Capitolo tredici
_Tu sei mio.
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Il mondo crollò addosso a Maya, se non fosse stato per Yoongi a reggerla prima che potesse toccare il suolo, sarebbe già sul pavimento.
Stava ancora ascoltando quel che Jason aveva da dirgli, e la preoccupazione riempì il cuore e la testa, fino al farla impazzire.
-Maya, stai tranquilla... lui sta bene, più o meno. Ha qualche livido, ho tentato di proteggerlo... ma si è fatto ugualmente male.-
La donna si guardò intorno, aveva come la sensazione che stesse per svenire. Una volta chiusa la telefonata respirò per riprendersi.
-Maya? Cosa succede?-
Yoongi era preoccupato.
-Hanno picchiato Jung Su.-
-COSA?!-
-Hanno picchiato Jung Su...-
In quel momento suo figlio stava per entrare, era appena tornato da scuola, sicuramente Jason l'aveva chiamata durante la sua assenza per evitare che Jung Su stesso ascoltasse.
-Mamma? Stai bene?-
Lei annuì, poi si avvicinò a lui.
-Tu stai bene?-
-Sì mamma, sto bene.-
-Perché non mi dici la verità?-
-Quale verità?-
-Stai bene?-
-Sì, sto bene.-
Sua madre gli afferrò un fianco, facendolo urlare dal dolore. Velocemente gli sollevò la maglietta, scoprendo così i lividi.
-Cosa ti hanno fatto?-
-Sono caduto dalle scale.-
-JUNG SU! SONO STANCA CHE MI NASCONDI LE COSE! TI HANNO PICCHIATO!-
-Ed ora?-
Lui rispose in modo molto calmo.
-Adesso cosa? Dove ti hanno colpito?-
-Adesso che sai che mi hanno picchiato, cosa cambia? Pretendi che non ti nasconda le cose, mentre tu e Yoongi siete i primi a non dirmi la verità.-
Detto ciò, il ragazzo salì le scale dolorante lasciando Maya a fissare il vuoto avanti a sé, quanto meno se lo aspettasse fu subito abbracciata da dietro da Yoongi.
-Parlagli dopo...-
-No, Yoongi, no.-
Il ragazzo ticchettò nervosamente con un dito sulla cintura dei pantaloni di lei.
-Vado a vedere se sta bene.-
Disse poi, lasciando la donna sotto. Iniziò a dirigersi verso la camera di Jung Su. Bussó alla porta leggermente socchiusa.
-Non puoi entrare.-
-Perché non posso?-
-Cosa diavolo vuoi? Ti stai comportando come se fossi mio padre.-
-Cosa intendi?-
- Litigo con mia madre, e sei sempre qua presente. Mi faccio male, e tu ci sei sempre e comunque. Mi da molto fastidio questo tuo comportamento.-
-È un comportamento normale il mio... non è nulla di che.-
-È un comportamento che con me non devi avere, esci dalla mia vita e dalla vita di mia madre. Va bene? Non riuscirai a sostituire qualcosa che non ha avuto per anni, non può ricominciare dal nulla, ha un figlio, ha una vita e basta, tu non sei nessuno.-
-Ma perché mi stai dicendo questo?-
-Tu muori per lei, e non ti do tutti i torti. Mia madre è bellissima, ma tu non sei alla sua altezza.
-Questo chi lo dice?-
-Lo dico io, che sono il figlio.-
-Jung Su, sai una cosa? Fai quel che cazzo ti pare, io ci ho provato ad esserti amico.-
-Sto facendo già quel che cazzo mi pare, non voglio essere tuo amico. Questo contatto che hai con mia madre, con me e in generale, mi rompe.-
-Jung Su, hai mai pensato per un attimo che anche il tuo di comportamento possa essere sbagliato?-
-Io sbaglio, ne sono cosciente, e continuo a sbagliare coscientemente. Per favore, sparisci?-
-Stai piangendo?-
-Ho dolori ovunque, vattene via.-
-Perché ti hanno picchiato?-
-Non ti interessa!-
-Jung Su, non sono nessuno per te, ma sono qualcuno per andare a scuola e spaccare la faccia a qualche tuo compagno di scuola.-
-Mi hanno picchiato perché sono un figlio di mamma, Idol, e perché sono un bastardo.-
-Posso entrare?-
-No.-
-Perché bastardo?-
-Perché non ho un padre.-
-Tu hai un padre.-
-Io non lo vedo.-
-Aish! Jung Su! Vuoi conoscere tuo padre?-
-NON LO SO! VA BENE? NON LO SO, VATTENE VIA!-
Yoongi non disse più nulla, semplicemente tornó giù da Maya.
-Tu come stai?-
-Io sto bene, Jung Su?-
-Mi odia.-
-Per favore, non ne posso più, mi viene da piangere.-
-Non piangere.-
-Me lo dicevo anche io.-
-Vuoi rimanere con me questa sera, alla big Hit?-
-Non posso, Ora come ora dobbiamo star vicino a Jung Su.-
-Hai ragione, ma come?-
-Yoongi... forse è meglio se ti allontani da lui per un po'.-
-Ma perché? Faccio davvero così schifo? Sto facendo di tutto pur di farmi perdonare, credimi...-
-Ti credo, Yoongi, io ti credo, Jung Su no.-
-Va bene, senti... forse è meglio se vado via.-
-Se reputi sia la cosa giusta, vai.-
-Perdonami.-
-Non credo di aver qualcosa... di cui perdonarti...-
-Hai una vita da perdonarmi.-
-Nah...-
-Credimi però... su una cosa: Tengo a te.-
-Provo a crederci.-
-Credici...-
-Va bene, Yoongi. Va bene, ti credo.-
-Tu tieni a me?-
-Io?-
-Sì...-
-Forse Yoongi, non ho mai smesso di non tenere a te.-
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『 Ciao, papà! 』 { COMPLETA }- IN REVISIONE
أدب الهواةDove Yoongi ha un figlio, che conoscerà solo quindici anni dopo. [IN REVISIONE] [PRIMO LIBRO- FINITO] •febbraio 2017•