Capitolo 52

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<Dai su, dobbiamo andare tua sorella e a casa da sola!> esclama Sofia battendo le mani.

Ci facciamo entrambi una risata e ci tiriamo su dal divano in dove eravamo coricati.

<Ci vediamo domani a scuola va bene?> <Si...> gli rispondo dandogli un bacio a stampo di quattro bellissimi secondi.

Ci apre la porta e noi usciamo incamminandoci verso a fermata del pullman.
<Allora...> dice Sofia dandomi una gomitata sorridendo.
<Cosa!?> dico ridacchiando.
<Che ti ha detto, non ho sentito, parlava troppo abbassa voce...> dice lei mettendosi le mani nel giubbotto con lo sguardo a terra.

<Eeh...> dico io alzando le sopracciglia.
<Dai! Ti ho accompagnata! È mio dovere sapere quello che ti ha detto...> dice incrociando le braccia mentre si ferma al centro del marciapiede.
<Dai cammina!> dico ridendo.
<No! Finché non mi dirai che cosa ci siete detti non mi muovo!> dice mentre vedo che cerca di trattenere il sorriso.

<Ti compro il gelato...> dico ridendo ancora più forte. <Basta dimmelo...> dice stufa.

<Va bene vieni...> dici prendendola sotto braccio.
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<Ma quanto è tenero!> commenta dopo che le ho raccontato ciò che è successo.
Ridacchio.
<Allora, ora devo dirti quello che penso io...> dice abbassando la testa mentre guarda in basso.
<Ovvero...> chiedo perplessa.

<Forse è vero che c'è stato un bacio...> dice per poi guardarmi. <Cosa!> esclamo io arrabbiata.
<Fammi finire!> dice bloccandomi.
<Forse, il bacio c'è stato... ma, forse lui, non se lo ricorda, forse era ubriaco...> dice lei mentre mi tiene per un braccio.

Mi metto a riflettere: <forse è vero quello che dice. Perché Andrea e Luca dovrebbero dirmi una bugia, una bugia così grande...> penso mentre Sofia mi tiene per un braccio.

<Ehi...> dice risvegliandomi.
<Eh!> dico infastidita.
<Allora... se fosse successo questo...> mi chiede timorosa.
<È diverso!> dico per poi togliere la sua mano dal mio braccio mentre mi siedo sulla panchina della fermata del pullman.

<Ehi! Noemi! Fermati!> mi grida.
Mi siedo alla fermata r dei secondi contati il pullman accosta davanti a per per poi aprire le porte e fermi salire.

Me ne vado mentre vedo Sofia sul marciapiede del lato opposto che mi guarda triste.

<Non ha fatto niente di male, ha fatto una supposizione... e poi se è vera, è comunque un'altro discorso il fatto di baciare qualcuno da ubriaco...> penso mentre guardo fuori dal finestrino con lo sguardo perso.

Scendo dal pullman quando è il momento è vado verso casa.

Entro.

<Sono arrivati?> <No...> mi risponde Martina infastidita.

<Che hai?> le chiedo mentre mi siedo sul divano accanto a lei.

<Ho litigato con Alessia...> dice mantenendo il broncio.
<E come mai?> le chiedo abbracciandola.
<Riguardo ai cavalli, lascia stare!> dice per poi stringermi forte.

Le do un bacio e rimaniamo appiccicate come due cozze su uno scoglio per quasi un minuto.

<Devo studiare, grazie dell'abbraccio!> dice staccandosi mentre va verso l'entrata.
<Ciao!> dici salutandola sorridendo.

"Ehi!❤"
"Ciao Dennis.❤" gli rispondo.
"Come stai?❤"
"Ho appena consolato mia sorella...😂❤"
"Come mai?❤"
"Stupida litigata tra amiche... tanto tra meno di un'ora sono già che si abbracciano!😂❤"
"Se lo dici tu!❤"

Ci scriviamo ancora per dieci minuti finché la mamma non mi dice di prepararmi lo zaino per domani e di farmi la doccia.

Salgo su e metto i libri nello zaino, ordine che oramai, so a memoria.

Dopo aver fatto lo zaino vado in bagno per farmi la doccia.

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<Na na na, naa!>
<Per il Karaoke hai sbagliato casa!> sento gridare.
Mi faccio una risata e continuo a canticchiare più sotto voce.
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<Devi venire a far la doccia?> grido a mia sorella mentre mi metto i pantaloni del pigiama.
<No, l'ho fatta alle 16:00!> mi risponde sempre gridando.
<Okay!> grido io.
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Mamma e papà sono arrivati da mezz'ora e ora mamma si metterà a preparare la cena.

Sto guardando la TV con il mio pigiama preferito e una barretta di cioccolato.
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<Buon appetito!>
<Altrettanto!>
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<Notte!> dico a mamma mentre si siede accanto a me per darmi il solito bacio della buona notte.
<Buona notte tesoro...> dice dandomi un bacio sulla fronte per poi alzarsi ed uscire.

Il figlio del mio tutor. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora