Home- Sofia

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Qualcosa mi sta accarezzando la schiena...

Chi potrebbe essere?

Mio padre? Mio zio? Non penso.

Apro leggermente gli occhi e trovo accanto a me lui.

Scatto subito in piedi arrossendo di brutto e guardandolo.

"Sofia che ti prende?" Mi chiede preoccupato.

"N-Non abbiamo fatto niente... Vero?" Il moro inizia ridere, io lo guardo male non capendo.

"Ma se appena sei arrivata ti sei addormentata! E poi non ti farei mai niente senza il tuo permesso." Mi sorride rassicurandomi.

Faccio un sospiro di sollievo pensando a quanto sono stupida.

"Beh, allora buongiorno..." sussurro per poi poggiare dolcemente le mie labbra su quelle morbide di lui.

Lui ricambia senza esitare accarezzandomi una guancia.

"Buongiorno anche te, biondina."

Dopo qualche secondo mi tiro su e mi avvicino alla porta.

"Adesso vado a cambiarmi! Oggi verrai a casa mia!" Esco dalla stanza e mi dirigo saltellando verso la mia, sperando che le altre stiano ancora dormendo.

Entro e fortunatamente le mie compagne sono ancora nel mondo dei sogni, apro l'armadio e mi vesto velocemente, indossando una gonna morbida nera fino a metà coscia e una camicetta bianca a mezze maniche. Vado al bagno sistemandomi un po' e legando i capelli in una coda alta per poi prendere borsa e telefono e scendere giù al parcheggio.

Oggi andremo a Dressrosa per fare shopping e per visitarla, sarò io la guida dato che é casa mia, ma anche il mio amato regno.

"Ciao ragazze!" Andai da loro sorridendo. C'erano già Hacock, Cristal, Skylar e Black.

Mi salutano anche loro e dopo poco arriva anche Kyle.

"Il gruppo si é un po' allargato." Dice Hancock.

"Tanto meglio." Sorride Kyle.

"Non dimentichiamoci che mio padre è il Sovrano di Dressrosa. Il castello sarà accessibile a tutte." Dico.

"Di certo un punto a favore..." Commenta Cristal.

"E non siamo sole." Ci voltiamo e vediamo cinque ragazzi/zombie venire verso di noi.

Vado subito da Ace, gettandomi tra le sue braccia.
Indossa una camicia gialla a mezze maniche sbottonata del tutto, il suo cappello e dei pantaloncini al ginocchio neri di jeans.
Semplicemente il suo stile.

"Ma ciao piccolo zombie." Ridacchio baciandogli una guancia.

"Zombie a chi?" Ride guardandomi da capo a piedi. "Sei bellissima."

"Esagerato..." Arrossisco dandogli un pugno sulla spalla.

"Ragazzi noi partiamo, ci vediamo là!" Gli altri annuiscono ed io e Ace ci dirigiamo verso le auto.

"Sofia che fai? Noi non abbiamo una macchina." Dice guardandomi.

"É qui che ti sbagli bello mio. L'ha portata stamattina mio padre." Gli indico una Lamborghini color oro e bianca, me l'aveva regalata papà per i miei diciassette anni.

"Wow! É tua?" Mi chiede guardandola, annuisco per poi salire al posto del guidatore.

"Forza sali!" Non se lo fa ripetere due volte e sale.

"Tu sai guidare?" Sorrido in segno di conferma per poi accenderla per fargli sentire il rombo dei motori.

"Tieniti forte." ghigno e parto a tutta velocità verso la mia amata casa.

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