Arriviamo a casa ed io vado in bagno a mettermi il pigiama e a struccarmi.
Non appena fatto tutto ciò vado in camera mia dopo aver dato la buona notte a tutti.
Mi addormento pensando che domani dovrò affrontare una bellissima ed entusiasmante giornata di scuola...
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La sveglia suona come al solito alle 06:30 ed io faccio ciò che faccio sempre.Oggi sono puntualissima.
Non ho corso per andare alla fermata... ed è un bene...
Salgo sul pullman che arriva dopo cinque minuti e mi vado a sedere nel solito sedile.
Cinque fermate dopo sale Dennis he mi ignora completamente. Io faccio lo stesso.
Scendo alla solita fermata e prendo il secondo pullman.
Arrivo davanti a scuola e mi metto a parlare insieme a Sofia e alle mie amiche.
Arriva Dennis che passandomi davanti senza neanche degnarmi di uno sguardo fa notare che ha una sigaretta tra le mani.
<Come se me ne fregasse qualcosa...> colgo il momento per dirglielo appena gli passo davanti per entrare in classe.
<Ora ho filosofia e dopo ho mate...> dico a Sofy che sta prendendo anche lei alcuni libri.
<Ciao Sofy...> dico chiudendo l'armadietto per andare nell'aula di filosofia.
Arrivo davanti alla porta dell'aula e mi siedo al solito banco.
L'ora passa lenta... molto, molto lenta.
Questa volta ammetto di non aver ascoltato una parola delle lezione. Ho preferito pensare...
Pensare al perché Dennis ha dovuto fare la sceneggiata della sigaretta o fare quella di venire sotto casa mia...
"Perché? Perché fa tutto questo!? A me non frega niente di lui... credo." penso.
Ci pensa la campanella a riportarmi nella realtà facendomi prendere un grande spavento.
Esco dall'aula di filosofia per andare in quella di matematica, ma poi, mi viene in mente una cosa.
"Io domani devo andare a casa di Dennis per il tutoring..." penso fermandomi in mezzo al corridoio.
Riprendo a camminare grazie ad Andrea che dandomi una gomitata mi ha svegliata.
<Tutto bene?>
<Si, e che ho mate...> dico ridendo.<Divertiti!> dice puntandomi il dito contro.
Entro nell'autla di matematica r mi vado a sedere.
L'insegnante non è ancora arrivata per cui sfrutto questo tempo per stare al cellulare.Non appena entra apro il quaderno e inizio a scrivere ciò che scrive alla lavagna.
<Li hai fatto gli esercizi?> mi dice venendo verso di me.
<Certo, martedì! Con i tutor....>
<Benissimo...> dice controllandoli.Mi riposa il quaderno sul banco per andarsi a sedere alla cattedra.
Scrivere degli esercizi alla lavagna e ci dice che sono per la prossima lezione.
<Bene... domani ci divertiamo...> dico a bassa voce mentre segno i compiti.
Esco dall'aula e vado verso il mio armadietto in dove trovo appoggiato su di lui Luca che mi guarda arrivare.
<Ma come siamo vestite bell'e oggi...> dice aprendo le braccia.
<Piantale scemo...> dico sorridendo mentre lo sposto con il braccio.
<Era un complimento...> dice ridendo.
<Quindi stai dicendo che gli altri giorni facevo schifo ma oggi sono vestita bene...> dico appoggiandomi all'armadietto con le spalle mordendomi il labbro mentre lo guardo.
<Gi sei sempre bella...> dice appoggiando il gomito al l'armadietto e avvicinandosi a me.
<Luca... smettila...> dico mettendo una mano sul suo petto spostando il viso.
<Ma tu sei stronza forte... lo fai apposta!> dice ridendo.
<Forse...> dico facendo lo sguardo dolce per poi spostarmi di scatto.
<E dai!> dice ridendo mentre si sposta dagli armadietto andando indetto con il capo e poi aprendo le braccia.
Io mi faccio una risata e mi giro a fargli la linguaccia. <Stronza!> mi urla per poi sentirlo ridere.
Mi rigiro appena facendogli vedere che sto ridendo finché non vado via da quel corridoio.
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Il figlio del mio tutor.
RomanceNoemi Jones, al 2' anno di liceo viene presa da parte per essere informata che la scuola provvederà in un tutor di matematica per lei dato che in materia, non è molto brava, anzi, non è brava affatto. Il tutor di matematica le farà capire molto bene...