fifteenth。

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«Perché non mi hai detto che stavi male in questi giorni? Se non ci fosse stato il tuo vicino di casa, non oso sapere cosa ti sarebbe successo.» Combatto contro le lacrime che premono per fuoriuscire dai miei occhi.

Lei mi guarda e semplicemente decide di cambiare discorso. «Ho sentito che non sei finito in prigione neanche una volta in quest'ultimo mese... È per merito del nuovo psicologo, vero? Vorrei conoscerlo e congratularmi con questa persona per aver fatto cambiare così mio nipote» sorride colta da dei colpi di tosse. Vorrei dirle che ormai Jungkook non è più il mio psicologo, che i nostri incontri erano solo per puro sesso e che non sono cambiato affatto nell'ultimo mese; ma non lo faccio. Non voglio spegnere la gioia nei suoi occhi scuri.

«Ti prometto che incontrerai questa persona non appena ti rimetterai in sesto, quindi vedi di guarire e tornare come prima» cerco di dimostrarmi il duro senza sentimenti, la parte che ho sempre saputo al meglio interpretare, ma dentro sto morendo.

«Come si chiama?» domanda incuriosita. «Scommetto che è una bella ragazza della tua età che è riuscita a farti innamorare, perciò sei cambiato giovanotto» mi stringe la mano debolmente.

«Si chiama Jeon Jungkook, zia... ed è un ragazzo.»

«Quanti anni ha?» mi fa l'occhiolino.

«È poco più piccolo di me...»

«E come ha fatto a farti cambiare? Scommetto che ti sei innamorato di lui, sì, dev'essere così. Te lo leggo negli occhi.»
È strabiliante il fatto che sia rimasta la stessa persona nonostante la sua malattia.

«Sono etero zia» rispondo seccato.

«Oh, ma guarda che io non mi faccio problemi se doveste mettervi insieme, e scommetto che sarebbero felici anche i tuoi genitori dal cielo. Sarei davvero contenta se tu dovessi trovare la tua felicità, in un modo o nell'altro.» Io annuisco, non voglio ferire le sue aspettative. Sono convinto che, però, in una situazione diversa l'avrei fatto senza fregarmi dei suoi pensieri.

«Tu piuttosto? Hai trovato qualcuno che ti ama?» chiedo poco interessato, solo per continuare la conversazione. È sempre stata una donna sola, l'ho sempre riconosciuta come la sorella di mia madre che non è mai riuscita a trovare l'uomo della sua vita.

Il suo viso pallidissimo sembra colorarsi di una flebile tinta rosa sulle gote e gira lo sguardo dal lato opposto.
«Zia, sul serio?» chiedo spiazzato e lei annuisce.

«Il mio vicino di casa... mi ha promesso che mi sposerà non appena mi rimetterò in sesto. Non gli importa del mio tumore, preferisce vivere pochi giorni come mio marito che infiniti come estraneo.»
Sono, sul serio, felice per lei. All'improvviso mi sembra di avere come un peso in meno sulle spalle.

«Ho così tante cose da fare una volta che tornerò in sesto... il matrimonio, l'incontro con il ragazzo che è riuscito a cambiarti e, ancora, il vivere una vita normale da donna sposata insieme al mio nipotino. Sappi TaeTae che ce la metterò tutta per riprendermi completamente e tra pochi giorni mi rivedrai bella e pimpante come sempre» sorride e le mie labbra si stringono in una curva lievemente accennata.

Dopo aver detto così, nella stanza entra il suo vicino di casa, o futuro sposo, per starle accanto tutta la notte.
Ed io decido di andarmene da quell'ospedale, stranamente più sollevato.

➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora