⌜ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴇᴅ⌟ ✓
✧내 개인 심리학자✧ {тaeĸooĸ}
❝Sei tu che mi fai impazzire, dottore.❞
❥Dove lo psicologo Jungkook, pur di aiutare il suo paziente Taehyung, decide di diventare il suo giocattolo sessuale.
➳Capitoli medio/corti
➳Gay smut
☆°ᴴᴵᴳᴴᴱˢᵀ ᴿᴬᴺᴷᴵᴺᴳ°☆ #2...
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«Alla fine sei ritornato in prigione Kim Taehyung?» mi chiede il poliziotto che dovrebbe controllare la mia cella con un sorrisetto sghembo sulle labbra. «Sapevo che non avresti resistito oltre a farci visita...»
Non rispondo, mi limito ad appoggiare le spalle al muro scendendo lentamente per toccare il pavimento freddo, portare le gambe al petto e posare la testa sulle ginocchia. Sono seriamente a pezzi.
«Che c'è? Ora non hai più la lingua per rispondere, ragazzo?» continua quel tipo; sta giocando col fuoco. Ha così tanto tempo libero che non trova altro da fare se non punzecchiarmi? Si avvicina alle sbarre infilandoci, per quanto può, la testa nel mezzo. «Mh? Sei strano. Non vieni più a picchiarmi così che la tua pena aumenti per aver aggredito un pubblico ufficiale?» ride porgendomi quasi la guancia. Ma non devo farmi condizionare da lui, non posso più. «Ah ho capito! È perché questa volta non ci sarà più tua zia a tirarti fuori dalla merda, giustamente è morta.»
A quelle parole il mio cuore sembra creparsi ancora dal dolore, mi alzo quindi di scatto da terra andandogli incontro. «Hai rotto il cazzo pezzo di merda! Vai a farti fottere da qualcun altro e non rompermi le palle!» gli tiro un pugno sul muso e lui cade all'indietro prendendosi con le mani la parte di viso dolorante.
«Proprio ciò che volevo idiota. Così mi farai compagnia un altro po'.»
«È proprio la gente come te che dovrebbe morire» mormoro a denti stretti, massaggiandomi le nocche.
«Kim Taehyung?» un nuovo poliziotto arriva alla cella dando un'occhiata all'uomo a terra. «Che succede?»
«Il rompicoglioni fa lo stronzo» rispondo con nonchalance aggrappandomi alle sbarre con le mani. «Cosa vuoi anche tu da me eh?» chiedo in tono intimidatorio alla nuova comparsa.
«Non ti fa bene comportarti in questo modo ragazzo, peggiori solo le cose» mi suggerisce il tipo in divisa rialzando il suo collega da terra. «Comunque hai una visita e sembra che questa persona tenga davvero tanto a te.»
Rimango un attimo allibito, e con sguardo corrucciato scruto l'uomo che mi apre la cella. Una visita? Una visita per me? Per uno come me che ha ormai perso tutto? Sul serio c'è davvero qualcuno disposto ad incontrarmi?
Vengo portato in una stanza dai poliziotti e non appena alzo gli occhi da terra rischio di prendere uno dei più begli infarti della mia vita.
