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Capitolo 19

_Sei il mio tesoro.

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-Quindi hanno ricominciato a giocare e a riprendere i loro giochi erotici.- NamJoon.
-La naturalezza con cui li racconti, è un cosa stupenda.- Jin.
-Sapessi come sono raccontati da lui.- NamJoon.
-AHAHA quindi l'ha fatta venire mentre urlava il suo nome, obbligatoriamente?- Jimin.
-Lui aveva il coraggio di non farla venire e di segarsi, pur di averla vinta. Lo conoscete.- NamJoon.
-Uffa però, così non vale; perché Yoongi non le racconta a noi queste cose?- Jin.
-Perché io sono il suo migliore amico!- NamJoon.
-Aish! Finiscila NamJoon, tu sei il migliore amico di tutti.- Jimin.
-Che sei simpatico! Perché non torni a stuzzicare Min?- NamJoon.
-Perché Min sta da suo figlio in ospedale.- Jimin.
-AAAH! Ma piuttosto, dovremmo andare a fargli visita. Gli facciamo una sorpresa?- NamJoon.
-Tipo?- Jin.
-TU JIN SAI CUCINARE! DEVI ASSOLUTAMENTE FARE UNA TORTA!-Jimin.
-Jimin, tu placati.- NamJoon.
-Io invece gli comprerò qualcosa.- Jimin.
-Cosa gli compri, la sua quarta gioia perduta?- NamJoon.
-Ava!- Jin.
-Parlando seriamente però, Taehyung non si sta facendo vivo.- Jimin.
-Sono effettivamente preoccupato... manca poco alla scadenza dei giorni che gli ho dato.- NamJoon.
-Tanto sappiamo tutti che non sei così cattivo da fare una cosa del genere.- Jin.
-Sì, infatti. Solo... non è da lui, è per questo che sono preoccupato.- NamJoon.
-Dai, speriamo stia bene per lo meno...- Jimin.

-Cosa prendo per te?- Yoongi.
-Semplicemente un caffè.- Maya.
-Okay, portiamo qualcosa a Jung Su?- Maya.
Yoongi posteggiò l'auto vicino al bar, dove poco più avanti vi era l'ospedale.
-Prendigli una fetta di torta panna e fragole.- Maya.
-Va bene, volo.- Yoongi.
Velocemente comprò tutto tornando in auto.
-Bravo, sei stato veloce.- Maya.
-Quando non lo sono stato?...- Yoongi.
-YOONGI!- Maya.
-Ve bene, penso a guidare!- Yoongi.
Una volta fra i corridoi dell'ospedale, dopo aver preso l'ascensore, arrivarono fronte  camera di Jung Su.
-Piccolo mio, come stai?- Maya entrò, catapultandosi su di lui.
-Ci pensi ora?-
-Perdonami.-
-Va bene.-
Ormai Jung Su non voleva nemmeno discutere, era stanco.
-Ti abbiamo portato qualcosa da mangiare.-Yoongi.
-Ci sta del veleno?- Jung Su.
-Ma che dici!?- Maya.
Yoongi prese la fetta di torta incartata accuratamente dentro alla piccola scatola.
-Tieni.- La porse fra le mani di Jung Su, che sorprendendolo, la afferrò.
-Ciò non ti renderà le cose facili con me.- Jung Su.
-Non ti preoccupare, voglio solo che tu stia bene.-
Jung Su mangiò la torta, e con sforzo ringraziò.
-Fra poco vengono i tuoi amici a trovarti, il tempo che escono da scuola.- Maya.
-Che bello.- Jung Su.
-Come ti senti?- Yoongi.
-Benissimo.- Jung Su.
-Davvero?- Yoongi.
-Prima che entrassi tu sì, anche di più.- Jung Su.
-Jung Su!- Maya.
-Tranquilla, ci ho fatto l'abitudine.- Yoongi.
-Spero tu possa cambiare.- Maya.
-Non penso.- Jung Su.
Quel piccolo disagio fu interrotto dal suono di qualcuno che bussava alla porta.
-Sarà Jason.-
Yoongi aprì la porta, facendo entrare il ragazzino, con una ragazza dai capelli rossi: Marina.
-Jason! M-Marina?- Jung Su.
-Oh sì, fratello mio. Come diamine hai fatto? Sparisci per giorni da scuola, non rispondi al telefono e poi scopriamo che sei anche in ospedale?! Hai fatto spaventare tutti.- Jason.
-Che ci fai tu qua?- Jung Su.
-Io sono venuta  perché sono preoccupata, non hai fatto più sapere nulla a nessuno.- Marina.
-Tranquilla, adesso sto bene.- Jung Su.
-Se dovessimo ascoltare la sua risposta al 'come stai' lui starebbe sempre bene, sempre bene.-Jason.
-Ma dai! Non è così!- Jung Su.
-Come stai?- Jason.
-Sto bene.- Jung Su.
-Che ti avevo detto?- Jason.
-Aish!- Jung Su.
-Dai, non litigate. Siamo venuti qua per passare del tempo con te, Jung Su. Quando tornerai a scuola?- Marina.
-Non so, credo appena mi dimettano.- Jung Su.
-Stupendo!- Jason.
-Ancora dobbiamo fare il giro di Seoul!- Marina.
-Hai ragione!- Jung Su.
-Ma... Hyung, come mai c'è anche Yoongi?-Jason.
-Appunto, perché qua c'è SUGA?- Marina.
-Ci sono tante cose devo dirti... fra cui questa, Yoongi è mio padre.- Jung Su.
-EH?!- Jason.
Jung Su lo disse talmente piano quasi da averlo sussurrato con l'intento di avitare di farlo sentire al diretto interessato, che stava parlando beatamente con Maya.
-Come lo hai scoperto?- Chiese a sua volta Jason, sussurrando.
-Ah poi ti racconto!- Jung Su.
-Va bene.- Jason.
-E gli altri membri?- Marina.
-Non ne ho idea. Forse verranno domani... o fra poco...- Jung Su.
Qualcun altro altro bussó alla porta; quando si parla del diavolo e spuntano le corna- entrarono NamJoon, Jin, Jimin e Jungkook.
-SALVE GENTE!- Dissero in coro.
-Salve ragazzi.- Maya.
-Che cosa bella.- Jung Su.
-Ciao! Voi chi siete?- Jungkook.
-Io sono Jason, mentre lei è Marina.- Jason.
-Marina, se molto bella.- JungKook.
-G-Grazie...- Marina.
-Siete venuti qua per Jung Su, vero?- Jimin.
-Mi pare ovvio.-
Jason.
-JUNG SUUUUU IO TI HO FATTO UN REGALO!- Jimin.
-IO UNA TORTA!- Jin.
-Io esisto.- NamJoon.
-Che cosa c'entra che esisti?- Yoongi.
-Senza di me loro non sarebbero mai arrivati qua, e senza di me starebbero a sbattere la testa su un palo.- NamJoon.
-GENTILE!- Jin.
-Assai.- Jimin.
-Ragazzi... non dovevate!- Jung Su.
-ZITTO! Che anche noi abbiamo un regalo.- Jason.
-Ossia?- Jung Su.
Marina si avvicinò a Jung Su, lasciando sulla sua guancia un dolce bacio.
-Jason mi ha detto che ti avrebbe fatto star meglio.- Marina.
-Il mio regalo è che hai un amico così.- Jason.
Jung Su era rosso in viso.
-Birichino.- Jimin.
-Zitto idiota!- Jin.
-Yoongi?- Jason.
-Dimmi.- Yoongi.
-Jung Su quando potrà uscire?- Jason.
-Fra una settimana.- Yoongi.
-Grazie!- Jason.
-Di niente- Yoongi.
-Allora Jung Su, quando uscirai da qui, vieni con me a fare una lunga passeggiata per Seoul?- Marina.

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora