Quarto capitolo
Maya uscì di casa dirigendosi dritta verso la Big Hit; era molto arrabbiata. Il suo unico intento era quello di trovare Yoongi e confrontarsi con lui. Arrivò velocemente, ignorando tutte le persone che le dicevano di fermarsi, e spalancò la porta della stanza di Yoongi, vedendo a primo impatto non solo la faccia spaventata di quest'ultimo, ma anche l'espressione seria e severa di Kim Namjoon.
— Buonasera. — disse Namjoon, sorpreso dalla presenza della donna visibilmente arrabbiata.
— Le cose non vanno bene, non sono nemmeno iniziate. — rispose lei, sbattendo la porta alle spalle per poi assumere una postura decisa.
— Che intendi? — chiese Yoongi, perché hai seguito Jung Su fino a scuola?
Yoongi deglutì, rispondendo con tono calmo e tremante:
— Volevo sapere la scuola... — Non potevi chiedermelo? Pezzo di idiota allenato.
— Basta! Non litigate... Maya, cosa succede? — la voce di Namjoon riuscì a placarli momentaneamente.
— Ho litigato con mio figlio, perché è molto intelligente. — ironizzò Maya, portando gli occhi al cielo, e produsse un suono simile a una risata isterica.
— Perché mi viene da ridere sentendo questa frase? — il tono di Yoongi tornava irritante e menefreghista, quello che usava quando affrontava una lite verbale civile.
— Senti Yoongi... vuoi morire adesso? — Maya aveva iniziato a sentire le mani formicolare, quasi come se volesse picchiarlo. — Avete semplicemente litigato perché l'hai seguito? — Yoongi, ai suoi occhi, non sei una brava persona. Adesso come la mettiamo? Che poi, stai cercando di fare tutto tu... non capisco nemmeno perché. Potresti farti i cazzi tuoi come hai sempre fatto? Ti prego... mi rimangio ciò che ho detto ieri! Non meriti alcuna opportunità, questa non è la tua famiglia, non più.
— Senti, stai calma prima di tutto. Poi, perché non dovrei essere una brava persona? Che cosa ho fatto di male adesso? Certo, giochiamo tutti a scaricare la colpa su Yoongi, no? — Ah! Questa l'ho già sentita! Wow, certo che è proprio genetico... ah... e poi, tanto per la cronaca... un TRENTENNE che segue un ragazzo di QUINDICI anni mentre va a scuola, trovandoselo poi seduto a tavola per l'ora di pranzo con sua madre, che lo invita subito dopo ad uscire... che cazzo di idea potrebbe farsi? Coglione.
Yoongi rimase colpito da ciò che aveva detto. Forse era meglio fare come gli aveva suggerito il suo amato compagno di gruppo Kim Taehyung: doveva chiedere a Maya e finirla lì, ma, no. Le cose semplici non erano proprio nello stile di Min.
— Ah ma che significa?! Come diavolo lo hai cresciuto?! E poi, cosa significa "certo che è proprio genetica", cosa avresti da ridire? Vedi che un figlio si fa in due eh, Maya.
— L'ho cresciuto come ho potuto in questi anni, perché prima di tutto ho dovuto maturare io. E poi, credo di aver fatto un ottimo lavoro fino ad ora! Fare tutto ciò da sola mi ha permesso di insegnargli le basi per vivere... dato che sei molto perspicace in queste cose, nonché interessato, vieni dai, facciamo un altro figlio e prova a crescerlo, da solo. Sarebbe un totale fallimento. E io non smetterei per nulla al mondo di ridere! Tanto è diventato un gioco, semina e raccogli, se è marcio è colpa del contadino o di chi ha seminato?!
— Ragazzi! Smettetela! La situazione non si risolve discutendo... — la voce di Namjoon aveva ormai fatto eco nelle loro teste. Era proprio stanco di sentirli lamentarsi e litigare come due bambini, avevano molta rabbia repressa entrambi ma di sicuro non era un loro problema.
— Devi finirla di farmi pesare il fatto che non ci sono stato! — ma quanto pareva Yoongi non aveva afferrato il concetto di "smettetela" ed era ripartito in quarta con il suo solito charm da saputello.
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『 Ciao, papà! 』 { COMPLETA }- IN REVISIONE
FanfictionDove Yoongi ha un figlio, che conoscerà solo quindici anni dopo. [IN REVISIONE] [PRIMO LIBRO- FINITO] •febbraio 2017•