➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋

ｓｅｖｅｎｔｈ｡

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❝ALLARME SMUT PT 2❞

«Voglio dominarti Jungkook e sarò davvero sadico oggi con te. Dovrai essere immobilizzato» gli spiego legandogli i polsi alla testiera in ferro battuto del letto di casa mia, dopo averlo spogliato lasciandolo solo in boxer «e non potrai toccarmi, posso farlo solo io; ti stuzzicherò senza farti venire e se proverai a provocarti piacere da solo ti sculaccerò così forte che tutto il vicinato ti sentirà mentre mi urli di smetterla.»

«Perché fai così Tae?» mi chiede lasciandomi fare, guardandomi con quel viso innocente e spaventato che tanto mi piace.

«È per punirti per essere mancato così tanto tempo dal tuo paziente preferito.»

Jungkook annuisce sconfitto ed io mi posiziono su di lui.
Approfitto del fatto che sia immobile per togliermi maglia e il pantalone e alla vista del mio corpo quasi nudo lui arrossisce girando il viso dall'altro lato.

È così eccitante, sembra così casto e puro come se mi stesse concedendo la sua prima volta, e in un certo senso è così, credo sia una cosa nuova per Jungkook che un ragazzo lo voglia scopare.
È interessante come il mio psicologo per cercare di reprimere la mia rabbia si stia concedendo a me.

Passo le mie grandi mani sul suo corpo caldo e perfetto e lui geme al mio tocco esperto. Percorro delicatamente con le dita il tratto che va dalle sue labbra bagnate e vogliose di contatto, il suo pomo d'Adamo che sento vibrare, il petto candido che si innalza e si abbassa, gli addominali ben scolpiti fino all'elastico dei suoi boxer neri.

Mi abbasso lentamente sul suo membro lasciando un piccolo bacio sul tessuto scuro che ancora mi separa dalla sua pelle. Sento il suo organo diventare duro e Jungkook ansimare.

«Daddy» sussurra dimenando i fianchi.

«Cosa c'è piccolo?» chiedo leccandomi le labbra, lasciando dei baci bagnati attorno ai suoi capezzoli.

«Per favore fammi venire.»

«Tempo al tempo, Kookie» biascico sulla sua pelle, per poi iniziare a succhiargli un capezzolo. Sento il suo battito accelerare e il suo respiro diventare sempre più pesante. Comincio a leccarglielo e a morderlo delicatamente mentre massaggio l'altro con i polpastrelli. Jungkook geme ancora più forte e inizia a muovere i fianchi contro di me che gli sono seduto sopra e a strusciarsi contro la mia erezione.

«Non barare piccolo. Non puoi venire adesso. È troppo presto» lo rimprovero schiaffeggiandogli con prepotenza una coscia e lui emette un grido soffocato strizzando gli occhi. «Voglio prima assaggiarti per bene» dico con un sorriso.

Gli divarico le gambe e interseco alla perfezione il mio corpo nel mezzo di esse. Combaciamo come pezzi di un puzzle.

«Cosa fai?» chiede Jungkook leggermente allarmato.

Mi avvicino al suo membro mordendomi le labbra in un sorriso malizioso. «Ci senti Jungkook? Ho detto che voglio assaggiarti» affermo e inizio a baciargli la pelle rasente la stoffa dei suoi boxer neri, lasciando sopra di essa delle piccole macchie rosse-violacee che fanno a contrasto con la sua candida carnagione. Udisco i suoi gemiti e a quel punto sento di non poter resistere più.

Gli chiudo le gambe strattonandolo e strofino la mia mano fredda sul suo membro, facendola andare su e giù un paio di volte. Continua a muoversi premendo la sua nudità contro il mio palmo e ad emettere mugugni ed ansimi, fino a quando mi viene la voglia intrattenibile di sfilargli il tessuto di dosso.

Ciò che vedo è la grande erezione che gli è venuta grazie ai miei baci e al mio tocco, è davvero fradicio.

«Complimenti» esclamo estasiato dalla vista e Jungkook per tutta risposta cerca di nascondere la testa fra le braccia per l'imbarazzo.

«È colpa tua daddy» bofonchia.

«Il tuo daddy è fiero del suo biscottino» dico iniziando a leccare il suo membro facendo passare la mia lingua esperta dalla base fino alla punta bagnata, nel punto più sensibile. Jungkook inizia a dimenarsi gemendo e ad inarcare la schiena, quindi decido di bloccargli i fianchi con le mani e continuare il mio assaggio.