Capitolo 44

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Cande guardò la figura seduta nel buio del soggiorno. La distingueva a pena. A volte il faro di qualche automobile illuminava per qualche secondo la stanza, rendendola più visibile. Si avvicinò con calma e lentezza per non spaventarla e le si sedette accanto sul divano. L'altra figura fissava il vuoto. -Ciao- disse sorprendendola, la voce roca e bassa. -Come sapevi che ero qui?- le domandò. -Ho sentito i tuoi passi sulle scale- le spiegò. -Non avevo capito bene chi fossi, ma i passi erano leggeri, perciò non poteva essere Gas- Cande arrossò. Gas doveva essere steso su quel divano a dormire, ma invece era di sopra in camera sua a russare. -Posso spiegarti...- iniziò a dire, ma Lali rise. -Cosa mi vuoi spiegare? Ma sopratutto perché- le chiese, ridendo. Aveva una bella risata, constatò Cande, femminile, dolce e melodiosa. -Be...- iniziò Cande, ma non sapeva cosa dire. -Gas e tu siete liberi di fare ciò che volte. Siete miei cari amici e vi voglio bene e vi auguro il meglio, ma non mi devo fare i fatti vostri. Lui può dormire in camera tua, per me non c'è alcun problema. Perché dovrebbe esserci un problema?- le spiegò. Cande era diventata ancora più rossa, quella conversazione la metteva molto in imbarazzo. -Be, non abbiamo fatto nulla- le assicurò. Lali la guardò, era la prima volta che le rivolgeva lo sguardo da quando era arrivata. Ora che gli occhi di Cande si erano abituati al buio, vedeva bene la figura seduta di fronte a lei, e vedeva che aveva pianto, lo aveva immaginato dalla voce, ma non ne era sicura, ora che ne aveva avuta la conferma, però, non sapeva cosa fare o dire. Insomma, lei e Lali erano amiche, si erano raccontate cose intime, ma non erano così legate. Gas e lei avevano un rapporto favoloso, rapporto di cui che a volte Cande era stata gelosa ed invidiosa. Lei e Gas avevano una relazione da un po di tempo, non sapeva se lui ne aveva parlato con Lali, era una cosa che avevano preferito tenere nascosta. E poi lei non aveva mai avuto un amica con cui sentisse di avere il rapporto di Gas e Lali, e quando era arrivata Lali, aveva pensato di diventare sua amica, per prima cosa perché era la ragazza di suo fratello, e poi perché era una persona fantastica, ed avrebbe voluto avere quello stesso rapporto con lei. -La vuoi smettere di darmi spiegazioni? Siete grandi ormai, potete fare ciò che volete- le disse. -è solo che so che tu e Gas avete avuto una relazione e che lui ti piaceva da impazzire...- provò a dire, ma fu interrotta da una risata fragorosa di Lali. Cande ne fu sorpresa. -Primo ciò che abbiamo avuto è stato solo un bacio ed io glielo ho dato per far ingelosire Peter, anche se odio averlo utilizzato, ma lui mi ha perdonato. E poi è stato lui a dirti che mi piaceva da impazzire? Perché è un bugiardo. Lo ho sempre trovato carino e simpatico, ma niente più di questo, è un ottimo amico, per carità, ma io e lui non abbiamo mai avuto nulla e mai avremo nulla, perché io ho Peter e lui ha te- le disse sicura. -No, non è stato lui a dirmelo, sapevo che ci aveva provato e che era capitato qualcosa, ma non più di questo, perciò ho tirato le mie conclusioni. E poi che ti piaceva da impazzire, lo ho immaginato, è una persona splendida- disse. Lali le sorrise. -Come ti ho già detto per me non c'è nessun problema, ma non so tuo fratello come la prenderà- le disse sicura. Cande sospirò. -Nemmeno io- le confidò. -Potresti non dirgli nulla, voglio farlo io, giuro che lo farò presto- la pregò. Lali fece cenno di si con la testa -Certo, bocca cucita- le assicurò. -Davvero?- le chiese. -Certo, siamo amiche- le disse. -Si, lo so, è solo che tu e mio fratello avete un rapporto così splendido, vi dite tutto- le spiegò. -Si, è vero. Ma in questo io non c'entro. Tu e Gas siete adulti e maturi, così è come la vedo io, e poi lui è tuo fratello, io non posso intromettermi nel vostro rapporto- Cande non si trattenne e l'abbracciò. Sapeva che Lali era restia sugli abbracci, ma non poteva farci nulla, e con sua sorpresa Lali non si scansò, ne la scacciò, oltre ricambiò l'abbraccio. -Mi dispiace per tuo fratello. Condoglianze- disse. Cercava di dirglielo fin da quando aveva scoperto la sua storia, ma non c'era riuscita e poi era raro che fossero da sole, e lei sentiva che doveva dirglielo quando fossero state sole. In un certo senso Cande la capiva, aveva perso i suoi genitori, quindi aveva subito una perdita molto forte. Ed in più era molto legata a suo fratello, così come Lali era legata al suo, per Cande Peter era stato (ed era tutt'ora) dopo la morte dei genitori, un salvagente, un faro nel buio. E più o meno sapeva che Daniel, per Lali, era stato lo stesso. -è passato molto tempo- disse Lali singhiozzando. -Non è mai passato abbastanza per quando si perde qualcuno di così importante, la ferita rimarrà sempre aperta- disse sicura, stringendola più forte. Tratteneva a stento le lacrime, ma non poteva piangere, Lali aveva bisogno di qualcuno che la consolasse, non che la facesse deprimere ancora di più.                           -Com'erano?- domandò Lali. Cande non capì. -Chi?- le chiese. -I tuoi genitori. Immagino fossero magnifici, per fare due figli stupendi come voi- disse Lali sicura. Cande sorrise. -Lo erano. Erano genitori ottimi, ti aiutavano, allo stesso tempo ti volevano indipendente, ti consigliavano, ma non erano opprimenti. Quando morirono Peter si prese tutto il peso, trattenendo il dolore per farmi forza. Credo che da quando fossero morti non era mai più uscito a prendere una birra con gli amici, e nemmeno abbia avuto un appuntamento con una ragazza. Poi sei arrivata tu e gli hai cambiato la vita, gli hai alleggerito il peso, lo hai fatto sorridere di nuovo, non te ne sarò mai grata abbastanza- le disse. Lali sorrise. -Io non ho fatto granché, e poi pure lui mi ha cambiato la vita, mi ha aiutata- le disse. -è meglio che andiamo a dormire, sono stanca morta- disse Lali. Cande concordò facendo cenno di si con la testa. Cande si diresse in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, poi tornò in camera. Gas russava tranquillo, non si era nemmeno accorto che se n'era andata. Lali entrò in camera di Peter. Gli si stese accanto. -Tutto ok?- chiese lui, abbracciandola. Lali premette il viso contro il petto di lui, inalando il suo odore e sentendo il suo cuore battere. -Si, ho fatto una chiacchierata con tua sorella- gli spiegò. -Ti ho svegliato quando mi sono alzata?- gli chiese. Lui scosse la testa. Mi sono svegliato un minuto fa, poco prima che tu entrassi, ho pensato fossi andata a prendere un bicchiere d'acqua- lei fece cenno di si con la testa. Fra le sue braccia si addormentò velocemente. 

Spazio me:
Scusate il ritardo, se pur meno dell'ultima volta, ed il fatto che il capitolo non sia incentrato sui Laliter... (questa frase lo ho detta almeno una cinquantina di volte in questa storia, ma come ho già detto questa non è una storia come le altre, è una storia di crescita personale), e poi si sono scoperte tante cose e la relazione di amicizia fra Cande e Lali è cresciuta e si è solidificata, cosa non da poco secondo me, anche se il mio parere non è valido essendo io a scrivere la storia... spero che il capitolo vi sia piaciuto <3    

Per sempre insieme LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora