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Quinto capitolo

_Stammi lontano.

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— Mamma, perché diavolo Yoongi è qui? — Ero preoccupata... si è spaventato anche lui. — Non lo voglio qui! Fallo andare via! — Stai calmo, amore... perché ti comporti così? — Perché sta qui? — Prima sono stata alla Big Hit... per questo motivo lui è qui... — Perché sei stata alla Big Hit? Qual era la necessità di andare lì?!

In quel momento entrò in stanza Yoongi con in mano un bicchiere d'acqua. Il ragazzino lo osservò da capo a piedi, non sapeva ancora come definirlo. Chi era la persona cattiva? Lui o sua madre? Chi gli aveva mentito di più?

Era tutto strano, non sapeva come interpretare i suoi occhi, quegli occhi neri così identici ai suoi. — Ti senti meglio? — domandò subito dopo Yoongi, lanciandogli uno sguardo pieno di preoccupazione. — Sì, sto bene, grazie mille.

Maya si sedette sul letto accanto a lui, così come fece Yoongi nella parte opposta. — Vuoi andare da qualche parte? Potresti prendere un po' d'aria — propose subito dopo l'uomo. — No, devo studiare. — rispose invece Jung Su, cercando di liquidare la situazione il prima possibile. — Ma ti piacerebbe? — si intromise Maya. — Mi piacerebbe uscire ora, ma non posso. — Se vuoi, domani puoi anche non andare a scuola. O al massimo, glielo diciamo noi ai professori... — si intromise Yoongi, aspettandosi una risposta antipatica. — Che intendi con "noi"? — domandò Jung Su alzando il capo con espressione interrogativa e infastidita. — Io o lui, in caso, se non ti giustificano, andiamo a parlare con il professore — rispose sua madre, cercando di far cadere ogni sospetto. — Ma perché non dovrei andare a scuola? Ora sto bene. — controbatté il ragazzino. — Perché se vuoi uscire per svagarti un attimo, puoi anche rilassarti e non studiare per oggi. — rispose Yoongi come al solito — Ha ragione. — appoggiò Maya, ormai troppo agitata per la salute del ragazzo.

— Invece di pensare a me, parliamo un attimo di voi. Voi due anni prima di quindici anni fa, cosa eravate? Amici? — In che senso? — chiese sua madre con voce tremante. — Cosa eravate anni fa? — Eravamo amici stretti. — rispose Yoongi. Jung Su pensò che molto probabilmente se essere amico stretto significasse baciarsi e dire "ti amo", allora non aveva capito ancora nulla di cosa significasse amare, e sua madre aveva una concezione d'amore troppo diversa dalla sua, ed era per questo che non credeva affatto a ciò che Yoongi gli aveva detto. — Io penso che ti stia crescendo il naso, no, che già sia così piccolo e angelico. — rispose Jung Su incrociando le braccia al petto. — Eravamo amici... tesoro. — intervenne sua madre. — Mamma, menti anche tu. — Perché stai dicendo questo? Perché pensi che sia io che tua madre stiamo mentendo? — Senti, non mi piace girare attorno al discorso, Yoongi tu non mi piaci. Ho la sensazione che mi stai nascondendo qualcosa, e sai cosa c'è? È così. Ne sono certo. — Ma che dici? Non nascondo nulla... — Invece sì, e anche mamma mi nasconde qualcosa. Ora posso rimanere solo in camera mia? — Va bene. — acconsentì sua madre alzandosi in piedi. — Mamma, perdonami se sono così. — No, amore. È tutto okay... prenditi il tempo che ti serve, d'altronde come hai sempre fatto. — Va bene, ciao. — Ciao, Jung Su. — Ciao, Yoongi. 

Jung Su rimase in camera sua mentre Maya e Yoongi si recarono in cucina entrambi turbati da quel breve dialogo.


— Da quanto tempo non sentivo la voglia di piangere... grazie tante, Yoongi. — Io mi sento turbato... a essere sincero. — Non è la prima volta che fai così. — Vero? — Diciamo che... lui ha sempre ragione. Vuoi o non vuoi, riesce sempre ad avere ragione. — Capisco... capisco.

Maya sollevò la frangia, lasciando scoperta la fronte; i suoi occhi erano lucidi ed era molto nervosa. Yoongi si avvicinò a lei reggendo la frangia alzata con la mano, aiutandola così a tenere il viso scoperto. Era sempre delicato e gentile come una volta, le labbra sempre rosee e carnose, gli occhi tondi e azzurri e i capelli morbidi e castani.

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora