Luca si è ripreso ed io ho preferito non chiamare l'ambulanza.
L'ho fatto per Dennis. Sarebbe andato nei casini.Luca ha un po' di sangue sul labbro e un po' sotto il naso.
<Quando racconterò che cosa mi hai fatto a scuola saranno cazzi tuoi!> dice Luca tirandosi su mentre si tocca il labbro con il pollice.
<Andiamo Luca, andiamo a casa mia...> dico spingendolo verso il cancello per antrace.
<Noe...> <Non era Dennis...> dico bloccandolo continuando a camminare.
<Fanculo!> dica arrabbiato stringando i pugni e andandosene...
<Io racconterò tutto a...> <No! Tu non racconto un cazzo Luca! Perché devi dirmi una bugia?! Io ero seria!> dico arrabbiata.
<Mi piaci un casino okay! È non da poco!> mi dice girandosi verso di me arrabbiato.
<Entra...> dico aprendo la porta.
La mamma è in bagno e per fortuna non vede Luca.
<Mamma eccomi, vado su! C'è anche Luca...> dico timida.
<Comportatevi bene eh!> sento dire dal bagno.
<Mamma...> dico sbuffando.
Saliamo le scale ed entriamo in bagno.
Apro il mobiletto dei medicinali e tiro fuori l'acqua ossigenata.
<No no! Quella brucia!> dice agitando le mani come un bambino.
<Smetti di fare il bambino e fatti disinfettare!> dico bloccandogli le mani.
Prendo dal contenitore un cotton-fioc e lo bagno nell'acqua ossigenata e con delicatezza tampono il labbro che sanguina.
<Sttt, aiah!> dice lui strizzando gli occhi.
<Shh!> dico ridacchiando.
Fa un sorriso e apre l'acqua di scatto schizzandomi.
<Ma!> esclamò togliendomi alcune gocce dal visto.
Lui scoppia a ridere ed io anche. Si alza in piedi dato che era seduto sul bordo della vasca.
Mi prende la vita e me la stringe a se sfiorandomi il labbro.
Le sue labbra si appoggiano delicatamente a me dando forma ad un bacio.
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato mi sorride ma io faccio una faccia triste.
Io non voglio illudere nessuno, e questo, non è quello che voglio...
<Ehi...> <Ehi...> gli dico abbassando lo sguardo.
Mi viene voglia di abbracciarlo. Lo faccio.
Lui mia stringe ancora più forte. Gli e lo devo dire. Non voglio far soffrire nessuno.
<Sei irrimpiazzabile, e lo sai... ma Luca, sei unico, come amico...> dico abbassando la testa.
<Lo sai che non ti vedo come un'amica...> mi dice sorridendo.
<Si, ma è meglio così!> dico facendogli un sorriso.
Lui mi sorride e abbassa la testa.
Adoro quando è comprensibile, ed è questo il motivo per cui me lo tengo stretto come amico...
Con una salvietta ossigenata gli tolgo quel poco sangue che gli è colato dal naso.
<Brucia piano!> esclama strizzando gli occhi.
<Sto facendo piano...> dico tamponandogli il naso.
Mi sorride e usciamo dal bagno.
<Vado a casa che mamma mi ha chiamato, ciao bionda...> dice sorridendomi.
<Ciao.> dico sorridendo.
Esce dalla porta e faccio un sospiro di sollievo...
<Grazie per avermi dato un'amico comprensibile grazie!> dico mettendo le mani a mo' di preghiera guardando in alto.
Mi siedo sulla scrivania sorridendo per riprendere gli esercizi quando mi viene in mente una cosa.
Dennis.
<Ecco, ora che faccio!> dico facendo la voce da disperata...
<Sembro mia sorella!> dico continuando a fare quella voce.
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Il figlio del mio tutor.
RomansaNoemi Jones, al 2' anno di liceo viene presa da parte per essere informata che la scuola provvederà in un tutor di matematica per lei dato che in materia, non è molto brava, anzi, non è brava affatto. Il tutor di matematica le farà capire molto bene...