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Martina's Pov.
《Perchè lo sto facendo?...》continuo a ripetere a bassa voce per l'ennesima volta, causando uno sguardo confuso da parte del fioraio, che mi porge le rose bianche che ho comprato per Johannah.

Sono patetica a tornare qui ogni volta che ne ho bisogno, ma devo farlo almeno questa volta.

Mi limito ad osservare i fiori bianchi e profumati che tengo in mano mentre attraverso le varie lastre di marmo della parte "comune" del cimitero.

Sono davvero belle le rose bianche, più di quelle rosse.

Hanno un non so che di puro e semplice.
Mi accorgo di essere arrivata al cancelletto, e guardo intorno a me, per assicurarmi di non essere osservata da nessuno.

Una volta aver capito di passare inosservata fra tutta quella gente scavalco la bassa recinzione, e i miei piedi calpestano la neve che si è depositata sull'erba durante la notte.

Il sole in alto è coperto dalle nuvole, ma non sembra voler piovere per fortuna.

Beata Blue che si gode il caldo di Los Angeles adesso.

Lentamente mi incammino verso la tomba di Johannah, ricominciando a sentirmi stupida per tutto questo.

Metto una mano nella tasca della felpa sentendo freddo, e mi abbasso sulla lastra di marmo con su inciso il nome della donna. Osservo per qualche secondo la foto, non ho voglia di parlare molto oggi, spero che non si offenda.

Il vaso alla mia destra, fortunatamente è vuoto. Poso i fiori sul marmo e raccolgo il recipiente, per poi allontanarmi verso la fontanella.

Quanto tempo è passato dalla prima volta che l'ho usata? Era tutto diverso, io ero diversa. Non so nemmeno quante cose siano passate da quel giorno.
Potrei scriverci un libro talmente sono tante.
Peccato che sta volta non ci sia nessun finale da fiaba previsto per me.

Ritorno in me quando noto il vaso quasi pieno fino all'orlo.
Prima che l'acqua possa strabordare chiudo il rubinetto ed a testa bassa ritorno da Johannah.

Mi abbasso sedendomi sui talloni, sistemando il vaso accanto alla foto.

Mi giro alla mia sinistra, sobbalzando quando non trovo le rose.《Ma che cazzo..?》mormoro a me stessa.

Dove le ho messe?

Mi sporgo dall'altro lato, ma nulla. Cerco anche nell'altro vaso, pieno solo di rose rosse.

Confusa cerco anche dietro la lapide.

《Mi hanno davvero rubato i fiori? E tu..? Potevi almeno fulminare il colpevole!》mi rivolgo a Johannah.

Sospiro frustrata, non ci credo.
《Potresti anche fulminare me però》mormoro portando le mani fra i capelli, lasciando scorrere le dita fino alle punte cercando di calmarmi.

《Hey, ragazzina》il cuore mi arriva in gola dallo spavento, mentre aumenta i battiti. Mi giro velocemente riconoscendo la voce tremendamente familiare, e resto li sull'erba, mentre i ricordi di quel pomeriggio di inverno in cui mi aveva detto la stessa identica frase ritornano alla mia mente.

Lo osservo mentre tiene in mano delle rose bianche.

Chissà da dove le ha prese.

《Non credo che mia mamma lo farebbe》vorrei rispondere, ma mi limito ad abbassare lo sguardo sulle mie Vans rovinate.

《Sai? Potrei anche commuovermi al ricordo di quel giorno, se non fosse che il mio culo sull'erba si sta ghicciando》mormoro non sapendo bene quale sia il suo umore, se posso sbilanciarmi e scherzare o meno.

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