Capitolo 21

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Narratore:
Quando entrò nella camera da letto, la stanza girava. Istintivamente aprì il primo cassetto del comodino. Se suo fratello lo avesse visto sarebbe impallidito ed impazzito all'istante, ma Daniel non c'era ed era pure per quello che lo faceva. Prese la siringa con mani tremanti, aveva una dose compatta di droghe leggere e pesanti per quando la situazione diventava difficile. Premette con forza e sentì il dolore, seguito subito da una strana calma. Prese uno spinello e lo accese, mentre si stendeva sul letto, la stanza iniziava ad annebbiarsi. Quasi non sentì la porta che si apriva e l'imprecazione sussurrata di Peter -Cazzo- ma poteva anche aver gridato, lei lo avrebbe percepito ugualmente come un sussurro. Il rumore più forte che sentiva erano i fischi nelle orecchie. Peter richiuse la porta dietro di se, la chiuse a chiave. Si avvicinò al letto, Lali gli sorrise. -Cosa vogliamo fare?- chiese con un accenno di malizia. -Se vuoi possiamo fare il gioco della bottiglia- gli propose. Peter finse di non sentire ciò che la ragazza gli diceva. Si sedette sul letto, e fece in modo che anche lei si sedesse, la testa appoggiata alla sua spalla, sentiva il respiro affannato di lei solleticargli il collo, e le sue mani sulla schiena, che scivolavano, lei provò a riportarle su, ma erano troppo pesanti. Peter buttò lo spinello a terra, spegnendolo col piede, avrebbe dopo pensato alla puzza, ora la sua preoccupazione più grande era Lali. La allontanò un po' per guardarla in faccia. Le guance arrossate, gli occhi dilatati e brillanti, sembrava febbricitante. Guardò il pavimento, lei seguì il suo sguardo. Lali non si era accorta di aver fatto cadere la siringa, che essendo di vetro, si era rotta appena sfiorato il pavimento, un po' di liquido era uscito macchiando il legno, una macchia in più che si andava ad aggiungere alle altre. La punta di ferro era intrisa di sangue e droga. Peter si girò di nuovo verso di lei, e fece in modo che lei lo guardasse negli occhi. -Quanto ne hai preso?- le chiese. -Non troppo- lo rassicurò lei, Peter in quel momento le sembrava noioso, bello come il solito, ma estremamente noioso, si vedeva che voleva mettere fine ai divertimenti, ma lei no. -Da quanto ti droghi?- le chiese. Sapeva che la vera domanda era: "è da dopo la morte di Daniel?" come se avesse fatto qualche differenza, lui l'avrebbe sempre guardata come se stesse sbagliando tutto, con delusione e ripensamenti. -No, è da prima della morte di Daniel. Non accettavo di essere l'asociale della scuola, quando iniziai attirai un paio di attenzioni non proprio buone, mi vendettero qualcosa di pesante, ma Daniel mi fece troncare i ponti. Dopo la sua morte ci sono ricaduta, ho smesso quando ho conosciuto te, ma ho tenuto tutto per sicurezza- disse. Peter inspirò con forza. -Lo so che è sbagliato- lo procedette lei -ma non ho altro modo per alleviare il dolore, non ho altra scelta- lo sguardo di Peter non si indurì come aveva pensato, ma si intristì, gli occhi gli brillavano pieni di lacrime, era diventato pallido. Tossì, una tosse secca ed aspra. -Lali, ci sonno sempre altri modi- le disse, la voce ferma, ma dolce. Le accarezzò una guancia, nonostante fosse sotto l'effetto delle droghe e capiva ben poco, sentiva tutto otturato e vedeva tutto sfocato, la mano di Peter sulla sua guancia le provocò una scossa elettrica che percorse ogni cellula del suo corpo, si svegliò un po' da quella sensazione di immensa calma che sentiva anormale e sbagliata. Tornò un po' in se, il dolore che l'avvolgeva, le lacrime che premevano per scendere, ma anche la mano di Peter sulla sua guancia, il suo respiro che le solleticava la pelle e le muoveva i capelli, il calore che l'avvolgeva, il profumo di lui che riempiva tutto, i suoi occhi dolci che brillavano e Lali era sicura di poter sentire il cuore di lui battere, un suono dolcissimo che le dava la voglia di sorridere nonostante fosse immensamente triste. -Io sono la tua altra scelta- e detto questo accorciò le distanze che li separava fino a toccarle il naso, il suo sguardo si spostò con fatica dalla sua bocca fino ai suoi occhi, Lali fece altrettanto. -Sceglimi- la supplico e detto questo unì le loro labbra, un bacio dolce nonché immensamente triste, Lali sentì le lacrime in bocca, ma non erano le sue, erano quelle di lui, non si staccò dal bacio per chiedergli perché stesse piangendo, iniziò a piangere anche lei e strinse Peter a se, sempre più forte, cercando di entrare dentro di lui, di indossarlo come una corazza che potesse proteggerla dal dolore. Il suo respiro era affannoso, il suo sapore un mix fra dolce e salato, le sue lacrime scendevano e si univano alle sue, Lali non l'aveva mai sentito così vicino.  

Per sempre insieme LaliterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora