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《Che vuol dire "Devo pensarci"? È un modo carino per dirmi no?》abbasso lo sguardo nervosa《No. Vuol dire che devo pensarci. Non è una scelta da prendere alla leggera. Lascerei sola Blue...dovrebbe pagare la casa da sola...e poi io tengo a quell'appartamento...voglio parlarne
con lei》
Meglio elencargli le mie motivazioni, forse capirà che intendo.

Osservo mentre alza gli occhi《Blue non va a vivere con Luke solo perchè tu rimarresti sola, farebbe i salti di gioia se glielo dicessi》mi prende in giro con tono aspro.

Abbasso la testa allontanandomi da lui《Bene, allora parlerò con Blue e le dirò di andare a vivere con Luke, così smetterò di essere il peso che tutti vi portate appresso》ribatto incrociando le braccia al petto.

《Quindi vieni qui?》chiede per l'ennesima volta ignorando la mia affermazione.

Me lo chiede anche?!

《No. Preferisco stare a casa mia. Ora scusami, ma si è fatto tardi》ringhio lanciandogli un'occhiataccia, per poi alzarmi dal divano.
《Vaffanculo》lo sento mormorare.

È la goccia che fa traboccare il vaso《Vacci tu a fanculo, Louis!》gli urlo contro.

Lui sobbalza sul divano《Non sono una bambolina da spostare nella nuova casa giocattolo! Io tengo a quelle quattro mura! Se non mi capisci non posso farci nulla, nemmeno lo sai che vuol dire casa, tu》sbotto parlando ad alta voce sovrastando il ronzio della tv accesa.

Osservo i suoi occhi stringersi《...pensala come vuoi. Vaffanculo》sbotta, mentre io prendo il mio zaino uscendo da casa sua.

Getto per terra l'ennesima sigaretta, mentre rispondo ad un messaggio di Zayn.

A Zayn: Tranquillo, ho solo bisogno di sbollire.
Da Zayn: È successo qualcosa di grave? Avete litigato?
A Zayn: No no, solo una piccola discussione. È tutto okay, sono vicino al cimitero, fra un po' torno a casa.

Non posso dirgli la verità, non ora che lui e quel cretino vanno d'accordo.
Meglio sminuire il tutto.

Se non fosse che già è pieno di lividi lo ucciderei con le mie mani.

So che sono un peso per Blue, che lo sono sempre stata. Non c'è bisogno che lui me lo rinfacci solo perchè non ho accettato subito il suo capriccio.
Mi stringo le braccia al petto infreddolita, nonostante siamo a giugno c'è sempre molto fresco qui.

Vaffanculo a lui.

Mi alzo dal marciapiede, cazzo è già buio...

Metto il cappuccio della felpa in testa, e infilo le mani in tasca mentre cammino per la stradina che porta a casa mia.

Sono davvero incazzata...voglio parlarne con Blue...e forse dovrei raccontarle anche di quello che è successo Los Angeles.

È tutto così complicato cazzo...

Il cuore mi sale in gola quando qualcuno mi afferra da un fianco, la mia schiena finisce contro il petto di qualcuno.
Troppo alto per essere Louis, troppo muscoloso per essere Zayn.

《Ci rivediamo bambolina?》una voce tremendamente familiare mi fa salire un brivido alla chiena, e provo ad allontanarmi prima di essere spinta in un vicolo.

Quando la mia schiena tocca la parete fredda di un muro sobbalzo riconoscendo il ragazzo di Los Angeles, quello che mi ha fatto il livido sulla spalla.

《Che cazzo vuoi?》dico provando a nascondere il tremore nella mia voce. Un ghigno divertito appare sul suo volto, ed io sento l'aria mancarmi nei polmoni mentre si spinge verso di me, portando una mano sul mio mento《Dovresti darti una calmata tesoro...》mormora, avvicinando il suo volto al mio.
Spalanco gli occhi sentendo il rumore della lama di un coltellino scattare, e sento il metallo freddo scorrere sul mio fianco, mentre il sangue sembra ghiacciarsi nelle mie vene.

《...potresti farti male, non lo sai?》ridacchia per poi portare le labbra sulle mie con violenza.
Spalanco gli occhi serrando le labbra, cercando di spingerlo via mentre il coltello spinge sul bottone dei miei skinny.

Gli do un pugno sul petto quando il bottone cede.
Cosa cazzo ha intenzione di fare?!

Gli occhi iniziano ad annebbiarsi a causa delle lacrime che mi si formano agli angoli degli occhi quando realizzo che il mio pugno non gli ha fatto nulla.

Sento la mia felpa scivolarmi di dosso, e un brivido gelido mi attraversa la schiena quando sento il freddo di Doncaster sulla mia pelle coperta da una canottiera.

Quando si stacca dalle mie labbra credo di aver avuto un momento di tregua《Cosa cazzo vuoi?!》urlo cercando di divincolarmi dalla sua presa.

Il coltello mi sfiora il collo, scendendo fino all'orlo della mia canottiera《Io non mi agiterei così tanto se fossi in te...》

Con un taglio netto la spallina del mio reggiseno e quella della canotta vengono recise.

Pensa in fretta cazzo!

Devo scappare.

Senza pensarci più di tanto do una ginocchiata sulle palle al tizio, e mentre lui geme di dolore ne approfitto per scappare verso la parte opposta del vicolo《Porca puttana, porca puttana!》lo sento urlare dietro di me.

In tutta risposta inizio ad urlare aiuto.

Mi zittisco quando vengo spinta contro un muro, e la mia testa sbatte contro qualcosa di spigoloso.

Chiudo gli occhi mentre sento le mani di quello addosso.
...morirò così?

I rumori sono ovattati nella mia testa, e la vista è offuscata.
Faccio in tempo a sentire i miei pantaloni venire abbassati fino alle cosce, quando delle urla entrano nella mia testa.

Urla maschili, di qualcuno che conosco. Sento che il corpo di quello non sta più bloccando il mio e mi rendo conto che qualcuno mi sta chiamando urlando e sta scuotendo il mio corpo.

Socchiudo gli occhi rivelando una sagoma familiare, e quando mi mette in braccio chiudo gli occhi abbandonandomi al sonno che mi sta colpendo velocemente.

L'ultima cosa che registro è il profumo della persona che mi sta portando in braccio e che mi ha salvata, Ashton.

Taken.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora