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Capitolo 6

_Quando vuoi volare.
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Appena uscito da scuola, Jung Su salì in macchina con Yoongi e NamJoon dirigendosi verso casa sua. Non era solito andare in macchina, preferiva fare una passeggiata.

— Com'è andata a scuola? — gli domandò Yoongi cercando di mostrarsi gentile. — È andata bene. — rispose Jung Su, sentendosi leggermente imbarazzato.

— Hai tanti amici a scuola? — chiese invece Namjoon, curioso di conoscerlo meglio. — Uno, ma mi basta — rispose Jung Su.

— Uh, fantastico. — disse Yoongi, chiedendogli improvvisamente — Senti... Yoongi... — Sì? — Sì, allora... stasera può venire questo mio amico? Intendo all'uscita con la mamma... — Per me va bene, se ti fa felice portarlo. — Davvero Yoongi? Grazie! — Nulla! NamJoon, ma tu perché sei qua in macchina con noi esattamente? Non mi ricordavo di averti invitato. — Evito litigate con Maya, lo sai. — Non c'è bisogno, ti scarico alla Big Hit. — Ma no! — Ma sì!

Yoongi svoltò in una via che conduceva alla Big Hit.

— Scendi. — Che palle che sei.

Il ragazzo uscì sbattendo subito dopo la portiera alle sue spalle.

— LA PROSSIMA VOLTA CON PIÙ GENTILEZZA! — Gli urlò Yoongi fuori dopo aver abbassato il finestrino. Ora era rimasto solo con Jung Su.

— Tutto abbastanza indolore. — disse il ragazzino sorprendendo Yoongi.

— Cos'è? — Hahaha! Niente. Oggi devo fare le prove con Jimin... ma non ci vado assolutamente. Io non farò mai danza classica.

— Povero Jimin. — Nah, se lo merita.

— Perché? — Istinto.

Dopo aver lasciato perdere i sospetti su Jimin, Yoongi e Jung Su arrivarono a casa. Il ragazzo si affrettò ad abbracciare sua madre e poi corse in camera sua per cambiarsi. I suoi capelli erano stati recentemente tinti di biondo, e ciò rendeva il suo viso ancora più "armonioso" e luminoso, grazie alla carnagione bianca che aveva ereditato sicuramente da Yoongi. Una volta pronto, tornò in cucina e si sedette a tavola.

— Mamma, che hai cucinato? — Ramen. — Buono! — disse Jung Su entusiasta. — Mangia, che si fredda — gli rispose Maya. — Sì, mamma. Buon appetito!

Yoongi osservò per un istante il vuoto, poi rispose a Jung Su. — Anche a te!

L'ora del pranzo passò velocemente, fra battute e risate. Maya, Yoongi e Jung Su seduti allo stesso tavolo trasmettevano un'atmosfera familiare e accogliente. L'energia positiva li avvolgeva, creando un'armonia particolare. Tutto sembrava nuovo e familiare allo stesso tempo.

— Ora che fai? — domandò Yoongi, curioso.

— Vado a studiare. — rispose Jung Su.

— Che compiti hai? — chiese Maya, interessata.

— Ho solo da fare matematica. — disse il ragazzo. — Buona fortuna! — lo incitò sua madre.

— Ah! Ma che buona fortuna, dieci minuti e sono qua di nuovo. — replicò Jung Su scherzando.

— Sei bravo in matematica? — domandò Yoongi, curioso delle sue capacità.

— Ho dieci. — disse Jung Su con un sorriso di orgoglio.

— Stupendo... io ho conseguito il diploma di scienze umane e la laurea da psicologo. — aggiunse Yoongi.

— Ora vado, altrimenti non riesco a finire più. A dopo! — disse Jung Su, salutando e dirigendosi verso la sua stanza.

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora