third。

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«Che giorno è oggi?» chiedo al mio psicologo separandomi per qualche secondo dalle sue labbra vogliose di contatto.

«Martedì, la tua quarta seduta Taehyung» afferma in un sospiro di piacere, dato che gli sto palpando il sedere con prepotenza, per poi ributtarsi sulla mia bocca in un bacio appassionato.

«Allora credo» esordisco allontanando lentamente Jungkook da me e lui mi rivolge uno sguardo innocente e confuso «che potremmo andare un po' più avanti di una semplice limonata e toccatine varie. Che ne diresti se andassi con un qualcosa di più manuale come una sega, dottore? Seriamente, è un'azione che mi fa rilassare un casino quando sono arrabbiato» affermo rasente le sue rosse labbra con un sorriso malizioso.

«Se è un qualcosa per far reprimere la tua rabbia a me va bene. Sono qui per questo» dice tirando fuori la scusa del lavoro, quando sappiamo entrambi che brama da tempo le mie mani attorno a sé. Sotto sotto sono sicuro che sia anche lui una persona sporca, anche se cerca di coprire le sue perversioni col suo viso casto, e ci riesce davvero bene.

Lo faccio sedere sulla scrivania del suo ufficio e mi posiziono in mezzo alle sue gambe muscolose iniziando a massaggiargli il suo punto più sensibile attraverso la stoffa dei pantaloni. Lo sento mugulare sul mio collo e circondarmelo con le braccia forti.

«Come sei duro» osservo con un sorriso continuando a muovere la mano e aumentando sempre più la velocità.

Gli sbottono i pantaloni e glieli abbasso insieme ai boxer. L'erezione che gli è venuta e che cerca invano di nascondere mi eccita. Prendo in mano il suo caldo membro eretto e inizio a pompare.

«Taehyung-ah...»

«Chiamami daddy, biscottino» gli sussurro nell'orecchio massaggiandogli la punta col polpastrello del pollice.

«Okay...» mormora con voce flebile.

«Okay cosa?» chiedo smettendo di muovere il dito per non farlo godere e punirlo per non aver usato il nomignolo.

«Okay daddy» ansima spingendo la sua erezione contro la mia mano ed io inizio a pompare velocemente, avendo raggiunto ciò che cercavo nelle sue parole.

Sento Jungkook ansimare senza ritegno e orgasmare rumorosamente una volta arrivato al culmine bagnandomi la mano del suo caldo seme.

«Cerca di godere più silenziosamente la prossima volta Kookie, non vorrei ci sentissero lì fuori in sala d'attesa» sussurro leccandomi le dita sporche del suo liquido bianco.

In fondo siamo nel suo ufficio, lui è uno psicologo e, normalmente, come tale, dovrebbe cercare di entrare nella vita del suo paziente aiutandolo come può, instaurando un rapporto quasi amichevole. Noi un rapporto l'abbiamo creato, ma non è di certo quello che ci dovrebbe essere tra dottore e problematico.

Ma io lo preferisco così. Del semplice e genuino sesso senza sentimenti da sporchi peccatori quali siamo.

➳My Personal Psychologist ✧ᴛᴀᴇᴋᴏᴏᴋ✧ ⌈✔⌋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora