seventeenth。

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Sto passando ogni giorno in questa stanza bianca e spoglia, aspettando che mia zia si senta meglio, ma ogni volta le sue condizioni sembrano peggiorare di più. E l'ansia aumenta se penso che forse tra mesi, settimane, o addirittura ore, potrebbe abbandonare tutta la sua lotta e lasciarmi solo.

Oggi dovrei vedermi con la mia nuova psicologa, ma che senso ha ormai? Piano piano sto perdendo tutto e non mi interessa più di ciò che ancora è la mia vita.
Non voglio cambiare il mio comportamento ora, la mia esistenza è finita con la morte dei miei genitori e tutte queste sedute psicoterapeutiche sono semplicemente inutili. Non cambierei nemmeno se mi dovessero offrire ciò che più desidero.

Perché questa non è più la mia vita, io non sono più Kim Taehyung da tanto tempo.

Eppure ci sono ancora quei momenti, quanto il silenzio mi fa compagnia, in cui penso a quanto fossero belle le giornate della mia infanzia, la vita tranquilla che non mi appartiene più, per quanto possa rimpiangerla.
E poi tra certi pensieri spuntano quelli che, soprattutto in questo momento, vorrei dimenticare.
Si fa spazio nella mia mente quel ragazzo gentile e perfetto con il suo sorriso stupendo da coniglietto. Sono stato un idiota ad averlo trattato male. E da tale idiota devo imparare a prendermi le mie responsabilità e lasciarlo andare, sperando si senta più felice senza di me.

«Sei Kim Taehyung?» mi chiede un uomo facendomi rinsavire, ed io punto lo sguardo sul futuro marito di mia zia. Il mio cuore sorride per me.
Mi limito ad annuire, senza chiedere il nome di quella persona sulla quarantina le cui labbra sono strette in una curva all'insù, mesta.

«Sono Choi Kwan... l'attuale fidanzato di t-»

«Sì, sì. So bene chi sei» lo blocco in tono freddo e gli indico la sedia di fianco alla mia.
«Ti sono davvero grato per amare così tanto mia zia; se non fosse per te, non avrebbe alcuna ragione per lottare» lo informo non appena si siede, e lui rimane imbambolato a quella mia affermazione.

«Lei ti vuole bene. Nonostante tutti i casini che hai combinato, si è sempre preoccupata per te, e alle volte è stata fiera di ciò che hai fatto, ti ha sempre trattato come suo figlio. Quindi ti ringrazio Kim Taehyung, per essere stato per tua zia una delle ragioni per vivere.» Posa un braccio attorno alle mie spalle, accarezzandomi la schiena amorevolmente, proprio come farebbe un genitore mentre consola il proprio figlio.

I miei occhi freddi e privi di espressione si bagnano di calde e impercettibili lacrime e le mie gambe, come il mio orgoglio, mi costringono ad andare via da quel posto per non farmi vedere piangere.

ANGOLO AUTRICE
Questi aggiornamenti alle sei di mattina gnaw~
Spero che la storia continui a piacervi e grazie per i 4k di views, vi adoro *-*

➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora