Night - Cristal

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Dopo le due ore di matematica di cui non avevo ascoltato nulla, ero uscita dalla classe sovrappensiero.

Dovró stare più attenta alle lezioni d'ora in poi... Non voglio deludere il mio papà.

Sospirai. Mio padre si é sempre aspettato il massimo da me. Nonostante io abbia sempre studiato e ci abbia messo tutta me stessa, non mi piaceva farlo. Odiavo passare ore su quei "mattoni" e imparare ogni frase, ogni concetto. L'unica cosa che ho sempre voluto fare era leggere i MIEI libri e uscire con qualche amico, tutto qui. Anche mio padre me lo diceva, ma non sapeva che l'unico motivo per cui non ci riuscivo era perché studiavo per poterlo rendere orgoglioso di me. Mi sembrava ovvio che non l'avesse mai capito. La mamma lo avrebbe fatto, peró purtroppo non c'era più da tanto ormai.

Sentii qualcuno toccarmi la spalla. Mi girai e notai Rufy, che mi guardava accigliato.

-Ehi sorellina... Perché piangi?

Che?

Mi sfiorai le guance con le dita e scoprii delle calde lacrime scivolate sul mio volto.

Perché ripensare a lei mi distrugge dentro ogni volta? Quando supereró questa mia debolezza?

Mio fratello mi fece un ingenuo sorriso -Lo sai che per qualunque cosa io ci sono, vero?

Quelle parole mi sorpresero e lo guardai negli occhi con un sorriso ebete stampato sul volto.

-Grazie...- sussurrai.

-Ehi ragazzi, che ci fat... CRISTAL!! PERCHÉ PIANGI? QUALCUNO TI HA PICCHIATA O INSULTATA?? GIURO SU ME STESSO CHE NON LA PASSERÀ LISCIA!!- Urló Ace, appena uscito dalla classe.

Mi misi a ridere.

Rimane sempre il solito.

-Sta tranquillo, fratellone. Non é successo niente.

-A me non sembra- alzó un sopracciglio.

Rufy incroció le braccia guardando l'altro -Questa non ce la racconta giusta.

-Tu sai cosa fare.

Rufy annuì ed entrambi si voltarono nella mia direzione con un sorriso stampato sulle labbra.

-Cosa...?

Iniziarono a farmi il solletico e io mi misi a ridere come una pazza finendo per terra con loro che non sembravano intenzionati a smettere.

-AHAHAHAH VI PREGO BASTA!!

-Allora dicci perché piangevi- mi ricattó Ace.

-AHAHAHHAH... Io... Io... Pensavo AHHAHAHAHHA pensavo alla mia mamma.

A quelle parole smisero immediatamente e si alzarono dispiaciuti.

-Cristal...- Rufy abbassó il capo poggiando una mano sul cappello.

-Scusaci...- fece l'altro.

-E di che?? No, traquilli. Mi avete sollevato il morale. Voi sapete sempre come fare.

Mi alzai da terra sorridente e li osservai contenta. Come farei senza di loro?

Ricambiarono il sorriso e mi abbracciarono stringendo troppo forte.

-Mi... Mi fate male...

Mi lasciarono ed Ace mi diede un buffetto sulla guancia.

-Vedi di non pensarci più, mi raccomando.

Mi salutarono un'ultima volta e si diressero verso le loro stanze.

Aaaah... Che famiglia particolare che mi ritrovo...

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