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«Ti va se usciamo insieme Taehyung? Oggi non lavoro e mi piacerebbe passare la giornata con te...» sibila Jungkook stringendosi nelle spalle.
«Come fosse un appuntamento?» domando con un sorriso sghembo e il castano sussulta a quella parola.
«Non intendevo proprio quello...»
«Ti va di andare al karaoke? Potremmo cantare come G-Dragon e Taeyang per tutta la sera» ridacchio immaginandomi la scena.
Io che urlo come un pazzo e il minore che mi segue a ruota per non risultare troppo "normale".«Ma io non so cantare, idiota! Non mi sembra una buona idea» arrossisce.
«Non ti ho mai sentito e mi piacerebbe ascoltarti almeno una volta. Sono sicuro che la tua voce sia in grado di farmi calmare. A letto sei molto intonato ad esempio» poggio due dita sul mento e Jungkook per tutta risposta mi tira uno schiaffetto sulla nuca che mi fa piegare.
«Io non canto» afferma deciso, incrociando le braccia al petto.
«Vedremo se lo farai o meno, io canterò per te invece» gli faccio sapere.
«Suona quasi come una dichiarazione... come fosse una serenata» sorride con occhi fissi nel vuoto, chissà a cosa sta pensando.
«Quindi ci andiamo?»
«S-sì.»
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Nella angusta stanzetta che abbiamo appena prenotato la luce fioca del neon viene sopraffatta dalle piccole lampadine che illuminano la camera come fossero pois colorati che danzano con la musica a basso volume.
«È davvero un posto stretto» commenta Jungkook sedendosi sul divanetto marrone. Io annuisco.
«Cosa vuoi che canti per te?» chiedo prendendo tra le mani telecomando e microfono e ammiccando nella sua direzione.
«N-non ho gusti precisi. Scegli ciò che ti piace» scuote le mani in aria, per riporle successivamente sulle gambe e piegare la testa.
È davvero adorabile quando è in imbarazzo e a me piace metterlo in queste condizioni solo per vedere il suo viso farsi rosso, gli occhi accigliarsi e le sue labbra venir morse prepotentemente per evitare di sorridere.«Hai presente quella canzone? Someone like you... voglio cantarla. È così triste per il passato, ma allo stesso tempo guarda avanti puntando al futuro... è un po' così che mi sento.»
«Chi è il tuo futuro, Taehyung?» la canzone parte ma riesco a sentire quella domanda silenziosa.
«Non lo so, ma sono sicuro che ci sia, quella che sto percorrendo è la strada giusta» dico quasi poggiando il microfono sulla mia bocca, per poi iniziare a cantare.
Jungkook sembra estasiato dalla mia voce profonda che contrasta parecchio con quello che dovrebbe essere il tono acuto della cantante. Ha iniziato a muovere il suo corpo a tempo e a battere le mani ogni volta, sembra divertito in senso positivo.
E ne sono stranamente felice.Quando la musica finisce passo il microfono al castano. «È il tuo turno.»
Si alza timidamente, scegliendo tentennante la canzone. È visibilmente teso. «Si chiama 2U. La dedico a te Taehyung, quindi ascolta per bene tutto ciò che ho da dirti.»
Annuisco; il triste ritmo parte e la sua voce spettacolare fa la sua entrata in scena, i brividi salgono velocemente lungo la mia colonna vertebrale, facendomi quasi rizzare i capelli in testa. Passo le mani sulla mia pelle d'oca e sorrido.
Cazzo se è bravo a cantare.
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➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋
Fanfic⌜ᴄᴏᴍᴘʟᴇᴛᴇᴅ⌟ ✓ ✧내 개인 심리학자✧ {тaeĸooĸ} ❝Sei tu che mi fai impazzire, dottore.❞ ❥Dove lo psicologo Jungkook, pur di aiutare il suo paziente Taehyung, decide di diventare il suo giocattolo sessuale. ➳Capitoli medio/corti ➳Gay smut ☆°ᴴᴵᴳᴴᴱˢᵀ ᴿᴬᴺᴷᴵᴺᴳ°☆ #2...