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Capitolo 2

☀︎__Jung Su e la sua vita__☀︎

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Era una giornata molto faticosa, nonostante dovesse essere un giorno di riposo. Era tardi pomeriggio e i ragazzi erano dietro la porta di casa di Maya. Jung Su era seduto al tavolo della cucina ed era impegnato a svolgere esercizi di matematica molto difficili. Aveva i capelli raccolti in un codino, indossava una maglietta a maniche corte e un semplice pantalone sportivo.

— Vado io! — lo avvertì sua madre avendo appena udito il suono del campanello.

— Ciao ragazzi! — salutò amichevolmente dopo aver aperto la porta rimanendo comodamente impalato lì avanti. Li invitò ad entrare scrutandoli uno ad uno notando con enorme sorpresa che ci fosse anche Yoongi.

— Ciao Jung Su! — lo salutò NamJoon non appena lo vide.

— Ciao ragazzi... sto un attimo finendo matematica — rispose Jung Su lasciando lo sguardo fisso sul quaderno. La prima domanda che venne in mente a Yoongi, la quale riuscì a pronunciare con difficoltà, fu proprio "che scuola fai?". Una domanda che nessuno immaginava di sentire uscire proprio dalla sua bocca.

— Scientifico — aveva risposto il più piccolo non degnandolo nemmeno di uno sguardo —Scientifico?! — Jin ne rimase basito — Ah! Ci va mio cugino! — Jimin osservò il ragazzo sospirare rumorosamente.

— Ho finito. Annunciò Jung Su esausto.

— Metti i libri a posto — ordinò Maya invece — Sì mamma, sì — rispose, e come una saetta salì e scese le scale. Ora la serata poteva iniziare — Allora, come ti trovi a scuola e qui in Corea? — domandò Namjoon provando a ottenere più informazioni possibili su di lui.

— Domani inizierò la scuola, quelli erano semplicemente degli esercizi di riscaldamento — aveva risposto Jung Su rivolgendo uno sguardo tagliente e superficiale, esattamente come era solito fare quando si sentiva troppo osservato.

— Perché proprio scientifico? — chiese Yoongi tentando in ogni modo di non risultare silenzioso e inutile come al solito — È molto bravo in matematica — aveva risposto Maya senza peli sulla lingua. Jung Su, vedendo lo sguardo della madre perso nel nulla, decise di accendere lo stereo della musica per rallegrarla un po'. Era appena partita "Just Right" dei GOT7. Si avvicinò alla madre portando un braccio sulla sua spalla e iniziò a cantare in modo buffo provando a farla sorridere in ogni modo possibile.

Maya, seguita ovviamente dagli altri, iniziò a ridere rumorosamente. Yoongi, che non aveva alcuna forza da poter utilizzare per ridere, si limitò semplicemente a osservare con attenzione il comportamento di quel ragazzino: così allegro e spensierato.

— Forza, anche voi siete troppo spenti. BE HAPPYYYY! — il ragazzo afferrò prima la mano di Yoongi e poi quella di Jin iniziando nuovamente a cantare. A quel contatto, Yoongi rimase incantato.

Non sapeva chi fosse lui, e non voleva nemmeno che lo sapesse, però si stava divertendo. Ridere, scherzare e vedere anche i suoi amici ballare in modo strano accanto a lui. Jung Su stava avendo il potere di farli divertire e di farlo divertire. Un rimorso così grazioso da non essere più tale, solo per un singolo attimo. Ecco cos'era Jung Su. Questo era ciò che c'era nella sua mente dopo due giorni di sottomissione.

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora