twenty third。

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Non posso lasciarlo andare, ho sbagliato così tante volte, anche ora, adesso posso solo rimediare ai miei errori.

Spalanco la porta uscendo dalla stanza di corsa. «Jungkook!» urlo a squarciagola, ma lui non c'è già più.
C'è quella parte di me che mi dice di lasciar perdere e di iniziare a vivere la mia vita in solitudine come avevo sempre fatto, ma poi c'è quell'altra parte, quella più forte, che mi sprona a corrergli dietro e di iniziare una nuova vita insieme a lui, la mia ragione di felicità.
«Jeon Jungkook!» corro per i corridoi della prigione e i poliziotti allarmati cercano di bloccarmi la strada, placcandomi con i loro corpi possenti.
«Lasciatemi, mi sto giocando tutto okay? Lasciatemi andare da lui.» Non mi ascoltano, sono così presi dai loro insulsi lavori, quando non capiscono che la mia intera e inutile vita dipende da questo momento.

«Cos'è tutto questo casino? Signor Kim, lei deve firmare le pratiche per uscire di prigione domani mattina» mi fa presente un poliziotto.

«Lasciatemi, lasciatemi andare, vi prego. Ho bisogno di lui!» cerco di divincolarmi come un pazzo e le mie urla sembrano diffondersi per tutto l'edificio, ma non riescono ad arrivare a Jungkook, ovvero il destinatario principale di quelle mie parole.

«Lasciatelo, fate come dice lui» dice l'uomo in divisa ed io benedico il mondo per star creando ancora persone che riescano a capire il prossimo.
«Ma promettimi ragazzo di non uscire dalla struttura. In teoria sei ancora un detenuto» annuisco a quelle parole. «Ora vai, segui ciò per cui sei nato e per cui stai vivendo.»

Sciolgono la presa sui miei arti e mi sento di nuovo libero di correre. Le lacrime scivolano copiose sulle mie guance e il mio respiro corto e affaticato non mi permette di arrivare più in fretta. Sono stanco, sono disperato, farò pena a qualcuno e ridere qualcun altro. Ma non mi frega, non mi frega più di nulla: il mio obbiettivo è uno solo e non mi tirerò mai più indietro, lo giuro.

Scorgo in lontananza quel bellissimo ragazzo, intento ad uscire dalla struttura, finché mi faccio coraggio ed urlo un'ultima volta il suo nome correndo tra le sue braccia.

All'improvviso una fitta alla testa, non mi ero accorto sgorgasse ancora del sangue dalla ferita, poi il buio e le sue braccia attorno al mio corpo.

ANGOLO AUTRICE
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➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora