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Sono due giorni che non sento Jungkook e decido di fare una passeggiata per le strade affollate della domenica pomeriggio. Questo posto a quest'ora è pieno di famiglie felici che quasi mi fanno ribrezzo, la felicità non esiste e lo scopriranno presto.
Sono pochi i negozi ancora aperti e a me piace curiosare con lo sguardo in quegli angusti locali per cercare un qualcosa di interessante.
Mi imbatto in un posticino all'angolo della strada dove sembrano vendere fiori e vi entro, tanto non ho nulla da fare.
Mi era passata per la testa l'idea di comprare dei fiori a Jungkook per fargli un regalo un po' di tempo fa, ma poi ho scartato il pensiero dato che non conoscevo i suoi gusti, avevo paura di sbagliare e che non li sarebbero mai piaciuti. Cosa assolutamente non da me.
E come se non bastassero i miei pensieri alquanto sdolcinati... si parla del diavolo e spuntano le corna.
Jungkook è alla cassa a pagare un mazzo di rose, mi domando per chi siano. Ma al momento non posso far altro che pensare a quanto sia bello nella sua semplicità, mentre osserva con attenzione ogni movimento della cassiera che è intenta ad impacchettare il regalo con cura, per poi accarezzare con pollice ed indice i rossi petali e pronunciare un «sono bellissimi» con un sorriso.
No Jungkook, tu sei bellissimo.
«Ehi!» il castano si volta di scatto colto dal mio tono profondo.
«T-taehyung...» sussurra nascondendo il mazzo dietro la schiena.
«Per chi sono quei fiori?» si fa rosso in viso e me li porge serrando gli occhi.
«Sono per te, per farmi perdonare... doveva essere una sorpresa ma mi hai scoperto.»
«Jungkook... mh... io odio le rose rosse» il suo viso si fa cupo alla mia affermazione «ma le accetto comunque» gli sorrido prendendole in mano.
«Aspetta, se vuoi compro i tuoi preferiti e...»
«No. Se sei tu ad avermele regalate mi piacciono, e anche tanto» stringo il mazzo al petto, ricevendo una meravigliosa curva delle sue labbra. È stupendo, mi lascia senza fiato.
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Il parco.
È questo il luogo in cui mi porta poi Jungkook dopo avergli promesso che l'avrei ascoltato senza interromperlo.«Quindi? Cosa volevi?» domando poggiando i fiori sulla panchina e guardandolo di traverso, aspettandomi qualsiasi cosa.
«Si tratta di Jimin» lo fulmino con lo sguardo, solo a sentire quel nome mi innervosisco, ma ho deciso di trattenermi; in ogni caso, se sarà qualcosa di grave, mi arrabbierò con calma alla fine del suo discorso. «Lui ormai non è più un problema. Si è innamorato seriamente di un'altra persona, quindi adesso sono solo tuo.»
«E con questo? Cosa vuoi che ti dica? Mi hai spezzato il cuore» poso una mano sul mio petto e chiudo gli occhi.
«Ciò vuol dire che qualcosa di me ti interessa?»
«Forse sì» sono sicuro di sì, in realtà.
Sorride. «Ciò mi fa felice... mh... ti ricordi delle promesse che mi hai fatto? Dei tre giorni di prova e che ti saresti innamorato di me?»
«Perché ci tieni così tanto?»
«Perché ti amo, e lo farò per sempre» cerca di abbracciarmi ma io lo respingo dal torace.
«Aspetta... spiegami come fai ad amarmi? Sono uno stronzo e anche se dico di essere cambiato alla fine sono sempre lo stesso. Ne sto facendo un dramma per un piccolo torto che mi hai fatto... ma davvero, ne sto soffrendo tanto e non so se potermi fidare ancora» questa volta sono io a stringere Jungkook al petto d'improvviso. Perché? Mi era mancato troppo il suo calore.
«Penserò solo a te, sei tu la persona che voglio al mio fianco per sempre» il castano aumenta la presa sui miei fianchi.
«Non mi innamorerò facilmente» lo avviso in tono tentennante.
«Okay, aspetterò finché il tuo cuore non apparterrà solo a me.»
«Spero davvero che quel giorno possa arrivare presto.»
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➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋
Fanfiction⌜ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴇᴅ⌟ ✓ ✧내 개인 심리학자✧ {тaeĸooĸ} ❝Sei tu che mi fai impazzire, dottore.❞ ❥Dove lo psicologo Jungkook, pur di aiutare il suo paziente Taehyung, decide di diventare il suo giocattolo sessuale. ➳Capitoli medio/corti ➳Gay smut ☆°ᴴᴵᴳᴴᴱˢᵀ ᴿᴬᴺᴷᴵᴺᴳ°☆ #2...