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Capitolo quindici

_Mia.

-Perfetto, sai come funzionano le nostre conversazioni, no? Spogliati.-

.
.
.
Era successo.
Maya era ancora piena di dubbi e di sentimenti negativi mentre Yoongi sentiva che solo adesso avrebbe potuto ricominciare di nuovo. La situazione era ora abbastanza strana e imbarazzante ma quello che rendeva il tutto ancora più surreale erano le parole che avrebbero pronunciato.
-Ti amo.-
-Ti amo anche io.-
Esausti, entrambi rimasero abbracciati, uno dietro l'altro. Se non era una ripresa del loro amore, cosa doveva essere?
Non lo sapevano.
Rimasero più di un'ora a parlare di loro e di quanto Yoongi potesse essere felice, ma avevano entrambi dimenticato un piccolo particolare: Jung Su.

Il ragazzino si alzò, barcollando.
-Mamma mia, che dolore forte alla testa...-
Si guardò attorno, capendo di non trovarsi più in discoteca dove doveva essere, ma sul divano di casa sua.
-Ma come ci sono arrivato qua?-
Prese un bicchiere d'acqua fresca, finché la sua attenzione non venne attirata da dei cigolii.
Cigolii che cessarono dopo più di tre minuti, confuso, salì le scale, e poggió l'orecchio sulla porta, ascoltando qualcosa che non avrebbe mai voluto:

-Forse, sarebbe meglio dirgli tutto domani.-
-Non so come potrebbe reagire... Jung Su, è quasi intrattabile su questo argomento.-
-Cosa dovrei fare?-
-Non ne ho idea... Ma una cosa è certa: Sa che sei qualcuno che c'entra con la sua nascita.-
-Posso aver sbagliato... ma rimango comunque suo padre.-

Jung Su deglutì, capendo che ogni sua teoria era reale. Ogni suo pensiero, indizio, comportamento, tutto quello che lui aveva immaginato, era puramente vero.
Lo prese come un tradimento da parte di sua madre che se l'era appena fatta con lui senza nemmeno interpellarlo.
Non che ce ne fosse necessariamente bisogno, ma non gli aveva nemmeno detto di una loro 'probabile relazione'. In verità però, Jung Su sapeva tutto da quando aveva trovato la fotografia, fosse tutto così scontato.
Anche la loro età.
Si rimproverò semplicemente per non averlo sbattuto in faccia loro prima tutto quel che sentiva. Quei pensieri divennero confusi non appena  un colpo di nausea lo travolse, probabilmente tutto quel che aveva ingerito quella sera non gli aveva fatto bene.
Così corse in bagno, chiudendosi a vomitare.

[LA MATTINA]

Yoongi e Maya si svegliarono quasi contemporaneamente, abbracciati l'un l'altra.
-Buongiorno.-
-Buongiorno... JUNG SU!-
Maya corse a vestirsi, per poi andare ad aprire la porta per dirigersi al piano di sotto, dove avevano lasciato Jung Su.
Yoongi fece lo stesso, ma con più calma.
-Ma dov'è?-
Chiese la donna.
-Buongiorno.-
Il ragazzino scese.
-Jung Su, come ti senti?-
Chiese Yoongi.
-Jung Su?- Maya
Il ragazzino non rispose.
Aveva lo sguardo perso, non voleva assolutamente rispondere a quella domanda, era inutile. In silenzio tornó in camera, facendo capire ai genitori che non avrebbe detto niente e  che avrebbe saltato la scuola.
-Cosa avrà?-
-Forse sta male per quel che ha bevuto...-
-Yoongi, non ha mai fatto così.-
-Lo so, ma cosa possiamo farci? Possiamo solo stargli vicino... non possiamo puntargli la pistola e costringerlo a parlare.-
-Sì, hai ragione, ma... Aish, non lo so, sono una cattiva madre.-
-Non sei una cattiva madre.-
-Sì che lo sono, non riesco nemmeno a capire cosa mio figlio abbia.-
-È bellissimo, proprio grazie a te.-

Jung Su si gettó sul letto, fissando un punto indefinito. Si mise sotto le coperte e spense la luce, rimanendo così al buio.
I suoi occhi erano spalancati, ed i suoi pensieri lo opprimevano. Aveva come paura di uscire dalla sua stanza, ma per qualcosa che nemmeno lui sapeva.
-Jung Su?-
Era Yoongi alla sua porta, ma lui non rispose.
-Posso entrare?-
Stette in silenzio, non voleva assolutamente vedere nessuno.
-Posso sapere cos'hai?-
Quando Yoongi capì che Jung Su non voleva parlare, tornó da Maya, con sguardo positivo.
-Sarà arrabbiato per i fatti suoi.-
-Tu dici? Non ha mai fatto così, credimi.-
-Lo so, ti credo...-

---

-Ma qualcuno ha visto Taehyung?- Jin.
-Ah! Hai ragione... è da tanto che non si fa vivo.- NamJoon.
-Risponde solo per messaggi, strano, non è da lui.- Jin.
-Finiscila di fare la mamma!- Jimin.
-E tu di fare il bambino viziato!- Jin.
-FINITELA!- NamJoon.
-Va bene boss.-
-Taehyung avrà i suoi problemi, sa che se fra venti giorni non torna, io stesso lo dirò alla Big Hit.- NamJoon.
-Ma così passerà guai seri.- Jin
-Al momento li stiamo passando tutti. Yoongi con suo figlio, noi per lui. Non si fa vivo da molto tempo, adesso dimmi, che dovrei fare come leader?- NamJoon.
-Hai ragione, scusa.- Jimin.
-Va bene...- Jin.
-In ogni caso, spero davvero che Yoongi e Maya possano risolvere, sarebbe bello avere tutta la famiglia al completo, vero?- NamJoon.
-La famiglia Min.- Jimin.
-No, ne bastava uno di Yoongi.- Jin.
-fortunatamente Jung Su non gli somiglia di carattere.- NamJoon.
-GIÀ PARTENDO CHE HA IL SUO STESSO SANGUE, e che faccia Min di cognome. Mi fa senso!- Jin.
-Oddio Jin! Effettivamente hai ragione!- Jimin.
-Per me arriva la femmina.- NamJoon.
-Ti prego, no.- Jin.
-O magari... direttamente gemelli, santo dio, solo Yoongi poteva essere così stupido da metterla incinta!- NamJoon.
-Sempre se è suo.- Jimin.
Jin fissò il compagno, in mal modo.
-STAVO SCHERZANDO! NON LO AVREI MAI FATTO!- Jimin.
-Io pensavo avessi qualcosa in faccia, non ti stavo guardando male.- Jin.
-Cos'era?- Jimin.
-Nulla, era la tua faccia.-. Jin.
-Yah!!!- Jimin.

『  Ciao, papà!  』 { COMPLETA }- IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora