Capitolo 43

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Peter e Lali si diressero alla macchina con estrema calma e lentezza, per via della neve non potevano camminare troppo velocemente. Peter la fece salire sul sedile accanto a quello del conducente e salì a sua volta. Accese il riscaldamento e si sfregò le mani, faceva veramente molto freddo constatò e controllò la temperatura, erano a -5 gradi. Si girò verso Lali -Dove vuoi andare?- le chiese. Lei, che guardava fuori dal finestrino con lo sguardo perso nel vuoto, girò il viso verso di lui e con la voce acuta e stridula gli chiese -Cosa?- non gli aveva prestato attenzione. Peter non se la presa, daltronde sfidava chiunque ad arrabbiarsi, mentre lei ti guardava con due splendenti e giganti occhi color nocciola, e mentre ti parlava con una vocina acuta e stridula che la rendeva ancora più adorabile... era impossibile. Lui le sorrise -Dove vuoi andare?- ripeté la domanda. -Dove vuoi tu- disse lei. Lui fece cenno di si con la testa e mise in moto. L'andatura dell'auto era lenta, per via della neve e della nebbia dovevano forzatamente andare piano o rischiavano di fare un incidente. Arrivati a destinazione Peter aprì la portiera di Lali e l'aiutò a scendere, le mise un braccio dietro la schiena e la attirò a se. Arrivati alla porta Peter l'aprì. Gas e Cande erano in salotto, seduti sul divano. Cande stava parlando, accarezzava un braccio di Gas, come per consolarlo, lui guardava per terra, lo sguardo triste e la testa china. Quando entrarono in salotto, entrambi si girarono verso di loro. Cande si allontanò, come se quello che stava facendo era proibito. Poi sorrise a Lali. Gas si alzò, e l'abbracciò con una forza tale che Lali non riusciva quasi a respirare, ma non lo scansò. -Ero così preoccupato- le rivelò lui, con la voce roca e con un singhiozzo, ma senza piangere. Lali era grata di quello, se lo avesse visto piangere, sarebbe scoppiata, di nuovo, anche lei a piangere, ed era l'ultima cosa che voleva. Gas si scansò per vederla in viso. -Come stai?- le domandò, Lali notò che tremava, ed era sicura non fosse per il freddo. -Bene- gli disse, provando a fargli un sorriso calmo e convincente, e sperò con tutta se stessa che lui ci credesse, perché non voleva farlo preoccupare. -Non farlo mai più- urlò lui, con la faccia rossa. Lei indietreggiò impaurita. -Mi hai fatto prendere colpo- continuò lui, non preoccupandosi del fatto che Lali si fosse spaventata. -Ci hai fatti preoccupare tutti- lo corresse Cande alzandosi ed abbracciandola, con forza, ma senza soffocarla. -però l'importante è che stai bene- aggiunse. Lali ricambiò l'abbracciò dell'amica e disse -Scusate- era poco più di un sussurro, ma Cande l'avvertì, ed anche Peter e Gas lo avvertirono. -L'importante è che hai capito- si intromise Peter -che non sei sola, noi siamo qui con te, siamo la tua famiglia, non devi affrontare tutto da sola- Lali lo guardò e fece cenno di si con la testa. -è solo che sono abituata ad affrontare tutto da sola, da quando Dani non c'è più- spiegò loro, anche se guardava Peter, perché anche se non lo ammetteva, sapeva che lui era quello che soffriva di più quando lei li escludeva, quando decideva di affrontare tutto da sola e finiva per cadere. Lali era consapevole che avevano giurato di affrontare tutto insieme il giorno del fidanzamento, ed anche se il fidanzamento non era ufficiale, l'amore che provava per lui e ciò che gli aveva promesso erano reali, però quella era l'unica promessa che non riusciva a mantenere, perché era fatta così, ed anche se era una cosa brutta, se era fatta male, non riusciva a cambiare quella parte di se, ed aveva paura che Peter l'amasse di meno, perché Lali sapeva che lui odiava quella parte di lei, ma quella non era una parte minuscola, era una parte grande e forte, che molte volte prendeva il sopravvento, per sua sfortuna. -Daniel nemmeno vuole che tu affronti tutto da sola- gli disse Peter sicuro. -Però lui mi ha lasciata sola- gli ricordò, col dolore nella voce. Peter parve stupito. Per tutto quel tempo non aveva mai pensato che Lali potesse provare risentimento verso il fratello, tristezza e dolore si, incomprensione verso il gesto che aveva fatto ed il perché, ma mai rabbia, forse perché prima d'allora Lali non gli era sembrare provare rancore. Ma ora gli sembrava ovvio. -E lo so che non dovrei avercela con lui- disse singhiozzando e tremando ad ogni singhiozzo, ma ancora senza piangere. Però Peter sapeva che le stava contenendo con molta forza e che presto sarebbe scoppiata. -ora  so perché l'ha fatto, e mi sento più vicina a lui, ma allo stesso tempo... non so, mi sono sentita esclusa- provò a spiegarsi. -lui mi diceva in continuazione che dovevamo affrontare il mondo insieme, che io dovevo contare su di lui, che non dovevo tenermi tutto dentro, che dovevo aprirmi, e lui era il primo a non farlo, era il prima ad alzare le barriere, a fingersi felice, a dipingersi un sorriso in faccia e mi escludeva dalla sua vita, mi allontanava, ed io nemmeno me ne rendevo conto. Mi sento tradita, e così stupida per non esserci arrivata prima- disse, stava urlando e piangendo. Peter c'era abituato. Ma Cande e Gas no, loro non l'avevano mai vista piangere o disperarsi, Peter pensò, che anche quello era un miglioramento. Lali stava mostrando la vera se, quella fragile, arrabbiata e triste alle persone che le volevano bene e che contavano per lei, non stava commettendo lo stesso errore del fratello, lei non stava escludendo nessuno, ne si stava mascherando. Peter pensò di avvicinarsi,ma Gas lo vinse sul tempo. L'abbracciò da dietro e la strinse forte. -Io non sapevo cosa stavi provando, perché ti sei allontanata, scusa- Lali si girò fra le sue braccia e lo strinse a sua volta. Piangeva disperata contro il petto di lui. Peter guardò la scena incerto su cosa pensare e su come prenderla. Da una parte sentiva che doveva essere lui quello che doveva abbracciare Lali, ma non era gelosia, era solo una convinzione, però da un altra parte non riusciva ad avercela con lui, perché sentiva che era giusto il fatto che lui la consolasse e la stringesse forte. Gli sembravano due fratelli. Ora Peter capiva perché Lali adorava Gas, Gas era praticamente l'incarnazione di suo fratello. Protettivo, dolce, gentile, amorevole e forte. Questa era l'immagine che Lali aveva di suo fratello. Certo, prima di scoprire che anche lui era fragile, che era triste ed in un certo senso debole. Daniel si era arreso, l'aveva asciata ed esclusa, questi erano i motivi per cui Lali c'è l'aveva tanto col fratello, e Gas era solo le parti belle di Daniel, quel ragazzo indistrutibile, il suo super eroe personale. Peter guardò sua sorella. Guardava la scena col sorriso dipinto in volto, ed una luce di solidarietà negli occhi, voleva bene a Lali, ed entrambi stimavano Gas per ciò che stava facendo. Però non era questo che voleva vedere. Quando i loro genitori erano morti, Peter aveva fatto la stessa cosa di Daniel, l'ha allontanata dal vero se, ha indossato una maschera ed un armatura di falsità ed ha provato a proteggerla dal mondo. La pressava perché si aprisse, perché gli rilevasse il suo dolore, e mascherava il proprio. Cande notò che la fissava e gli sorrise. Gli si avvicinò e lo abbracciò. -Scusa- le disse. Lei scosse la testa col viso premuto contro il suo petto. -Io so perché lo hai fatto, e non c'è nulla da perdonare, hai sbagliato, ma hai rimediato, ora faccio parte della tua vita al 100%. Ti conosco meglio, so quando stai male, quando stai bene, so cosa ti fa soffrire e cosa ti rende felice. Lali è arrabbiata con suo fratello perché lui non lo ha mai fatto, l'ha sempre esclusa, e la capisco, e so che sarà una ferita che si porterà dietro in eterno, ma so che non c'è l'avrà con lui per sempre, ed adesso ha noi, sono sicura che lei non lo faccia a posta quando ci esclude, è solo il suo modo di fare, ma credo che non accadrà più- gli disse lei. Poi si staccò, Peter le mise un braccio in torno alla vita, entrambi stavano guardando Gas e Lali, e sorridevano. Peter era certo che Cande avesse ragione.    

Per sempre insieme LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora