Capitolo quarantadue.
_ira.
.
.
.
-Appena io dirò tre, Jungkook sparerà alle tue gambe... mentre Yoongi rimarrà a guardare come mi libero.--Due...-
Bobby iniziò a sudare freddo. Lo sguardo convinto del ragazzino mortificava ogni suo pensiero. Ogni sua azione compiuta fino a quel momento,
-Tre...-
JungKook fece quanto richiesto colpendolo tre volte le gambe di Bobby. Questi gettò un urlo disperato, per via del forte dolore.
-SPARAGLI! AMMAZZALO!-
Urlò, pieno di odio.
Luhan fece quanto richiesto, ma- la pistola- era senza munizioni. Yoongi perse un battito, ma poi capì: Jung Su sapeva tutto, ed aveva tolto le munizioni dalla pistola di LuHan. Il suo "non fidarsi di nessuno" gli stava dando molto da apprendere, era orgoglioso di avere un figlio così intelligente.
Il ragazzino fece per girarsi, per poi tirargli un forte calcio in pieno viso.
-Traditore, altro che lezioni di calcio.-
Disse, tirandogli un pugno in pieno viso. Poi tirò Yoongi per un braccio verso l'uscita. JungKook e Taehyung li seguirono, scendendo così al piano sottostante.
-C'è qualcun altro.- Jung Su
I ragazzi seguirono le sue mosse- ormai fidandosi ciecamente di lui. Ma Jung Su perse un battito nel vedere la ragazza avanti a lui girare con in mano la pesante e ludica pistola.
Una volta che anche Yoongi sporse il capo in avanti mettendo a fuoco capì e ne fu molto dispiaciuto.
-Marina, perché?-
Disse Jung Su, fra sé e sé gettando la pistola per terra. Poi uscì dall'angolino facendosi vedere dalla ragazza dai capelli rossi che tanto amava.
Pensare di sperare tanto di poter avere una possibilità con lei era stata solo una delusione.
-Jung Su.-
Il tono della ragazza divenne freddo, quasi indifferente alla sua presenza. Lui annuì con la testa, non dicendo nulla.
Alle spalle di lei comparvero Jin e NamJoon, che la tennero ferma, le sfilarono dalle mani la pistola e una volta rimase senza altre armi, si rese conto di quanto fosse stato deludente il suo comportamento.
-Quanto ti ha dato?- Chiese Jung Su
-C-Che?-
-Quanto ti ha dato, per prenderti gioco così dei miei sentimenti...?-Una volta a casa, Jung Su- con una ferita al labbro si diresse a letto senza aver salutato nemmeno sua madre.
-Amore?-
Chiese la donna, guardando il suo compagno.
-Per favore, non voglio parlare. Andiamo a letto.-Yoongi.
Maya capì, e lo seguì senza volere ulteriori informazioni. L'indomani, Jung Su non riuscì ad alzarsi dal letto. Ciò che era successo lo distruggeva.
Marina era l'ultima persona che si aspettava di trovare lì dentro.
Era più distrutto più che mai, era come se tutto gli fosse precipitato addosso. Ogni sua certezza, speranza... ogni suo progetto, era stata cancellata totalmente. Aveva previsto Jack, aveva previsto Luhan, Shin... ma non aveva previsto Marina e ciò era molto triste, perché non voleva che accadesse.
-Jung Su, posso entrare?-
Era Yoongi che si sentiva in dovere di essere lì.
-Sì, puoi entrare.-
Lì il ragazzo entrò senza perdere tempo sedendosi sul letto- guardò le spalle del ragazzo che era disteso.
-So che sembra stupido, ma... come stai? -
Jung Su pensò, eppure... se ciò fosse accaduto qualche mese fa, Yoongi sarebbe tornato alla Big Hit a calci nel didietro. Invece era lì- seduto fianco a lui- pronto ad ascoltarlo.
-Yoongi, non sto bene. E non posso farci nulla.- confessò, rendendosi conto che parlare con lui non era poi tanto male.
<
-Lo so, nessuno può farci nulla. Nemmeno Dio, può far qualcosa. E quesa è la cosa peggiore, sai perché?-. -No, perché?-.
-Dio è onnipotente, può tutto su tutto; Se non riesce lui... come possiamo pretendere di farlo noi umani?-.
Jung Su si voltò verso la sua direzione, ascoltandolo.
-Mi dispiace, perché non sono d'aiuto le mie parole... e so quanto stai soffrendo. Mi dispiace...-.
-No, Yoongi... andrà bene.-.
-Domani, sarà un giorno migliore... ricordi?-.
-Sì, ma ancora quel giorno non è arrivato...-.
Jung Su passò la notte in bianco, a pensare a Marina, a quello che era successo... e ciò gli faceva ancor più male.
Yoongi era anche sveglio, fuori dalla sua porta, a controllare che non facesse nulla di male- aveva paura.
Era la prima volta che gli veniva naturale, stare così vicino a suo figlio, perché veramente lo voleva.
-Arriverà... quel giorno, arriverà.-.Jung Su- l'indomani- andò ugualmente a scuola. Anche se aveva gli occhi lucidi e gonfi, e non era un granché fisicamente, era deciso a farsi vedere da Jason e da Marina. Una volta a scuola, Jason gli andò incontro chiedendogli immediatamente cosa avesse. Quando poi vide Marina tirò dritto, con Jason fianco a sé- più confuso che mai.
Jung Su non aprì bocca- non voleva- e all'uscita venne a prenderlo Yoongi.
-Stai bene?-Chiese
-No...-
-Andiamo a casa.-
-Va bene...-
-Andrà meglio...-
-No, non andrà meglio... -
-Vuoi che faccia qualcosa per farti stare meglio?-
-So che può sembrare una decisione quanto affrettata... ma, ti prego... ritirami, non voglio più andare a scuola.-
-Ciò può farti star meglio?-
-Sì.-
-Allora, lo farò... ma solo fra una settimana; Al momento vai a scuola... poi mi darai tu stesso conferma, ok?-.
Jung Su annuì, facendosi piccolo.
Eri così scontroso, adesso sei così piccolo e debole... pensò Yoongi, osservandolo con la coda dell'occhio.
-Ti piacciono gli animali?-
-Solo i cani.-
-Davvero? E ti piacerebbe averne uno?-
-Sì, ma la mamma non vuole...-
Yoongi fermò la macchina una decina di minuti.
-Parlerò io con la mamma, vieni.-
Jung Scese dal mezzo ritrovandosi avanti a un negozio di animali.
-D-Davvero?-
-Certo! Scegli quello che vuoi!-
Grazie... Yoongi.
STAI LEGGENDO
『 Ciao, papà! 』 { COMPLETA }- IN REVISIONE
FanficDove Yoongi ha un figlio, che conoscerà solo quindici anni dopo. [IN REVISIONE] [PRIMO LIBRO- FINITO] •febbraio 2017•