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Cosa...cosa cazzo vuole?
È la domanda che mi pongo da quando mi sono chiusa in camera. Continuo a rigirarmi la lettera fra le mani, leggendo e rileggendo i nostri nomi scritti accanto.
"Per Martina, da Louis Tomlinson"

Si vede dall'assenza di francobollo che non ha spedito la lettera, ma in qualche modo è stato qui e l'ha imbucata nella mia cassetta della posta.

Osservo l'inchiostro nero sul retro della busta, prima di respirare profondamente, e cominciare a stracciarla in pezzettini.

Non mi prenderà in giro di nuovo, non giocherà di nuovo con me.
Non se ne parla assolutamente.
Cosa vuole ancora da me? Non ha detto a Zayn che io sono un peso?

Non ho intenzione di lasciare che lui giochi con me.

Finisco di distruggere violentemente gli ultimi pezzi di carta, e li lascio sul letto portandomi le mani al viso.

Da Louis Tomlinson.

Si ripete solo questo nella mia testa.

Quando sto riuscendo ad accettare il fatto che ormai è fuori dalla mia vita torna sempre a distruggere le mie convinzioni.

Mi accorgo che delle lacrime salate mi scorrono lentamente sul volto, e osservo con disprezzo i pezzetti di carta ormai illegibili sparpagliati accanto a me.

Li raccolgo un po' impedita a causa del velo di lacrime che ho davanti agli occhi, e mi alzo dal letto, prima di gettarli nella pattumiera.

Osservo lo specchio di fronte a me, e non posso far altro che provare pena per la mia figura riflessa.

Sono orribile.

Non posso continuare a stare così per una persona che non si interessa di me, che mi ha voltato le spalle dopo che mi ha preso in giro.

Mentre rimugino su questi pensieri dolorosi respiro lentamente, non è solo dolore psicologico.

Con Louis il mio dolore diventa anche fisico. Sento un bruciore al petto che mi fa faticare a respirare, anche solo inalare ossigeno diventa difficile.

Mi passo le mani sotto gli occhi sporcandomele col trucco sciolto.

Sospiro sentendo il cellulare squillare e raggiungo il comodino.

Mi schiarisco la gola leggendo il nome di Ashton sul display del cellulare, e mi mordo il labbro inferiore che tremava leggermente a causa del mio pianto interrotto forzatamente.

《Pronto?》dico mantendendo la voce ferma.

《Hey M! Ascolta...ti va di venire a cenare qui a casa mia?》confusa rifletto sulle parole del mio amico.
Sentendo il mio silenzio forse capisce che deve aggiungere qualcosa che io non ricordo《Volevi vedere casa mia...ricordi?》mi ricorda una nostra conversazione di qualche giorno fa.

Io ed Ashton parliamo molto ultimamente...

Cazzo vai e buttati. Basta deprimersi.

Mi passo una mano fra i capelli《Okay...ci sto. Dammi solo il tempo di prepararmi ed arrivo》dico.

《Okay, a dopo!》riaggancio e abbasso lo sguardo sul pavimento.
Ashton si comporta bene con me, soprattutto in questo periodo.

Beh, meglio che muovi il culo ed inizi a prepararti, no?

Dopo un'ora sono a casa di Ashton e abbiamo appena finito di cenare a base di pizza.
《Tieni》dice porgendomi un bicchiere con qualcosa che dall'odore sembra alchool.

Lo guardo confusa《Mi vuoi far ubriacare?》chiedo ridacchiando. Mi segue ridendo《Ho solo comprato questo liquore in America e voglio provarlo con te》spiega ridacchiando.

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