twenty fourth。

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Sbatto le palpebre più volte, cercando di mettere bene a fuoco ciò che mi circonda. Le pareti della stanza in cui mi trovo sono bianche, ed io sono disteso su un letto del medesimo colore. Se provo a muovermi mi fa male la testa. E non ci metto molto, nonostante la mia confusione generale, a realizzare di essere finito in ospedale.

Cautamente muovo il capo, girandolo verso il mio palmo appesantito da qualcosa. Stringo gli occhi in due fessure e noto due mani poco più piccole delle mie poggiate su di esso.

Alzo poi lo sguardo sulla figura che mi è vicina e che siede su una sedia. Sta dormendo con la testa appoggiata sul bordo del letto ed io cerco di sporgermi con la mano verso il suo capo coricato per accarezzare i suoi capelli.

Spaventato il ragazzo, che si dimostra subito dopo essere Jungkook, si alza di scatto, guardandomi negli occhi.
«Taehyung... sei sveglio finalmente. Ho temuto il peggio. Ti eri fatto male e non avresti dovuto nascondere la ferita che avevi sulla fronte agli agenti di polizia con i capelli. Avrebbero dovuto portati prima in ospedale.» Mi accarezza la guancia, scostandomi le ciocche castane dalle medicazioni sulla mia fronte. Inutile dire che, nonostante il suo tocco leggero, i punti facciano davvero male.

«Sto bene ora, quindi è tutto okay, no?» Jungkook annuisce, alzandosi con sguardo turbato rivolto verso il pavimento.
«Ehi Kookie» lo richiamo, ma lui scuote la testa.

«Ora che so che stai bene posso anche andare Taehyung, scusa per essere stato un peso per te. Non sarei dovuto venire... non so nemmeno se possiamo considerarci amici o conoscenti, a questo punto.»

«Jungkook-ahh!» poggio una mano sulla fronte serrando i denti, non appena il dolore si fa acuto.

«Non sforzarti, stai ancora male, io vado, ti lascio riposare.»

«No, per favore. Ho bisogno di parlarti» si ferma.

«Fai velocemente, ho dei pazienti al mio ufficio che mi aspettano. Sai sono ancora uno psicologo e ho degli appuntamenti... quindi dimmi tutto ciò che vuoi farmi sapere così posso andare per sempre.»

«Te ne andresti anche se fossi in grado di farti cambiare idea?» chiedo e Jungkook scrolla le spalle. «Allora non è un "no" secco... ne sono felice: mi stai dando un'ultima possibilità» penso ad alta voce sorridente.

«Non so... pensala come vuoi Taehyung» poggia il suo sguardo incuriosito su di me.
Mi sento in ansia ma al contempo stesso contento, perché , come invece avrebbe fatto una persona cinica come me, lui non se ne va quando gli chiedo di ascoltarmi per l'ultima volta.

➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora