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Capitolo 23

_Mio figlio.

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-Quindi, è un anno più  grande?-
-Shin, ripeto: non la conosci.-
-Ma dai, perché non posso sapere chi è?-
-Perché sono affari miei, finiscila!-
-Ma dai! Che sei antipatico.-
-Grazie, me lo dicono tutti.-
-E ne va fiero? Secondo me, dovresti cambiare.-
-Nah, sto bene così.-
-Tu, stai bene così. Gli altri?-
-Non mi importa degli altri altri.-
-Caspita, sei uguale a Yoongi. Ah beh, effettivamente siete padre e figlio.-
-Ti prego, non me lo nominare.-
-Sei un tipo strano, molto strano. Mi piaci.-
-Che?-
-Mi piaci, sia di fisico che come carattere.-
-Non hai detto che sono antipatico?-
-È bello che sei diverso dagli altri, hai dei tuoi difetti. Il mio è quello di parlare troppo, se faccia male o meno, lo dico quel che penso.-
-Bene.-
-Sincerità letale.-
-Così rido.-
-Va bene, cioè, vah, sì, okay, ciao.-
-Non sei normale.-
-Lo so, piccolo.-
-Piccolo?-
-Sono più grande di te.-
-Com'è possibile?-
-Di due anni.-
-Ma vaffanculo.-
-Quando sei nato?Tanto per sapere.-
-il 9 marzo.-
-WOW! Come Yoongi.-
-Eh?-
-Sei nato lo stesso giorno di tuo padre.-
-Ma che dici.-
-Min Yoongi è nato il 9 marzo del 1993.-
-Non ci credo.-
-Fallo, è la verità, ricorda.-
-Ah sì, tu sei il tipo schifosamente sincero.-
-Già! Tu quando rientri a scuola comunque?-
-Credo fra una settimana.-
-Stupendo, io fra due giorni.-
-Bello, beato.-.
-Uscirai anche tu.-
-lo spero, davvero... comunque, posso sapere cos'è successo in discoteca?-
-Sinceramente non so se eri con qualcuno, ma eri solo a bere come non so cosa. Ti ho visto, mi hai attirato, e ti ho portato a ballare. Dopo, ti ho baciato senza una ragione, e tu hai ricambiato.-
-Ah...-
-Era così brutto baciarti in mezzo a tutta quella gente, così ti ho portato di lato. Poi è arrivato tuo padre che mi ha minacciato, e niente!-
-Ma quindi, tu sei gay?-
-Credo di non essere niente, mi piacciono le persone indipendente da come sono esteriormente.-
-Capisco...-
-Tu invece? Proprio Su femmine?-
-Sì, mi sa...-
-Vabbè, ci riproverò se ti rivedrò a barcollare in discoteca.-
-Non credo di andró più.-
-Ah bene, il mai una gioia ormai.-
-Ahaha.-
-Io comunque torno in camera, verrà mio nonno fra poco.-
-Tuo nonno? I tuoi genitori non vengono?-
-I miei genitori sono morti poco dopo la mia nascita. Ahaha.-
-Oddio... mi dispiace.-
-Tranquillo... tu, che hai l'opportunità di avere un padre, non gettarla così, pensaci. Ciao.-
-ciao.-
Jung Su pensò profondamente, che Shin avesse ragione?
In fondo, anche lui la pensava in quel modo; stava perdendo un'occasione e stava deludendo sua madre. Così, prese il telefono, digitando il numero di Yoongi.
-So che me ne pentirò.-

-Pronto?-
-Buongiorno.-
-Buongiorno Jung Su, come stai?-
-Mi sento molto meglio, tu?-
-Io?-
-Sì, tu come stai?-
-Io sto bene... ti serve qualcosa?-
-N-No... volevo solamente sentirti.-
-Davvero? Uh.-
-La mamma?-
-La mamma? La mamma si sta vestendo, perché?-
-Quando venite?-
-Penso fra poco, è successo qualcosa?-
-No...-
-Mi sembra strano che tu abbia chiamato proprio me.-
-Avevo voglia di chiamare te, okay?-
-Okay... vuoi che ti porto qualcosa?-
-Se puoi, portami un succo di frutta...-
-Lo farò.-
-G-Grazie...-
-Sei particolarmente gentile stamattina, sei sicuro di sentirti meglio?-
-Sì, più che sicuro. Piuttosto... quando fai il compleanno?-
-Perché me lo chiedi?-
-Dimmelo.-
-Il nove marzo.-
-Bene, grazie... a dopo.-
-No, aspetta... perché?-
-Chiedilo a mamma, ciao.-
-Va bene, Jung Su. A dopo.-

-CHI ERA?-
-Non urlare che ti sento! Era Jung Su.-
Maya entrò nella stanza, con un'espressione della serie "mi prendi per il culo?"
-Guarda che era davvero lui! Ha chiesto quando andavamo a trovarlo. Era strano... ma va bene, piuttosto, mi ha detto che giorno sono nato, poi prima di staccare mi ha chiesto di chiedere a te.-
-Ah, siete nati lo stesso giorno dello stesso mese. Non te lo avevo detto?-
-no...-
-Adesso lo sai.-
-Stai scherzando?-
-Aish... no, non sto scherzando, idiota!-
-Simpaticissima come pochi.-
-Modestamente... piuttosto andiamo.-
Dopo pochi secondi Maya riprese a parlare.
-No-
-Cosa?-
-No aspetta...-
-Ribadisco: cosa?-
-Ho nausea... oh Gesù che fastidio...-
-Che hai mangiato ieri?-
-Non me lo ricordo... mi pare che abbiamo cenato assieme. Oddio, aspettami un attimo...-
-Dove vai?-
Maya corse in bagno, a vomitare.
-Mah, regola i tuoi pasti.-
-STAI ZITTO.-

-Quindi hai chiamato tuo padre?-
-Sì, ed avevi ragione, siamo nati lo stesso giorno dello stesso mese.-
-Io dico sempre la verità.-
-Va bene...-
-Ma dimmi una cosa, Jung Su... tu, come mi trovi?-
-In che senso?-
-Sono carino?-
-Sei un bel ragazzo, Shin.-
-Allora amami mortacci tua.-
In quel momento bussarono alla porta Maya e Yoongi.
-Aish. Vado, a dopo.-
Salutò Shin, aprendo e salutando, per poi uscire.
-Che ci faceva qui con te?- Yoongi.
-Sta qua nella stanza accanto, pare abbia rotto una gamba ed un braccio.- Jung Su.
-Stai attento... guarda che è...-
-So che è Gay, me lo ha detto. E so anche che era il tipo della serata in discoteca.-
-Bene, almeno sei informato.-
-Come stai, Jung Su.-  Maya.
-Mamma, sto bene. Tu, mi hai portato il succo?-
-Hey Hey, sì, te l'ho portato il succo. Ringraziami.-
-Grazie, Suga.-
-Oddio, non attaccare con Suga.-
-Min.-
-È un caso perso.- Maya.
-Grazie.- Jung Su.
-Di nulla.-
-Parliamo un attimo di una cosa... Jung Su.- Maya.
-Dimmi.- Jung Su.
-Tu vorresti conoscere i tuoi nonni?- Maya.
-CHE?!-. Dissero in contemporanea Yoongi e Jung Su.
-...quando sono rimasta sola a casa, ho ricevuto una telefonata, ed erano i miei genitori. Hanno detto, di volerti conoscere...-
-Mai nella mia vita.- Jung Su.
-Perché?-
-Preferisco chiamare Yoongi "papà", ma non conoscerò mai i tuoi genitori. Rimangono persone senza cuore che ti hanno lasciata per più di quindici anni.-
-Per favore... non complicare la situazione...- Maya.
-Ha ragione, io sono io, ma loro... la tua famiglia, nono.- Yoongi.
-Aish, vi dovete alleare contro di me?- Maya.
-Se serve.- Jung Su.
-Va bene, ritiro la proposta.- Maya.
-Va bene.- Yoongi.
-Ma pensaci, almeno.- Maya.
-Più ci penso, più ho voglia di lavarmi il cervello.- Jung Sun.
-Questa mi è piaciuta però.- Yoongi.
-Ragazzi, ora parliamone seriamente, tra di voi va tutto quanto bene?- Maya.
-Eh?- Jung Su.
-Avete risolto?- Maya.
-Mi dispiace, ancora a me non cala la situazione, ne ho già parlato con lui.- Jung Su.
-Ha ragione, lasciamogli tempo.-
-Yoongi... glielo dirai tu allora.-
-Di ieri?-
-Sì.-
-Cosa ieri?- Jung Su.
-Allora... l'altro giorno, ti avevo chiesto se... ti dava fastidio l'idea... che io e tua madre ci sposassimo.-
-Sì...?- Jung Su.
-Gliel'ho chiesto ieri.-
-Ah, capisco.-
-A te sta bene?- Maya.
-Tu che hai risposto?- Jung Su.
-Mh...- Maya.
-Cambio domanda: a te sta bene?- Jung Su.
-Sì.-
-Allora, sta bene pure a me.-

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora