Capitolo 43

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È appena suonata la campanella della terza ora ed io sto andando alle macchinette insieme a Sofia finché non incrociamo Andrea e Luca che prendono da mangiare.

<Ehi ragazzi!> esclama Sofia toccando la spalla di Luca.
<Ciao!> rispondono insieme sorridendo.

<Ehi nana!> mi sento dire da dietro.

<Ciao Den!> dico io stringendogli la mano per poi ricevere un bacio.

<Ciao ragazzi...> dice lui salutandoli con la testa. <Ciao...> rispondono ignorandolo.

<Vieni con noi...> dico a Dennis insicura.

<De per i tuoi amici va bene e non tentano di uccidermi alle spalle si!> dice ridendo.

Noto che scappa una risata anche a Sofia e a Luca mentre Andrea rimane serio.

<Vieni!> dice Sofia ridendo.

Camminiamo per i corridoi ridendo e scherzando finché non suona quella fottuta campanella che ci divide.

Entro in classe insieme a Luca, <Allora?> <Cosa?!> mi chiede ironico.

<È così come ve lo immaginavate?> dico altezzosa.
<No....> dice mettendosi una mano dietro la testa ridendo.

Faccio un sorriso per poi entrare in classe.

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<Ciao ragazzi a domani!> salutiamo Andrea e Luca che vanno a destra mentre noi continuiamo per sinistra.

<Ciao ragazzi!> dice poi Sofy girando dall'altra parte.
<Ciao!> rispondiamo io e Dennis in coro salutandola con la mano.

Prendiamo il pullman e quando è il momento lo saluto con un bacio per poi scendere e andare verso casa.

"Già manchi..." mi scrive Dennis venti secondi dopo.
"Anche tu..." gli rispondo tenera.

Lui lo legge e mi invia un cuore rosso.
Faccio la stessa cosa per poi spegnere il telefono e metterlo in tasca.

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<Mamma, basta studiare, sono preparata per la verifica di domani ora, ti prego, stop!> dico a mia mamma chiudendo il libro di matematica che è aperto sulla scrivania.

<Se hai qualcos'altro...> <Mamma non esiste solo la scuola!> dico uscendo dalla stanza arrabbiata.

Scendo le scale e mi getto sul divano accendendo la TV.

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<Tutto bene?> mi chiede mia sorella che è appena arrivata a casa dal maneggio.
<Ciao Marty, si tutto bene sono solo stanca...> dico mettendomi comoda sul divano.

<Okay, beh, io mi vado a fare la doccia, la mamma ha detto che sta sera andiamo a cena fuori per cui dobbiamo prepararci... ti chiamo quando ho finito in bagno!> dice mentre si toglie gli stivaletti e sale le scale.

<Okay grazie!> esclamo io cambiando canale.

Adoro quando mia sorelle e gentile...

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<Ho finito vieni!> sento dire mia sorella mentre entra in camera mia.

<Arrivo!> dico aprendo l'armadio per prendere ciò che indosserò sta sera.

<Tra due ore dobbiamo essere al ristorante! Dai che dobbiamo prepararci anche io e papà!> dice la mamma dalla cucina.

Entro in bagno ignorandola e faccio le cose.

Dopo quaranta minuti sono pronta e scendo giù in salotto per prendere il mio telefono che è sotto carica.

<Sei bellissima...> dice mamma verso di me.
<Grazie...> dico sorridendole.

Prendo il telefono e quando anche papà è pronto indosso scarpe e giubbotto per poi entrare in macchina.

Mio padre prende la via dal telefono di mamma mentre io accendo il telefono per scrivere e rispondere ai messaggi.

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Mezz'ora dopo siamo arrivati al ristorante.
Prendono i nostri nominativi e ci portano al nostro tavolo.

<Ma perché ci sono quattro posti in più?> <Ci sono delle persone con noi... beh, ecco, sorpresa!> risponde la mamma gesticolando con le mani.

<Ah, Emmh, okay...> dico ridacchiando.

Dopo una decina di minuti arrivano delle persone... delle persone a cui sono legata tantissimo!

<Stefano!> dico urlando per poi saltargli quasi addosso.

<Ehi ragazza!> dice abbracciandomi.

<Ciao Samantha!> dico abbracciando anche lei.

Stefano e Samantha sono i miei due cugini preferiti a cui sono legatissima.
Non lo vedo da parecchi mesi e sono contentissima di riversarli.

Stefano ha quattordici anni mentre Samantha diciassette.

Io e Sam andiamo in bagno e la prima cosa che faccio e raccontargli di Dennis.

Contenta e sorridente mi racconta che anche a lei sta succedendo qualcosa con un ragazzo.

Con il sorriso torniamo al tavolo e iniziamo a parlare anche con Stefano e Martina che parlano a loro volta con mamma e zia.

Il figlio del mio tutor. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora