leggeva dentro, e Lali ormai ci era abituata, ed ora, ne era sicura, Peter riusciva a leggere l'amore che lei provava per lui, così come lei riusciva a leggere l'amore che lui provava per lei, ed era così tanto, Lali era sicura di poter essere sommersa da quell'amore ed era quello che voleva. -Ti piace?- gli chiese. Lui fece un rumore che proveniva dal profondo, dal petto. Sembrava un suono d'approvazione. -Si- borbottò in seguito. Le posò una mano sulla spalla, accanto alla spallina ed iniziò a giocarvici. -Ma credo che ti preferisco senza- disse e rise, una risata molto profonda, la sua voce era più profonda del normale, per l'eccitazione. Gli occhi gli scintillavano famelici. Lali sorrise, felice di aver ottenuto l'effetto che sperava. Peter non si stava controllando come sempre, era lui, senza maschera e non nascondeva ciò che provava. E provava amore, tanto, ma era anche controllato dalla passione e dall'eccitazione, era un uomo e Lali riusciva a sentire il suo essere uomo. Le sue mani, ancora incerte, scivolarono sotto la maglietta da lui e si posarono sul suo petto. Lo sentiva respirare, sentiva quando gonfiava il petto e quando lo abbassava. -Fa ciò che vuoi- le disse. Lei gli sorrise e gli alzò la maglietta, scoprendo il suo petto. Lui le accarezzò la guancia, e le abbassò la spallina. Le baciò il puntò della spalla dove prima c'era la spallina, le baciò l'incavo del collo e ciò la fece mugugnare di piacere. Lali chiuse gli occhi ed abbracciò Peter. Le mani di lei gli accarezzavano la schiena, le spalle, il collo, gli muovevano i capelli, mentre lui le baciava tutta la parte destra del corpo ed arrivato all'orecchio lo morse e le sussurrò parole dolci, un "ti amo", un "sei bellissima" e cose così, gliele sussurrò fra un bacio e l'altro. Peter la prese da terra e la posò sul suo letto. La guardò per un attimo, contemplandola e domandandosi se fosse veramente sua. Poi, quasi incerto, le si posò sopra ed iniziò a toglierle il vestito, mentre Lali gli toglieva i pantaloncini del pigiama, lui la aiutò muovendo le anche, e Lali, insieme ai pantaloncini, gli tolse pure i boxer. Peter le sorrise e la guardò negli occhi, una luce di passione e malizia si era accesa negli occhi di lei, o forse c'era sempre stata, ma solo ora Peter poteva vederla. Contemplò per un attimo il corpo nudo di lei, poi iniziò ad amarla, sul serio, così come lei lo accoglieva dentro di se, fra gemiti ed urli. Alla fine, Peter le si stese accanto, Lali gli apoggiò la testa sul petto. Peter le prese una delle mani e le baciò tutte le dita, poi passò al palmo ed in fine al dorso. -Sei stata magnifica- le disse. Lei gli sorrise sfinita e felice. I capelli scompigliati e le labbra rosse. -Tu sei stato stupendo- si complimentò lei. -Insieme siamo magici- le disse. Lei gli sorrise e fece cenno di si con la testa, gli baciò le labbra e poi si addormentò fra le sue braccia. Peter le accarezzò per qualche momento il viso, e si rigirò una ciocca dei suoi lunghi capelli fra le dita, la guardò con occhi sognanti, poi, esausto, crollò, sognando Lali che gli correva in contro, ma non sorrideva, era in lacrime, e gli stava dicendo addio, lo baciò sulle labbra, poi lo oltrepassò, lui si girò per correrle via, ma Lali era già scomparsa. Peter si svegliò di soprassalto, ma Lali era lì, accoccolata sul suo petto. Fece un sospiro di sollievo e le baciò la fronte, ma non riuscì più a prendere sonno, per ciò, continuò a guardarla dormire, e russare, anche se quando glielo aveva detto Lali gli aveva assicurato che lei non russava, ma il suo russare era musica nelle orecchie di Peter. Le sorrise, se gliela avessero portata via ne sarebbe morto, ne era certo.  

Per sempre insieme LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora