thirty fifth 。

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«Ti va se usciamo insieme Taehyung? Oggi non lavoro e mi piacerebbe passare la giornata con te...» sibila Jungkook stringendosi nelle spalle.

«Come fosse un appuntamento?» domando con un sorriso sghembo e il castano sussulta a quella parola.

«Non intendevo proprio quello...»

«Ti va di andare al karaoke? Potremmo cantare come G-Dragon e Taeyang per tutta la sera» ridacchio immaginandomi la scena.
Io che urlo come un pazzo e il minore che mi segue a ruota per non risultare troppo "normale".

«Ma io non so cantare, idiota! Non mi sembra una buona idea» arrossisce.

«Non ti ho mai sentito e mi piacerebbe ascoltarti almeno una volta. Sono sicuro che la tua voce sia in grado di farmi calmare. A letto sei molto intonato ad esempio» poggio due dita sul mento e Jungkook per tutta risposta mi tira uno schiaffetto sulla nuca che mi fa piegare.

«Io non canto» afferma deciso, incrociando le braccia al petto.

«Vedremo se lo farai o meno, io canterò per te invece» gli faccio sapere.

«Suona quasi come una dichiarazione... come fosse una serenata» sorride con occhi fissi nel vuoto, chissà a cosa sta pensando.

«Quindi ci andiamo?»

«S-sì.»

____

Nella angusta stanzetta che abbiamo appena prenotato la luce fioca del neon viene sopraffatta dalle piccole lampadine che illuminano la camera come fossero pois colorati che danzano con la musica a basso volume.

«È davvero un posto stretto» commenta Jungkook sedendosi sul divanetto marrone. Io annuisco.

«Cosa vuoi che canti per te?» chiedo prendendo tra le mani telecomando e microfono e ammiccando nella sua direzione.

«N-non ho gusti precisi. Scegli ciò che ti piace» scuote le mani in aria, per riporle successivamente sulle gambe e piegare la testa.
È davvero adorabile quando è in imbarazzo e a me piace metterlo in queste condizioni solo per vedere il suo viso farsi rosso, gli occhi accigliarsi e le sue labbra venir morse prepotentemente per evitare di sorridere.

«Hai presente quella canzone? Someone like you... voglio cantarla. È così triste per il passato, ma allo stesso tempo guarda avanti puntando al futuro... è un po' così che mi sento.»

«Chi è il tuo futuro, Taehyung?» la canzone parte ma riesco a sentire quella domanda silenziosa.

«Non lo so, ma sono sicuro che ci sia, quella che sto percorrendo è la strada giusta» dico quasi poggiando il microfono sulla mia bocca, per poi iniziare a cantare.

Jungkook sembra estasiato dalla mia voce profonda che contrasta parecchio con quello che dovrebbe essere il tono acuto della cantante. Ha iniziato a muovere il suo corpo a tempo e a battere le mani ogni volta, sembra divertito in senso positivo.
E ne sono stranamente felice.

Quando la musica finisce passo il microfono al castano. «È il tuo turno.»

Si alza timidamente, scegliendo tentennante la canzone. È visibilmente teso. «Si chiama 2U. La dedico a te Taehyung, quindi ascolta per bene tutto ciò che ho da dirti.»

Annuisco; il triste ritmo parte e la sua voce spettacolare fa la sua entrata in scena, i brividi salgono velocemente lungo la mia colonna vertebrale, facendomi quasi rizzare i capelli in testa. Passo le mani sulla mia pelle d'oca e sorrido.

Cazzo se è bravo a cantare.

➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora