Azzurro.
Era il cielo quella mattina di marzo, mentre camminavo per andare a scuola lo osservavo, adoravo il colore del cielo.La primavera si stava facendo sentire ed era una cosa assai positiva, odiavo il freddo e andare a scuola .
"Diana.
it's only been four months but, you've fallen down so far . How could someone mislead you at all."
Amavo quella canzone, era una delle mie preferite, mi dava la forza.Ero directioner da un anno ormai, forse era l'unica cosa positiva della mia vita.
Arrivai a scuola, sempre quelli sguardi ,quelle risate.Ero abituata a tutto questo.
Mentre camminavo andai a sbattere contro, Martina , quella più popolare della scuola, quella che andava con tutti .
"Sta più attenta sfigata" disse marcando la parola sfigata.
"Tu sta più attenta" le dissi puntandole il dito contro.
"Mamma, non ti ha insegnato le buone maniere ? Ah già è morta " scoppiò in una risata insieme alle sue amichette.
La scanzai e lei mi fece lo sgambetto facendomi cadere davanti a tutti.La odiavo .E continuò a ridere alle mie spalle.
"Scar , tutto bene ?" disse Bethany avvicinandosi a me e aiutandomi ad alzarmi .
"Si, penso di si " dissi alzandomi.
"Devi lasciarla un pace " urlò Bethany a Martina.
Per i corridoi , mi sguadravano, parlavano nell'orecchio a un altro compagno guardandomi .Era sempre così , venivo presa in giro e derisa da tutti.Abbassai lo sguardo , guardando il pavimento.
"Scar, dai andrà tutto bene" disse Bethany abbracciandomi.Era la mia migliore amica dai tempi delle elementari ,c'era sempre per me .
le sorrisi.
Entrammo in classe e le ore passarono non so quanto lentamente, non ricordo di aver ascoltato qualcosa.Non ero una delle più brave diciamo.
Alla fine suonò anche la campanella dell'ultima ora ed io e Bethany ci dirigemmo fuori della scuola.
"Devo scappare Scar , ci sentiamo oggi" disse Bethany sorridendo e allontanandosi.
Quell'odiosa di Martina, mi passò accanto dandomi una spinta e facendomi cadere a terra , dio la odiavo .La sentì ridere insieme alla sue amichette .
"Prendi troppo spazio con tutto quel grasso che hai addosso" rise
Mi allontanai da lei , sentendo dietro le risate dei mie compagni di scuola.
Tornai a casa, mi levai le scarpe lasciandole in un angolo .
"Sono a casa" urlai a mia sorella che era in cucina.Andai in camera mia e appoggiai la cartella , mi sentivo uno schifo.Aveva ragione ero grassa, o almeno credevo di esserlo, mi sentivo sbagliata dentro, vedevo tutte quelle ragazze perfette belle ed io non lo ero, mi sentivo sbagliata.
"È pronto Scar" urlò mia sorella dal piano di sotto.
Scesci e mangiai velocemente quel poco che riuscivo a mandare giù .Tornai in camera mia .
"Scar, io esco devo tornare a lavoro torno stasera" disse mia sorella.
"Va bene a dopo" la salutai.
Vivevo solo con mia sorella, i miei genitori non c'erano più e da lì la mia vita ha cominciato a fare schifo, soffrivo di bullismo, solo una volta mi avevano picchiata le altre offesa.Ero stanca della mia vita.Andai in bagno, non ce la facevo più dovevo avere la medicina , come la chiamavo io.
Presi la lametta, che nascondevo fra gli scaffali del bagno.La passai sulla pelle , le braccia mi pizzicavano e il sangue cominciò a scorrere , sporcando il lavandino.Era la mia medicina, quel qualcosa che mi faceva stare bene, era una dipendenza .
Piangi per un bel po' , poi pulí tutto e uscii dal bagno asciugandomi le lacrime.Avevo bisogno di essere salvata , ma non sarebbe arrivato nessuno.
Mi addormentai , sul letto .
Saranno state le sette di sera quando mi svegliai , presi il telefono .
messaggio :"Scusa Scar , non torno , ci sono i soldi sul tavolo ordinati qualcosa .
Alison"
Bene, mi sorella non sarebbe tornata quindi , decisi di andare in centro a Londra per prendermi qualcosa da mangiare.Chiamai Bethany per chiederle se veniva con me e mi disse che mi avrebbe aspettata alla London Eye.
Così presi l'autobus fino ad un certo punto poi proseguii a piedi, mentre passeggiavo per le strade affollate di Londra, davanti a me c'era uno strano ragazzo, con i rayban , un cappello da cui usciva in ciuffo biondo, e una sciarpa quasi per coprirsi il viso, mi avvicinai per vederlo meglio.Non ci credevo, era ...Niall, la mia ragione di vita , il mio idolo.Quello che mia aveva rubato il cuore, soltato con sguardo , solo con un sorriso, solo con la sua voce.
Non dovevo farlo scoprire dalle fans, cosi mi avvicinai appoggiando un braccio sulla sua spalla.
"Ehi Nialler, sei proprio antisgamo mh ?" sorrisi .
"C-come ha-i fatto a riconoscermi" chiese balbettando e sbarrando gli occhi.
"Be' , sono directioner e ti riconoscerei fra mille " sorrisi.Sorrise anche lui .Dio il suo sorriso quanto ers bello, rimasi imbambolata a guardarlo.
"Mi sarei aspettato che tu mi saresti saltata addosso" rise.Oddio mi sarebbe piaciuto eccome ma cercavo di controllarmi .
"Ehm, non penso sia opportuno davanti a tutti non volevo farti scoprire " dissi imbarazzata.
"Ah grazie, come ti chiami" chiese sorridendo.La doveva smettere di sorridere .
"Scarlet " .
"Mi ha fatto piacere incontrarti Scarlet , sei anche carina " sorrise.Niall james Horan mi aveva detto che ero carina , non respiravo.
"Tu sei bellissimo invece" mi scappò , diventai rossa, ma diventò rosso pure lui, era un cucciolo quando arrossiva, assomigliava ai capelli di Rupert di Harry Potter.Sorrisi .
"Sei ancora più bello quando arrosisci ".
"Oh anche tu lo sei".
"Adesso me lo dai un abbraccio" chiese timidamente.
"Ma certo" allargó le braccia e mi ci fiondai dentro lo strinsi forte come se non volessi che scappasse , infatti volevo che quel momento non finisse.
"Bé Scarlet, ci rivedremo" sorrise salutandomi.
"Lo spero" sorrisi.
Mi voltai cercando di calmarmi, attraversai la strada e..Boom.Tutto nero,sentii solo un urlo strozzato e caddi a terra.
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Secrets
Fanfiction"Azzuro era il cielo quella mattina di marzo. Azzurri erano i suoi occhi ".